Michel, Berlusconi? La posizione Ue sull'Ucraina è chiara
IL NUOVO AUDIO DI BERLUSCONI BY LAPRESSE: ZELENSKY? NON POSSO DIRE QUELLO CHE PENSO
(ANSA) - "Non intendo fare un commento su un commento". Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel interpellato in una conferenza stampa sulle dichiarazioni di Silvio Berlusconi circa le responsabilità di Volodymyr Zelensky nella guerra. "C'è una chiara posizione Ue: supportiamo l'Ucraina il più possibile, con un supporto finanziario, militare, politico e umanitario. Condanniamo l'attacco ingiustificato e non provocato della Russia". "Naturalmente lavoreremo e coopereremo con tutti i Governi e anche con quello italiano in base al rispetto delle istituzioni democratiche in Italia", ha aggiunto.
Calenda, Tajani non dovrebbe diventare ministro degli Esteri
(ANSA) - "Le parole di Berlusconi confermano che Forza Italia è un partito inaffidabile e chiaramente schierato con la Russia. Il PPE dovrebbe prendere posizione e Antonio Tajani non dovrebbe diventare Ministro degli Esteri. Meloni non ha una maggioranza con cui poter governare". Lo scrive su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda. (ANSA).
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Berlusconi:Alfieri(Pd), Fi intervenga per fermarlo
(ANSA) - "Forza Italia intervenga con urgenza per fermare le esternazioni, gravi e infondate, di Silvio Berlusconi. Non è possibile che in un momento in cui l'unità del Paese e il suo ancoraggio ai valori delle democrazie liberali devono essere alla base del nostro operare in Europa, la credibilità internazionale del nostro Paese venga messa continuamente a rischio". Lo dice il senatore del Pd Alessandro Alfieri.
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Ucraina:Della Vedova,parole Berlusconi e applausi Fi fatto grave
(ANSA) - "Le parole di Berlusconi agli eletti di Forza Italia pronunciate ieri e rese note oggi, ripropongono una lucida e reiterata difesa di Putin, i cui missili e droni continuano ad uccidere incolpevoli civili ucraini, e l'attacco politico all'Ucraina e Zelensky. Una posizione opposta a quella dell'Italia di Draghi e dell'Unione europea. Una posizione salutata dagli applausi degli eletti che rappresentano una quota decisiva dei voti della maggioranza di Giorgia Meloni. È un fatto politico, non personale: il nuovo governo nascerà o nascerebbe senza una linea comune su ciò che oggi è essenziale, la politica estera e la posizione nei confronti dell'aggressione russa all'Ucraina". Lo afferma il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova.
VLADIMIR PUTIN E SILVIO BERLUSCONI IN SARDEGNA NELL APRILE 2008
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