Fernando Porcu 4
Chiara Pellegrini per "Libero quotidiano"
Due uomini annegati nel Po, un altro in Sardegna, un ragazzo morto affogato nelle acque dell' Isonzo mentre era con gli amici e partecipava ad un' allenamento in kajak. Sulla spiaggia di Rosolina (Rovigo) un bambino ha rischiato di annegare ed è stato salvato grazie ad massaggio cardiaco. A Torvajanica Roma un bagnino eroe ha salvato la vita ad un bambino, questa volta di appena due anni. Solamente mercoledì scorso, ad Ostia, un fatto analogo dove un bagnino ha salvato un 15enne.
annegamento
La stagione balneare è appena iniziata ma il panorama che si comincia a delineare secondo la Società nazionale di Salvamento (Sns) «è quello degli scorsi anni, che nel 2020 con il Covid e l' apertura in ritardo dei lidi aveva registrato un' ovvia decrescita». Secondo i dati dell' Istituto superiore di sanità in Italia ogni anno più di 400 persone muoiono in Italia per annegamento (sono 320mila nel mondo per il 90% nei paesi a basso o medio reddito). La fascia di età con il numero di decessi più alto è quella fra i 15 e i 19. Nel rapporto si evidenzia come tra il 2010 e il 2012 in Italia sono morte per annegamento 1129 persone, circa 380 all' anno: 73 (circa 25 l' anno) erano bambini con meno di 14 anni, soprattutto maschi (il 75%).
nuoto
Ai mondiali di nuoto e alle Olimpiadi inanelliamo medaglie: ma gli italiani sanno nuotare? No, almeno stando ad una ricerca effettuata dal pediatra Italo Farnetani, docente alla Libera Università Ludes di Malta e pubblicata da Fortune Italia. Su sette milioni e mezzo di minori da 4 a 18 anni solo 2,2 milioni, ovvero il 30%, sa nuotare bene; 2,2 mln sanno solo galleggiare e spostarsi in avanti, mentre il 10%, sa nuoticchiare solo in piscina, ma non in mare e il restante 30% non sa nuotare affatto.
NUOTO
COSA ACCADE IN GERMANIA
Il nuoto resta però lo sport più praticato in Italia tra i piccoli. Secondo il rapporto Istat 2017 sulla "Pratica sportiva in Italia" tra i bambini fino a 10 anni il nuoto è lo sport più praticato (43,1%), soprattutto tra le bambine (47,7% contro 38,9%). «Ma in Italia non c' è», spiega Giorgio Pezzini dell' ufficio di presidenza della Società nazionale di salvamento (Sns) e tecnico dell' Osservatorio nazionale sugli annegamenti «l' attenzione a livello statale e scolastico che c' è in Germania, dove infatti temono, a seguito della chiusura delle piscine a causa del Covid, che possa esserci un aumento degli annegamenti».
bambini che nuotano
Nei land tedeschi il nuoto è inserito nel programma pedagogico delle scuole e per un semestre il nuoto sostituisce le normali lezioni di ginnastica. Ci sono alcuni Gymnasium in cui bisogna addirittura aver raggiunto un certo livello in questo sport per poter essere ammessi.
In Italia nelle piscine annegano 20-30 vittime l' anno, più della metà sono bambini piccoli che sfuggono al controllo degli adulti, un numero enorme se si pensa alla differenza tra la frequenza delle spiagge e piscine.
bambini che nuotano
Certo rispetto ai numeri del passato va meglio. In Italia, nei primi anni '70, gli annegamenti erano quasi 1.400 annui; alla fine degli anni '90, circa 400, e da lì sono rimasti pressoché stabili. «Tra le cause che hanno prodotto questa drastica riduzione va annoverato senza dubbio», spiega Pezzini, «l' apprendimento del nuoto e l' educazione alla sicurezza in acqua della popolazione italiana».
Secondo il rapporto stilato dall' Sns assieme all' Istituto superiore di sanità negli annegamenti dei bambini piccoli non ci sono pressoché differenze tra i sessi. Queste vengono fuori con l' adolescenza: i maschi annegano di più (anche se negli ultimi dieci anni c' è stato un recupero delle femmine) in un rapporto di 3 a 1 (quasi il 75%) .
Mare Sardegna
LE COSTE PIÙ PERICOLOSE
Negli ultimi due decenni è balzato in alto il numero degli annegamenti per malore di italiani e turisti stranieri dovuto ad una popolazione invecchiata e benestante che va al mare: l' età media è 60 anni anche se c' è balzo verso l' alto ai 64 anni. «Il "triangolo delle Bermude"», spiega Pezzini, «è il tratto da Gabicce a Lignano perché il fondale si presta molto bene alla deambulazione in acqua».
ragazza di 17 anni annega in mare a riccione 1
La mappatura degli annegamenti ha evidenziato alcuni tratti ad alto rischio sulle coste italiane. Otto zone in particolare: Liguria di ponente (da Savona a Ventimiglia),Toscana (dalla foce del Magra a Piombino), Lazio, tratti sabbiosi, Campania, (Cilento, in particolare), Puglia, parte più meridionale, Adriatico: da Pescara a Trieste, Sardegna e Sicilia in vari tratti. «I pericoli associati a questi tratti», ragiona Pezzini, «sono le correnti di ritorno naturali o artificiali, che possono raggiungere anche i 9 km/h e provocano circa 50 annegamenti per stagione».-