Martina Cecchi de Rossi per ''la Stampa''
Presidente Stefano Bonaccini, il Pd sosterrà il Conte bis. E' possibile con M5S la discontinuità rispetto al Governo giallo verde? «E' possibile e necessaria. Serve un Governo che chiuda l' esperienza negativa dell' ultimo anno e mezzo. Servono investimenti e lavoro, interventi radicali contro il cambiamento climatico e il dissesto idrogeologico, ridare ossigeno alla scuola, risorse certe alla sanità. Ci hanno raccontato che prima venivano gli italiani ma poi degli italiani non si è occupato nessuno».
stefano bonaccini
A novembre, in Emilia si vota. La preoccupa la sfida con la Lega? «Sarà importantissima. Per dimostrare che questa Regione è amministrata molto meglio di quanto non sia stata governata l' Italia nell' ultimo anno a mezzo: non a caso cresce più del resto del Paese, è il punto di riferimento nella sanità. La Lega puntava a trasformare il voto regionale in un referendum su Salvini, noi chiederemo un voto per il buongoverno della nostra Regione». Vede possibile un' alleanza politica con il M5S?
«E' necessaria. Serve un' assunzione di responsabilità, bene la decisione unitaria della direzione sull' ottima relazione di Zingaretti. Sarebbe sbagliato chiedere ai 5 Stelle abiure per le scelte pregresse, ma non si può chiedere al Pd di proseguire nello schema precedente. Serve un' alleanza, non un contratto fasullo». Un' alleanza anche a livello locale? Un patto di desistenza con il M5S? «Non credo negli accordi a tavolino, né a desistenze. Sui temi che ho indicato l' Emilia-Romagna ha molto da dire: lavoro, investimenti, scuola, sanità. La Lega, mi pare molto poco. Il M5S deciderà cosa fare. L' avversario è la Lega: chi vorrà dare una mano, previo accordi sui programmi, è benvenuto al confronto».
CATIUSCIA MARINI NICOLA ZINGARETTI
Sull' autonomia il Governo dovrà trovare un' intesa anche con Veneto e Lombardia?
«Ho apprezzato che il M5S abbiano indicato per il programma di governo anche l' autonomia. La nostra proposta è la più equilibrata e la più capace di unire: non solo Pd e M5S, direi il Paese. Definiamo un percorso per collocare i progetti delle singole Regioni in una cornice nazionale che assicuri ai cittadini i livelli essenziali delle prestazioni, come hanno chiesto anche Di Maio o Bersani, una responsabile solidarietà tra territori, un passaggio graduale dalla spesa storica ai fabbisogni standard».
FOTOMONTAGGIO – LUIGI DI MAIO NICOLA ZINGARETTI RENZI BONACCINI