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    "NON MI VA CHE UN FINOCCHIO VENGA A DIRMI QUELLO CHE POSSO FARE...” - IN UN HOTEL DI ASTI, UN CAFONE FA IL SUO PORCO COMODO IN PISCINA E QUANDO UN ALTRO CLIENTE, CHE ERA LÌ CON IL SUO COMPAGNO, LO INVITA A UN COMPORTAMENTO PIÙ RISPETTOSO, INIZIANO LE OFFESE OMOFOBE - SOLO CHE HA SOTTOVALUTATO LA REAZIONE...


     
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    Federica Cravero per www.repubblica.it

     

    "Non mi va che un finocchio venga a dirmi quello che posso fare": un'esternazione che non è sfuggita alla direzione di un hotel nell'Astigiano, che ha allontanato dalla struttura un ospite "maleducato e molesto - hanno spiegato da Cascina Spinarola, a Moncalvo - Non era mai accaduta una situazione simile e non abbiamo potuto comportarci diversamente visto quello che era accaduto".

    CAZZOTTO IN FACCIA CAZZOTTO IN FACCIA

     

    Quello che è successo  lo racconta Angelo, 39 anni, che era in vacanza con il compagno nella struttura del Monferrato. In piscina uno degli ospiti, in compagnia della fidanzata, inizia ad avere comportamenti scorretti, parla a voce troppo alta e si tuffa nonostante fosse vietato, ignorando i ripetuti ammonimenti della bagnina, che di fronte a tanto sprezzo delle regole si mette a piangere. È a quel punto che Angelo interviene, protestando per il baccano e interviene anche la direttrice della struttura ed è a lei che l'uomo dice: "Non mi va che un finocchio venga a dirmi quello che posso fare".

     

    Frase che fa scattare l'indignazione della direzione, che ordina l'allontanamento di chi l'ha pronunciata. Anche Angelo e il compagno Luca la sentono, si avvicinano e quando l'ospite ribadisce loro che sono dei "finocchi", Luca si butta in piscina e gli sferra un pugno. "Stavolta gli è andata male, le ha prese da un 'finocchio' - si sfoga Angelo - La violenza mai, ma ora basta starsene zitti e subire. La direzione si è comportata in maniera esemplare".

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