Estratto dell'articolo di Claudio Tadicini per www.corriere.it
uomo in sedia a rotelle
[…]. Sono giorni di incredulità e sgomento nel Salento per la morte del tredicenne Angelo Siciliano, di Giurdignano, deceduto domenica mattina al Dea di Lecce dopo 5 giorni di ricovero, seguiti ad una caduta dalla sedia a rotelle all'uscita di scuola, mentre era accompagnato da un operatore socio sanitario che lo assisteva.
Il ragazzino, affetto da distrofia muscolare di Duchenne come il fratello maggiore, frequentava la terza classe della scuola media di via Piave a Giurdignano, sede distaccata della “Karol Wojtyla” di Uggiano La Chiesa, dove il 6 febbraio scorso si è verificato l'incidente rivelatosi poi fatale. Proprio con il fratello, seguiva delle cure sperimentali presso il Policlinico “Gemelli” di Roma. E i genitori erano contenti perché stava ottenendo anche buoni risultati, in quanto i muscoli rispondevano bene alla nuova terapia.
uomo in sedia a rotelle
Indagato operatore socio sanitario
La procura di Lecce, dopo la denuncia presentata dagli avvocati della famiglia, Gabriele Toma e Salvatore Corrado, ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo e delegato alla squadra mobile le indagini per ricostruire l'accaduto.
Le indagini hanno portato all'iscrizione nel registro degli indagati di un OSS dipendente della cooperativa che assisteva il ragazzo negli spostamenti a scuola.
La polizia sta accertando l'esatta dinamica dei fatti attraverso l'ascolto di testimoni e l'analisi dei filmati delle telecamere dell'istituto scolastico. E quindi, come sarebbe emerso da alcune testimonianze, verificando se sia vero che si sia preferito affrontare pochi gradini piuttosto che utilizzare lo scivolo per disabili.
uomo in sedia a rotelle
Stando a quanto emerso finora, nessuno avrebbe allertato né il 118 né i genitori del tredicenne, che sarebbe stato rimesso sulla carrozzina e affidato ad un'amica di famiglia, incaricata di riportarlo a casa. I genitori, infatti, sarebbero stati informati di quanto accaduto dallo stesso figlio. E, preoccupati dal fatto che lamentasse forti dolori alle gambe e perdesse continuamente i sensi, avrebbero contattato l'oss per chiedergli se nella caduta il tredicenne avesse anche sbattuto la testa, ricevendo una risposta negativa.
La corsa disperata per salvarlo
Allarmati dalle condizioni del ragazzino che continuavano a peggiorare, i genitori lo hanno accompagnato all'ospedale di Scorrano, dove gli sono state riscontrate le fratture di entrambe le tibie (l'una composta e l'altra scomposta, con probabili microfratture anche al bacino). E da dove, ormai in stato di incoscienza, è stato poi trasportato alla volta dell'ospedale di Lecce, dove martedì scorso si è verificato il drammatico epilogo. […]