CHRISTINE LAGARDE FABIO PANETTA GIANCARLO GIORGETTI PIERRE GRAMEGNA
Estratto dell’articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”
La trattativa inizierà la prossima settimana. Alla riunione dell'Ecofin, il Consiglio dei ministri Ue dell'Economia. Perché le scelte esaminate devono essere pronte a settembre.
Sul tavolo ci sono almeno tre poltrone decisive: il posto italiano nel board della Bce (che si incrocia con il rinnovo del governatore alla Banca d'Italia), la presidenza della Bei (la Banca europea di investimenti) e quella dell'SSM (il Meccanismo unico di vigilanza delle banche) […] attualmente ricoperto da un italiano, Andrea Enria.
URSULA VON DER LEYEN E GIORGIA MELONI
E il governo di Roma si gioca buona parte della sua reputazione. Anzi, la paura è proprio quella di rimanere fuori dal “grande risiko” delle nomine.
Per eventuali candidature sbagliate e perché la mancata ratifica del Mes (l'ex fondo Salva-Stati) rischia di rivelarsi l'ostacolo più alto in questo negoziato.
Il domino inizia dunque con la Banca d'Italia. […] il mandato dell'attuale Governatore, Ignazio Visco, scadrà a novembre.
IGNAZIO VISCO FABIO PANETTA
Il candidato più accreditato è Fabio Panetta, attuale membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea. […] Sul suo nome sono quasi tutti d'accordo: da Palazzo Chigi al Quirinale. Qual è allora il problema? Dai primi contatti avuti dal governo italiano c'è un'incertezza: chi prenderà il suo posto a Francoforte.
La nomina dei componenti del board della Bce spetta […] al Consiglio europeo con voto a maggioranza qualificata. Alcuni dei paesi più “piccoli” (come la Croazia […]) hanno iniziato a far sapere che opportuno riservare loro uno spazio nel nucleo di comando della Banca centrale.
GIANCARLO GIORGETTI DANIELE FRANCO
E per di più, sia Palazzo Chigi sia Via XX Settembre hanno ricevuto indicazioni sulla opportunità di indicare una donna. […] Soprattutto sta emergendo la possibilità che il “trasloco” di Panetta da Francoforte a Roma possa comportare la perdita di una pedina chiave. Anche perché fino ad ora il nome segnalato per succedergli nella Bce è stato quello di Piero Cipollone, attuale vicedirettore generale di Bankitalia.
[…] nella maggioranza di centrodestra, inizia a serpeggiare qualche dubbio: Cipollone infatti è stato il consigliere economico dell'ex premier grillino, Giuseppe Conte. In alternativa potrebbe essere scelto Luigi Federico Signorini, attuale direttore generale di Via Nazionale. Ma resta comunque il “nodo” dell'opzione femminile […].
Luigi Federico Signorini
Il governo italiano, dunque, deve in primo luogo ottenere la garanzia di conservare quell'incarico. Assicurazione per niente scontata.
Un mese dopo […] ci sono almeno altri due incarichi da selezionare: le presidenze della Bei e del SSM. […] Per la prima il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha messo in pista Daniele Franco […].
Ma non è una carta scontata. Ad esempio alla Banca Europea per gli investimenti punta anche la Spagna con la sua attuale ministra dell'Economia, Nadia Calviño.
andrea enria large
E anche in questo caso a decidere sono tutti i 27 governi europei attraverso i responsabili delle Finanze. Infine, c'è il Meccanismo unico di Vigilanza che difficilmente tornerà all'Italia visto che fino ad ora è stato guidato da Enria. Ma rientra inevitabilmente nel tavolo delle trattative. Considerando che la nomina spetta al consiglio della Bce.
paolo angelini alessandra perrazzelli piero cipollone ignazio visco luigi federico signorini
L'Italia, insomma, rischia di rimanere a mani vuote. Anche perché c'è un argomento che molti partner dell'Unione stanno già sollevando: come si possono nominare incarichi così delicati a un paese che non ha ancora approvato il Mes?
Considerando che il Meccanismo di Stabilità viene giudicato funzionale in particolare per le crisi bancarie. E come si può nominare il controllo della Bei, probabile cuore del futuro Fondo Sovrano europeo, a un alleato che si sta rivelando inefficace nel rispetto degli impegni assunti con il Pnrr? […] Fino a qualche settimana fa la premier poteva contare, su queste vicende, sull'assistenza silenziosa di Mario Draghi. È ancora così?