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    “NON VESTIRTI COSI’ O AMMAZZO TE E TUO PADRE” IL 19ENNE ROBERTO ANTINI, NIPOTE DEL DEFUNTO BOSS ANTONIO RANIERI È STATO ARRESTATO A NAPOLI PER ATTI PERSECUTORI NEI CONFRONTI DELL’EX RAGAZZA – IL GIOVANE LE IMPEDIVA DI USCIRE CON LE AMICHE, INDOSSARE GLI ABITI CHE VOLEVA: LA RAGAZZA È STATA COSTRETTA A ELIMINARE TUTTI I CONTATTI MASCHILI DALLA RUBRICA E DAI SOCIAL – I COMPORTAMENTI OSSESSIVI SONO CONTINUATI ANCHE DOPO LA FINE: “A CHI VA A BALLARE E INCONTRA LA MIA EX... SEQUESTRATELA, VI DO 500 EURO. A CHI SOLO LA GUARDA SIATE PRONTI A UNA PIOGGIA DI PROIETTILI" – LA GIOVANE SI È SALVATA GRAZIE AL “MOBILE ANGEL”, OVVERO…


     
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    1. "NON VESTIRTI COSÌ O TI AMMAZZO", ARRESTATO EX FIDANZATO

    (ANSA) - "Elimina i contatti maschili dalla rubrica e dai social. Non frequentare le amiche e non vestirti in modo vistoso. Io ti uccido, uccido tuo padre, devi stare con me". Queste le imposizioni di un diciannovenne napoletano alla sua fidanzata che, terrorizzata, prima lo ha lasciato e poi si è rivolta ai carabinieri. Ma le minacce non sono cessate. I militari le hanno collocato al polso il "mobile angel", l'orologio collegato alla centrale operativa, che la vittima ha azionato più volte.

     

    Il ragazzo è stato infine arrestato per atti persecutori aggravati, su disposizione del gip di Napoli, che ha accolto la richiesta della procura. Le indagini dei Carabinieri della Stazione di Chiaia hanno consentito di documentare "condotte minatorie, morbose e moleste reiterate, tutte guidate - affermano gli investigatori - da una forte gelosia e, una volta terminata la relazione sentimentale tra i due ragazzi, dalla mancata accettazione della situazione di fatto".

     

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    Il 19enne, si apprende dai carabinieri, avrebbe più volte preteso di controllare la sua ex, seguendola e presentandosi sotto casa contro il suo volere, anche in piena notte. Le avrebbe vietato di frequentare le amiche e di vestirsi in modo da lui ritenuto 'vistoso'. Il controllo si sarebbe allargato anche al cellulare della ragazza: tutti i contatti di sesso maschile in rubrica e sui social dovevano essere eliminati. Terminata la relazione, numerose le minacce rivolte alla vittima al telefono, dal vivo e attraverso i social.

     

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    In alcune occasioni il giovane ha inviato alla vittima anche fotografie che lo ritraevano con in mano una pistola. I carabinieri hanno raccolto le testimonianze della vittima e quelle dei suoi familiari, acquisito chat, messaggi inoltrati dall'indagato e lo hanno identificato. La ragazza, nei giorni immediatamente successivi ala denuncia, data la gravità dei fatti era stata dotata del mobile angel, attivato più volte durante gli episodi di stalking. L'arrestato, che ora si trova nel carcere di Poggioreale, risiede a Napoli, ai Quartieri Spagnoli, ed è già noto alle forze dell'ordine.

     

    2. "PROIETTILI PER CHI GUARDA LA MIA EX", L'ARRESTATO È NIPOTE BOSS

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    (ANSA)  - "A chi va a ballare e incontra la mia ex... sequestratela, vi do 500 euro...", però poi "a chi solo la guarda siate pronti a una pioggia di proiettili": era pronto a tutto il 19enne Roberto Antini, nipote del defunto boss dei Quartieri Spagnoli Antonio Ranieri (detto "Polifemo", era il nonno materno che evocava spesso e con il cui nome si faceva chiamare) arrestato dai carabinieri di Napoli Centro per le ripetute minacce e molestie alla sua fidanzata. Lo dimostra questo messaggio inviata su Instagram dopo il rifiuto della ragazza di andare a ballare con lui.

     

    L'accusa di atti persecutori aggravati si aggiunge a quelle di rapina e lesioni aggravate notificategli nei giorni scorsi, sempre dai carabinieri per avere spaccato una bottiglia in testa a un negoziante che poco prima aveva rapinato. Le minacce di morte ormai non si contavano più: la ragazza per 4-5 volte è stata costretta a chiedere aiuto ai carabinieri con l'orologio anti-violenza. Minacce, peraltro, che non hanno riguardato solo lei, ma tutta la sua famiglia e pure un ex fidanzato con il quale la ragazza non aveva più nulla a che fare da tempo.

     

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    La giovane aveva paura che venisse ucciso il padre oppure che venisse incendiata la casa e cercava di andare a dormire dalla sue amiche, non si recava più al lavoro; usciva di casa raramente e solo in compagnia di qualche parente. Le minacce si sono poi intensificate soprattutto lo scorso novembre, dopo la denuncia, che la ragazza è stata costretta a integrare: "vai a ritirate le denunce... prendo tutta la benzina e vi incendio casa... ma se arriva il 31 dicembre io, sull'anima del nonno, non restare a casa perchè questa casa non la tieni più...".

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