cocaina
1 – ALMENO
La Jena - da “La Stampa”
Alla sinistra piace la cannabis,
alla destra la cocaina:
almeno sulle droghe c'è una differenza.
2 – CASTA IN “ POLVERE”: DALLA DAMA DI B. A MORISI
Estratto dell'articolo di Tommaso Rodano per il “Fatto quotidiano”
La frequentazione cordiale e sovente tra politici e cocaina è uno dei segreti peggio custoditi della storia della Repubblica. Intendiamoci: sarebbe strano il contrario. La cocaina è ovunque – in strada e tra le pareti domestiche; nelle università, negli spogliatoi, negli studi, negli uffici, nei tribunali, nelle redazioni – per quale motivo dovrebbe mancare proprio in Parlamento?
Altro discorso è l’ipocrisia insopportabile di chi fa le leggi e con un dito pigia tasti contro “epidemie” e “mercanti di morte” (per la destra di governo le droghe sono rigorosamente “tutte uguali”) mentre con l’altra mano magari arrotola banconote per spalancare le narici.
gianfranco micciche
“Con tutta quella cocaina alla Camera e al Senato, se entra un cane poliziotto si arrende subito”, se la rideva Daniele Capezzone nel lontano 2006, quando era un radicale e non ancora un alfiere del peggior conservatorismo. “Altroché se gira droga tra i politici – gli faceva eco il verde Paolo Cento, al secolo “er Piotta” –, coloro che fanno leggi repressive sulle tossicodipendenze sono i primi a trasgredirle”.
cocaina 1
L’argomento torna ad appassionare i giornalisti per via dell’ultima notizia sul vizietto di Gianfranco Miccichè, ex uomo di potere di Forza Italia in Sicilia, che andava a fare i suoi acquisti addirittura con auto blu e lampeggiante. Anche Piero Marrazzo – ex governatore del Lazio tra il 2005 e il 2009 – fu accusato di un poco nobile impiego dell’automobile di servizio, in occasione dello scandalo che segnò la sua vita e la sua carriera: lui confermò di aver frequentato transessuali e che in quegli incontri girasse pure cocaina, ma in compenso ha negato fieramente di essersi fatto accompagnare dalla scorta o di aver usato mezzi della pubblica amministrazione.
gianfranco micciche
[…] La polverina nelle istituzioni è un costume antico, la pista inizia chiaramente nella Prima Repubblica, c’è un assuntore confesso persino tra i padri costituenti: Emilio Colombo, uno dei grandi della Democrazia Cristiana, presidente del Consiglio tra il 1970 e il 1972. Alla veneranda età di 83 anni, appena nominato senatore a vita, il nome di Colombo finì tra le more dell’ennesima indagine sugli stupefacenti e lui – non indagato – fu costretto all’umiliante ammissione di essere un consumatore di cocaina. Ma per “motivi terapeutici”, aggiunse vergognoso. In che senso? “Stress da lavoro”, affermò. Ognuno si calma a modo suo.
MANIFESTO ELETTORALE DI COSIMO MELE
Nella tradizione dei democristiani birichini si colloca anche il compianto Cosimo Mele, ex deputato dell’Udc: una notte d’estate nel 2007, l’onorevole fu pescato in una suite dell’Hotel Flora di via Veneto, a Roma, in compagnia di due escort. Una di loro, Francesca Zenobi, finì al pronto soccorso e accusò Mele di averle dato la cocaina che le aveva causato il malore (l’ex parlamentare è stato prescritto quasi dieci anni dopo, nel 2016: la quantità di droga ceduta a Zenobi risultò “modica”).
Emilio Colombo
[…] Nel 2006 Le Iene effettuarono una sessantina di narcotest sui parlamentari con un sotterfugio: i membri della troupe “tamponavano” la fronte degli intervistati. Sedici onorevoli risultarono positivi (4 di loro alla cocaina), ma il servizio fu bloccato dal garante prima di andare in onda, il nastro sequestrato dalla procura, i giornalisti indagati e poi condannati per violazione della privacy.
[…] Non poteva mancare la cocaina a lambire gli anni d’oro dell’epopea berlusconiana. Il Cavaliere in persona non è mai risultato tra i consumatori, ma intorno a lui – è fatto noto – si faceva festa grande.
luca morisi
La mitica “dama bianca” Federica Gagliardi fu tra le accompagnatrici non ufficiali del premier (“era un amante di Silvio”, Sgarbi dixit, e l’ha seguito anche in missioni internazionali). Una bella mattina, nel 2014, fu fermata all’aeroporto di Fiumicino con 24 chili di cocaina nella valigia.
Di recente anche l’ape regina Sabina Began, storica amica dell’ex premier, ha voluto condividere col mondo il fatto di avere un rapporto “fantastico” con la droga. Salute.
luca morisi e matteo salvini
La cocaina è democratica ma – conti alla mano – tra i politici sembra piacere soprattutto a conservatori e cattolici: è successo più spesso che chi strillava la sua fede proibizionista, finisse per dimostrare che l’interesse era sospetto. Chiedere a Luca Morisi, ex “capo Bestia” della comunicazione di Matteo Salvini sui social, un algoritmo vivente di messaggi e slogan contro drogati e spacciatori. L’hanno beccato – pure lui – in un festino privato con cocaina ed escort rumeni. Miccichè, insomma, è in ottima compagnia, un granello in un deserto bianco.
LUCA MORISI FEDERICA GAGLIARDI DA FACEBOOK FEDERICA GAGLIARDI DA FACEBOOK Il presidente di turno di Palazzo Madama Emilio Colombo jpeg