quotidiani.
Sergio Carli per www.blitzquotidiano.it
Giornali quotidiani in Italia, la crisi li divora: le vendite del mese di settembre 2021 segna un calo del 13%, un punto peggio che in agosto ma 6 punti peggio che in luglio. Il 2021 continua sotto i peggiori auspici.
Nei mesi passati il calo, mese su mese, sull’anno scorso è oscillato fra l’8 e il 13 per cento.
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Tutti perdono, solo quattro testate registrano una crescita, il Nuovo Quotidiano di Puglia per 1.500 copie, La Verità per 1.300 copie e Gazzetta e Corriere dello sport del lunedì per due mila copie ciascuno. Una miseria di cui peraltro non gode Tuttosport (-40%) che paga la crisi della Juventus.
VENDITE GIORNALI SETTEMBRE 2021
Vendite giornali settembre, andiamo alle cifre assolute
Mancano all’appello 191,235 copie, essendo scese da 1.489.893 a 1.298.658 le vendite in edicola.
A queste si devono aggiungere gli abbonamenti dell’edizione cartacea, che sono scesi da 189.167 a 111.583, quindi altre 78 mila in meno.
Le copie online aumentano di appena 30mila, con i soli Corriere della Sera e Sole 24 che presentano aumenti significativi per 18 mila copie complessive.
Ma se fate la differenza fra copie e abbonamenti persi e vendite digitali acquisite (a prezzi e contribuzione inferiori rispetto alla carta) trovate che siamo sotto di 250 mila copie.
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La situazione sembra più che tragica
Non solo per il calo dei ricavi. Per fronteggiare la sfida del web servono investimenti.
Ad esempio per migliorare accessibilità e aspetto della versione digitale della copie cartacee. Lo Stato dovrebbe intervenire con prestiti agevolati e finanziamenti a fondo perduto.
Non si esce dalla crisi solo con i pensionamenti, il cui effetto peraltro è in parte vanificato con la sistemazione di quei poveri precari di lungo corso. Ci vuole visione e comunanza di obiettivi. Il pallino è in mano a Draghi. Qua si parrà la sua nobilitade.
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