Marco Fagandini Tommaso Fregatti per “la Stampa”
Traghetti
L'ultimo episodio in un'estate da incubo per i traghetti è un guasto alla pompa di sentina della Excellent della Gnv, bloccata in porto a Genova martedì da un controllo prima della partenza per Palermo, con oltre 750 passeggeri già a bordo. E la compagnia di navigazione ha dovuto far arrivare un altro traghetto per riprogrammare il viaggio con ventiquattr' ore di ritardo, tra le proteste e la rabbia dei passeggeri.
L'ennesimo guasto in un 2021 davvero nero per i traghetti pronti a salpare da Genova, tra motori che vanno ko, overbooking, navi che arrivano in porto con ore di ritardo, altre che vengono cancellate dall'oggi al domani e passeggeri trasferiti su imbarcazioni che partono da porti lontani centinaia di chilometri. I dati sono disarmanti.
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A Genova almeno sette traghetti sono stati soppressi dall'inizio di giugno: 5 cancellazioni per la Gnv, 2 per la Moby-Tirrenia. E 55 navi hanno accumulato ritardi significativi: 40 quelli di Gnv rispetto ai 15 della compagnia di Vincenzo Onorato. Disservizi - le due compagnie si giustificano parlando di «problemi meteomarini» o «sanificazioni dovute all'epidemia» - che hanno attirato l'attenzione delle associazioni di consumatori.
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Con Assoutenti Liguria pronta «a dare battaglia», soprattutto per l'overbooking. «Una pratica commerciale scorretta», tuona il presidente Furio Truzzi. Protagonista di un sospetto caso di overbooking sulla Gnv un'impiegata genovese, che ha prenotato ad aprile un Genova-Palermo e ritorno con cabina per agosto: Carla F. ha ricevuto l'avviso via mail della cancellazione della nave «per sopravvenuta indisponibilità». Con il consiglio di un itinerario alternativo oppure una partenza differita di 4 giorni.
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Ma anche a Palermo, è arrivata una nuova mail, con un'altra cancellazione. «Ma questa volta - spiega - mi hanno detto a voce che non c'era più disponibilità di cabine. Eppure l'avevo prenotata ad aprile». Maria C., anche lei genovese, doveva partire per la Sardegna il 3 agosto sulla Moby Otta e si è trovata, la sera prima di imbarcarsi, catapultata a Livorno. «Mi hanno detto che la partenza era riprogrammata dalla Toscana. L'orario era alle 9, abbiamo dovuto metterci in viaggio alle 4», attacca. Ma all'arrivo a Livorno Maria C. scopre che i passeggeri del suo traghetto sono stati accorpati a quelli dello Sharden della Tirrenia. Risultato: posti a sedere esauriti e sovraffollamento. Dalla Tirrenia fanno sapere che il 3 agosto il viaggio della Moby Otta è stato annullato per un intervento di revisione al motore disposto dal Rina, l'ente certificatore del rispetto delle norme di sicurezza.
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Mai, come quest'anno, sono piovuti esposti alle associazioni di consumatori per i disservizi. Uno studio di Federconsumatori evidenzia un incremento dei costi per i viaggi sui traghetti per Sardegna e Sicilia, fra il 2019 e il 2021. Sono stati segnalati aumenti anche del 36 per cento. «Sorprende che a fronte di questi prezzi si continuino a registrare problemi tecnici», spiega Giovanna Capuzzo, vicepresidente della Federconsumatori.
Nell'estate nera c'è anche l'inchiesta di procura e Guardia di Finanza che tocca proprio le manutenzioni e le revisioni delle navi. E che il 22 luglio ha visto fermare per dieci ore a Genova l'Athara della Tirrenia, con guasti vari. Anche per questo nei giorni scorsi il pm Walter Cotugno, che coordina l'inchiesta, ha interrogato i due ispettori del Rina che avevano eseguito gli accertamenti sull'Athara.
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