Mirko Polisano per "Il Messaggero"
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Trovata priva di sensi sulla spiaggia di Fregene. E con il sospetto che qualcuno possa aver abusato di lei. È una storia avvolta dai «non ricordo» e dalle tinte fosche quella che ha come protagonista una ventenne romana. La giovane aveva passato la notte in discoteca. Uno dei tanti locali che sulla riviera di Ponente accolgono - nonostante le prescrizioni anti-Covid - migliaia di ragazzi che raggiungono il litorale per una notte di alcol e sballo. La ventenne è stata ritrovata all’alba di lunedì a pochi passi dalla riva: era priva di sensi.
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Accompagnata in ospedale (al punto di primo soccorso) i medici hanno riscontrato le tracce di un rapporto sessuale. «Non ricordo nulla di quello che è successo», ha raccontato la giovane - ancora in stato confusionale - ai camici bianchi che così hanno fatto scattare la denuncia d’ufficio. Del caso ora se ne stanno occupando i carabinieri del Gruppo Ostia.
L’ipotesi più accreditata è quella che la giovane possa essere stata vittima di una violenza sessuale. Uno choc consumato lontano da migliaia di sguardi che si divertivano mentre la musica rimbombava a tutto volume.
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LA RICOSTRUZIONE
Angela (il nome è di fantasia, in modo da tutelarne la privacy) è con alcune amiche in uno stabilimento che al calar del sole si trasforma in discoteca. Qualche disco in sottofondo e le caraffe di mojito e spritz che iniziano a essere servite ai tavoli come nei privé fatti da cuscini e divanetti bianchi. Un bicchiere tira l’altro. Sorrisi e sguardi di ragazzi. Uno di loro si avvicina.
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I due parlano, si iniziano a conoscere. Poi escono dal locale insieme. È quanto sostengono alcuni testimoni e le amiche di Angela: «È andata via insieme a quel ragazzo», confermano agli inquirenti che le hanno ascoltate nell’immediatezza dei fatti. Poi cosa è accaduto? Il vuoto. Angela non ricorda nulla. È in stato confusionale dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo, probabilmente. Non sono state trovate ecchimosi e lacerazioni.
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Ma i dubbi sono tanti. I sanitari continuano a chiederle se si ricorda di aver consumato un rapporto sessuale consensuale. Lei non dice sì. Qualcuno potrebbe aver abusato di lei? Le indagini sembrano muoversi in questo senso o, comunque, dovranno fare chiarezza su quanto accaduto nella notte tra il 9 e il 10 agosto su quella spiaggia di Fregene. Esclusa la pista del “branco”. Secondo gli inquirenti, non collimerebbero alcune circostanze. Più probabile che ad agire sia stata una persona sola.
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Per questo i militari stanno cercando di rintracciare il ragazzo che a ieri non era stato ancora identificato. Al vaglio degli inquirenti i filmati delle telecamere che potrebbero aver inquadrato qualcosa. Ad aiutare le indagini verso l’individuazione del presunto aggressore ci sarebbero anche i registri delle presenze previste dalle recenti disposizioni anti-contagio.
I nomi degli ospiti della discoteca - o di un loro referente - dovrebbero essere stati riportati nell’elenco di chi quella sera ha fatto ingresso ne locale sul lungomare. Ascoltata, più volte, la versione delle amiche della ventenne. Tutte avrebbero confermato che la giovane era in uno stato confusionale quando si sarebbe allontanata con il ragazzo. Il luogo dove i due si sarebbero spostati, però, non sarebbe coperto dalle telecamere.
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LA MOVIDA
I tanti particolari che non tornano in questa storia, dunque, hanno spinto i medici di allertare i carabinieri e procedere a una denuncia d’ufficio. Le discoteche di Fregene sono i posti di ritrovo preferiti dai giovanissimi, soprattutto nel fine settimana, quando i locali sono sinonimo di divertimento.
Aperitivi resi celebre, sui social, anche grazie alle foto di caraffe o bicchieri giganti consumati da gruppi di giovanissimi. I residenti da anni chiedono un ritorno alla tranquillità per le estati di Fregene, con i silenzi spezzati dagli schiamazzi e dalle incursioni di diciottenni scatenati. Domenica notte, però, è accaduto qualcosa di terribile ad Angela, 20 anni appena.
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Nelle prossime ore potranno essere sentiti anche altri testimoni che erano presenti alla serata in discoteca. Ogni particolare potrà essere importante per ricostruire quanto accaduto nel locale di Fregene. Così come saranno ascoltati gli addetti alla sicurezza che pure erano presenti all’interno della struttura.
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«Angela era con noi - hanno detto le amiche - dovevamo andare via, ma lei si è allontanata con quel ragazzo. Di certo - hanno detto - non si conoscevano prima, né fa parte della nostra comitiva. Si sono conosciuti in discoteca». Poi, per Angela è iniziato l’inferno.
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