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    PATEMA PER L’EPATITE – NON SI FERMANO I CASI DI EPATITE ACUTA PEDIATRICA IN ITALIA: STAVOLTA AD AMMALARSI SONO STATE DUE BIMBE DI 8 E 15 MESI, PROBABILMENTE LE PIÙ GIOVANI AFFETTE DA QUESTA PATOLOGIA CHE NEL NOSTRO PAESE HA COLPITO UNDICI BAMBINI – LE PICCOLE AVEVANO FEBBRE ALTA, ITTERO, DOLORI ADDOMINALI, NAUSEA E VOMITO. STESSE ANALISI FUORI NORMA: TRANSAMINASI E VALORI EPATICI SBALLATI – PER L’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ NON SI PUÒ ESCLUDERE UN NESSO CON…


     
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    Clarida Salvatori per il "Corriere della Sera"

     

    epatite epatite

    Due nuovi casi di epatite acuta pediatrica. Stavolta sono stati scoperti a Roma e a Pescara. Ad ammalarsi sono state due piccole di soli 8 e 15 mesi, probabilmente le più giovani affette in Italia da questa patologia che nel Paese ha colpito al momento undici bimbi, secondo la stima più recente, del 22 aprile, dell'Istituto superiore di Sanità (17 secondo un'indagine della Sigenp, la Società italiana di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica). Solo sabato scorso era emerso un altro episodio a Latina, dove un bambino di 5 anni era stato colpito da questa forma misteriosa della malattia, non riconducibile alle note A, B, C, D ed E.

     

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    Identici i sintomi: febbre alta, ittero e dolori addominali, nausea e vomito. Stesse analisi fuori norma: transaminasi e valori epatici sballati. Da qui la necessità di approfondire: la bimba più piccola resta ricoverata nell'ospedale pediatrico Bambino Gesù della Capitale, mentre l'altra è già stata dimessa dal reparto di Pediatria medica della struttura sanitaria di Pescara e viene seguita ambulatorialmente. Per entrambe la malattia sta avendo un'evoluzione positiva e senza complicanze. Così come anche per il bambino di 4 anni di Prato trasferito al Bambino Gesù dal Meyer di Firenze, per il quale inizialmente di era parlato anche del rischio di un trapianto di fegato. Ipotesi poi fortunatamente scongiurata.

     

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    «Al momento non ci sono elementi che suggeriscano una connessione tra la malattia e la vaccinazione contro il la Sars-CoV-2, e anzi diverse considerazioni porterebbero a escluderla - ha chiarito l'Iss -. Nella quasi totalità dei casi in cui si è a conoscenza di questa patologia, i bambini colpiti non erano stati vaccinati contro il Covid».

    Improbabile, a giudizio degli esperti dell'Istituto, è anche l'ipotesi che sia un adenovirus a causare le epatiti.

     

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    «L'adenovirus, infatti normalmente non è associato a malattie epatiche», concludono dall'Iss. Un parere condiviso anche dagli esperti del Bambino Gesù. «Non abbiamo informazioni certe sulle cause di questa epatite, ma escludiamo possa esserci una correlazione con il vaccino anti Covid, anche perché la patologia colpisce i bambini sotto i 6 anni, che non sono vaccinati - ha spiegato Carlo Federico Perno, responsabile di Microbiologia e diagnostica di immunologia dell'ospedale pediatrico romano -. Quello che invece non possiamo escludere è un nesso con l'infezione da Sars-CoV-2, o a causa del virus stesso o di una memoria immunitaria alterata».

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    Dalle analisi effettuate è infatti emerso che la bimba romana aveva in passato contratto il Covid e aveva quindi sviluppato gli anticorpi, mentre quella pescarese non ne mostra i segni, pur avendo uno dei genitori attualmente positivo, ma è risultata affetta da adenovirus. «I sintomi dell'epatite acuta sono gli stessi della comune gastroenterite - conclude Perno -. Non bisogna allarmarsi ma se dovessero persistere per 3-4 giorni, allora sì, bisogna contattare il proprio medico curante o portare il bambino al pronto soccorso pediatrico per un consulto».

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