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    LA RAI IN BOLLETTA - ''AL 15 FEBBRAIO LE IMPRESE DEL SETTORE ELETTRICO NON SANNO ANCORA COME DOVRANNO FARE COL CANONE IN BOLLETTA''. E LO DICE IL RENZIANO CHICCO TESTA! - CAIRO: ''UNO SCANDALO DARE 300 MILIONI IN PIÙ ALLA RAI. DANNEGGIA TUTTI GLI ALTRI. PERCHÉ IL TG1 È SERVIZIO PUBBLICO E QUELLO DI MENTANA NO?''


     
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    1. CANONE RAI IN BOLLETTA, ASSOELETTRICA: IMPRESE NON SANNO COME FARE

    Da www.ilsole24ore.com

     

    RENZI MAGGIONI RENZI MAGGIONI

    «Siamo al 15 febbraio, ma le imprese del settore ancora non sanno come dovranno esigere il canone Rai che il Governo ha voluto inserire nelle bollette dell'energia elettrica». Così Chicco Testa, Presidente di Assoelettrica, lancia l'allarme sulla complicata questione del canone in bolletta. «Il rischio - avverte - è che si arrivi impreparati alla scadenza del prossimo luglio».

     

    Assoelettrica: ritardo su canone, Mise risponda

    «Le imprese - ricorda il presidente di Assoelettrica in una nota - devono predisporre i necessari sistemi informatici per emettere le nuove fatture modificate, bisogna incrociare le banche dati, occorre chiarire una lunga serie di problemi che ancora non sono stati sciolti, dalla questione dei ritardati pagamenti, alla morosità, dall'eventualità di un cambio di fornitore ai pagamenti parziali, dai reclami ai contratti non residenti. Insieme a Utilitalia, abbiamo preparato un documento circostanziato che elenca tutti i problemi aperti, ma il ministero per lo Sviluppo economico ancora non ci ha dato risposta. E il tempo ormai stringe».

    chicco testa chicco testa

     

    Il pagamento in bolletta

    Il pagamento del canone Rai, in base a quanto previsto dalla legge di stabilità, avverrà mediante addebito nella fattura per i titolari di utenza di fornitura di energia elettrica.

    Limitatamente al 2016, il primo addebito del canone avverrà nella prima fattura elettrica successiva al 1° luglio 2016. Il canone annuo ordinario è stato ridotto a 100 euro, dai 113,50 del 2015. Paga chi possiede la tv. Il canone deve pagarlo chiunque detiene un apparecchio atto od adattabile alla ricezione delle trasmissioni televisive. Fin qui nessun cambiamento.

     

    La novità è che si presume la detenzione dell'apparecchio nel caso in cui esiste «un'utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza anagrafica». Se non è vero, per superare questa presunzione, dovrete presentare un'autocertificazione all'Agenzia delle entrate - Direzione Provinciale I di Torino. La dichiarazione «ha validità per l'anno in cui è stata presentata». Ossia bisogna ripresentarla ogni anno.

    CANONE RAI CANONE RAI

     

    Nessun canone per le seconde case

    Nessuna novità sulle seconde case. Se si ha una seconda abitazione dove vi è un televisore, non bisogna pagare un secondo abbonamento. Idem se si hanno più televisori. Il canone è dovuto una sola volta per tutti gli apparecchi detenuti «nei luoghi adibiti a propria residenza o dimora, dallo stesso soggetto e dai soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica».

     

     

    2. RAI: CAIRO, SCANDALO 300 MLN IN PIÙ, RIFORMA DA MALE A ALTRI

    urbano cairo enrico mentana urbano cairo enrico mentana

     (ANSA) - "Credo che sia uno scandalo che un solo player riesca ad avere qualcosa come 300 milioni in più dal canone per il recupero dall'evasione, cosa che è sacrosanta". Lo ha detto l'editore Urbano Cairo, a margine della presentazione della 17esima edizione del premio Cairo, a proposito della riforma della Rai. Secondo Cairo "non è giusto" che alla Rai vengano dati "300 milioni in più, dopo 8 anni di vacche magre e 4 anni in cui la Rai ha fatto un dumping incredibile sui prezzi. Unico soggetto in Italia: se uno avesse pensato attentamente a una riforma per fare male a tutti gli altri, non l'avrebbe fatta così bene".

     

    urbano cairo la7 urbano cairo la7

    E ancora: "In Gran Bretagna si parla della nuova convenzione tv-Stato da due anni. Il servizio pubblico deve essere definito dal governo e non dalla Rai. Perché il TG1 è servizio pubblico e il tg di Mentana no? Perché 'Ballarò' è servizio pubblico e 'Dimartedì' no? Perché Crozza non è servizio pubblico e Sanremo o Panariello lo sono? Qualcosa in più dal governo - ha concluso - me lo sarei aspettato, ma non ha fatto nulla".

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