Federico Capurso e Francesca Schianchi per “la Stampa”
L AQUARIUS PASSA ACCANTO A MALTA MA SI DIRIGE A MESSINA
«Dobbiamo far ragionare Salvini sulla questione migranti. Non possiamo chiudere a oltranza i nostri porti. Piuttosto, apriamo quelli degli altri Paesi europei». Gli uomini di governo del M5S sono decisi a ingaggiare un braccio di ferro con gli alleati della Lega. Non si cerca lo scontro, ma la questione finisce al centro di un vertice serale a Palazzo Chigi tra il premier Conte, Salvini, Di Maio, la ministra della Difesa Trenta e quello delle Infrastrutture Toninelli.
Il leader della Lega spinge per replicare la chiusura dei porti alle navi battenti bandiera straniera, come per il caso della Aquarius. «Ma ci sono trattati internazionali e del mare che non ce lo permetterebbero», replicano i Cinque Stelle al vertice.
L AQUARIUS PASSA ACCANTO A MALTA MA SI DIRIGE A MESSINA
«Un giudice ci costringerebbe a riaprire i porti il giorno dopo, facendoci fare solo una brutta figura». E allora meglio spostare la questione a Bruxelles: «Coinvolgiamo la guardia costiera europea e Frontex», propongono Toninelli e Di Maio, «rivediamo la gestione delle Ong». Prima occasione per parlarne sarà venerdì l'incontro tra Conte e il presidente francese Macron.
Subito dopo, lunedì, con la cancelliera Merkel. La minoranza insorge Il tema, strettamente politico, è stato sollevato anche dalla minoranza interna al M5S: «Rischiamo di appiattirci sulle posizioni della Lega e perdere la nostra identità». Trovare una posizione alternativa, anche se non divergente, rispetto a quella salviniana potrebbe servire a calmare la furia delle anime «di sinistra» del Movimento.
luigi di maio giuseppe conte matteo salvini
«Dobbiamo discuterne in assemblea», ribollono le chat dei Cinque Stelle, dove, benché minoritaria, esiste ancora un' anima più sensibile alle ragioni della solidarietà. Che in questo frangente assiste inquieta, tanto più dopo che il sindaco di Livorno Filippo Nogarin prima si espone con un post su Facebook, e poi lo cancella per evitare «problemi al governo».
Il post cancellato «Siamo pronti ad aprire il porto di Livorno e ad accogliere la nave Aquarius», scrive. «Capisco che si voglia dare un segnale all' Europa, ma questo braccio di ferro con Bruxelles non può essere fatto sulla pelle di centinaia di uomini, donne e bambini». Poche parole, scritte dopo aver parlato con Fico, per dare la disponibilità di Livorno, sull' esempio di sindaci di altre città: sbarchino da noi. Tempo mezz'ora, e una telefonata di Di Maio, e il post viene rimosso.
Paola Nugnes
Discussione in assemblea «Su questa vicenda c' è un dibattito interno, chiudere i porti non può essere la soluzione definitiva - sbotta il deputato Luigi Gallo, vicino a Fico - a me non piace, ma è servita ad aprire un dibattito in Europa». Per discuterne, il M5S terrà presto un' assemblea, forse giovedì pomeriggio, durante la quale Di Maio potrebbe ripercorrere le tappe della vicenda.
roberto fico
E dovrà ascoltare qualche lamentela: «Prima di ogni altra cosa, c' è bisogno di non perdere di vista i diritti umani», scrive su Facebook la senatrice Paola Nugnes. Chiudere i porti, aggiunge il collega Matteo Mantero, «è più semplice ma non risolve il problema», e rivolgendosi a Salvini, lo invita a non «preferire scorciatoie propagandistiche». Non è possibile, confida qualcuno della minoranza, che quando una questione è spinosa, come avvenne con lo Ius soli, la si rimandi all' Europa. O si sposi la linea della Lega: non a tutti piace questa alleanza.