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    “IL CONSUMO DI ENERGIA? VA RAZIONALIZZATO, NON RIDOTTO. SAREBBE REGRESSO E NON PROGRESSO” - NORMAN FOSTER, 88ENNE ARCHISTAR CHE HA PROGETTATO L’AEROPORTO DI LONDRA “STANSTED”, SMONTA LE TEORIE DEGLI AMBIENTALISTI CHE VORREBBERO FARCI SPOSTARE CON IL CALESSE: “NON HA SENSO AZZOPPARE IL SETTORE AEREO. IL NUCLEARE È IL FUTURO” – “LE CRITICHE PER LE MIE OPERE NEI PAESI DEL GOLFO CHE NON RISPETTANO I DIRITTI UMANI? DOVREMMO PARLARE DI QUANTO ACCADUTO A GUANTANAMO” - IL "SUO" MILLENNIUM BRIDGE CHE FU CHIUSO PERCHÈ TROPPO TREMOLANTE...


     
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    Estratto dell’articolo di Antonello Guerrera per “Robinson – Repubblica”

     

    norman foster 2 norman foster 2

    Ogni cosa è illuminata. Deve esserlo. «Un malato in ospedale in una stanza con tanta luce naturale ha molte più possibilità di sopravvivere rispetto a un paziente senza finestre» . Parola del monumento dell’architettura mondiale, Norman Foster, che ci riceve nei suoi sinuosi e splendenti studi londinesi di “Foster + Partners” sul Tamigi, tra l’Albert Bridge e il Battersea Park, poco lontano dalla powerhouse dei Pink Floyd.

     

    L’archistar inglese di Stockport, umbratile periferia di Manchester dove è cresciuto tra mattoncini rossi, bullismo e povertà, ha appena compiuto 88 anni, dopo aver superato a inizio secolo un infarto e un cancro all’intestino. Allora i medici che gli diedero qualche settimana di vita. Invece, la leggenda di “Sir” e ora “Lord” Norman Foster continua.

     

    NORMAN FOSTER NORMAN FOSTER

    Non solo nel palazzo a “cetriolino” Gherkin della City, l’ex municipio sulla Southbank, il quartier generale di Bloomberg, la paradisiaca “Great Court” nell’atrio principale del British Museum, l’aeroporto Stansted o le “vele” dello Stadio di Wembley, per citare alcune sue “cattedrali” solo a Londra.

     

    […]  Poi certo, persino Foster, guru e demiurgo del modernismo di alluminio, vetro e acciaio, ha dovuto ingoiare mezzi fallimenti come la nuova sede della Bbc a Londra affondatagli da Margaret Thatcher o il luccicante ponte Millennium Bridge, che collega la cattedrale di San Paolo alla Tate Modern: all’inaugurazione nel 2000 tremava così tanto che dovettero chiuderlo e risistemarlo per molti mesi.

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    Proprio il palazzo Hsbc a Hong Kong nel 1985 lo salvò dalla bancarotta. Ma c’est la vie. Foster, premio Pritzker, Stirling e Principessa delle Asturie tra gli altri, è un pilastro dell’architettura high-tech — detestata dal tradizionalista re Carlo III — insieme a Renzo Piano, Richard Rogers, Michael Hopkins, Minoru Yamasaki e Santiago Calatrava. […]

     

    Ma un archistar come lei come può raggiungere un simile compromesso? Lei parla di sostenibilità ma allo stesso tempo continua a costruire aeroporti in tutto il mondo.

    "Bisogna separare emozioni e pregiudizi dalla realtà nelle nostre società, che oggi mostrano la necessità di un'abbondanza di energia. Guerra in Ucraina a parte, le persone vivono più a lungo, la mortalità si riduce, c'è libertà politica e sessuale, meno violenza, e la società produce sempre più energia pulita.

     

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    In questo il nucleare è cruciale, ed è l'unica fonte verde (con le scorie sotto controllo) oggi affidabile a disposizione. Bisogna usare la testa e non l'isteria. Perché sì, dobbiamo razionalizzare e ripulire il consumo di energia, ma mica ridurlo. Altrimenti ci sarebbe regresso e non progresso. In tal senso, possiamo persino trasformare l'acqua marina in carburante.

     

    Ma bisogna contestualizzare: la mobilità aerea causa il 2% delle emissioni di gas serra nel mondo, meno degli allevamenti intensivi o del consumo di hamburger.

    viadotto di millau di norman foster viadotto di millau di norman foster

     

    Non avrebbe senso azzoppare un settore dei trasporti come quello aereo, anche perché intreccia velocemente culture, idee e comunità. Tuttavia, possiamo fare molto per raggiungere l'obiettivo di zero emissioni, soprattutto nelle infrastrutture, lavorando con la natura. […]

     

    Se Marc Augé definì gli aeroporti "non luoghi", il filosofo Alain de Botton anni fa ribaltò questa percezione in "luogo di sogni ed emozioni". Lei considera l'aeroporto una nuova vivace agorà sociale?

    "Potrebbe diventarlo, soprattutto se aerei e infrastrutture diventeranno più puliti, efficienti e silenziosi. Guardi, le faccio vedere (prende matita e carta dalla sua cartellina, e inizia a disegnare, ndr), negli anni abbiamo totalmente rivoltato il concetto di aeroporto...vede? I tubi, le condutture, i cavi, le altre fonti di energia non passano più sul tetto ma sotto i nostri piedi. […]

    norman foster norman foster

     

    Quanto del suo successo deve a quei fumetti di "Dan Dare"?

    "Beh, erano tentativi di predire il futuro. Ma soprattutto, da quella lettura ho considerato il futuro sempre migliore del passato. E persino l'intelligenza artificiale non potrà mai sostituire noi architetti. È il mio ottimismo, che mi fa leggere la realtà senza farmi trasportare da emozioni e pregiudizi". […]

     

    Un'altra critica che le viene fatta sono le opere in Paesi che non rispettano i diritti umani, come quelli del Golfo.

    "Allora dovremmo parlare anche di quanto accaduto a Guantanamo. Anche qui, ripeto, non bisogna mai perdere di vista la realtà...".

     

    Il Medio Oriente sarà l'area dominante per i suoi progetti futuri?

    opere di norman foster opere di norman foster

    "No, abbiamo studi in tutto il mondo, non puntiamo su una zona in particolare. Ma certo il Medio Oriente e i Paesi del Golfo offrono sfide diverse. Se per Stansted il sole e la luce sono una grazia, lì invece diventano un nemico. Quindi un architetto deve capovolgere prospettiva e filosofia, e attingere anche dalle lezioni del passato, senza nostalgia, come l'architettura spontanea o quella del deserto per ridurre le temperature dei centri abitati in modo naturale e su questa base sviluppare energia solare e altre rinnovabili. […]".

     

    Fra le sue opere, qual è la sua preferita?

    "[…] Forse quello cui tengo di più è il Reichstag di Berlino. Non solo perché è un manifesto di energia pulita con la sua ventilazione naturale ed energia geotermica a biomassa. Ma soprattutto perché è la manifestazione della democrazia, della Germania riunita, di un nuovo rapporto tra politici e cittadini, che non cancella le brutalità del passato ma le rielabora in una lezione per le nuove generazioni". […]

    porto vecchio di marsiglia di norman foster porto vecchio di marsiglia di norman foster quartier generale della apple di norman foster quartier generale della apple di norman foster opera di norman foster opera di norman foster opere di norman foster 1 opere di norman foster 1 trafalgar square a londra secondo norman foster trafalgar square a londra secondo norman foster millennium bridge a londra di norman foster millennium bridge a londra di norman foster atrio principale del british museum di norman foster atrio principale del british museum di norman foster aeroporto di amman di norman foster aeroporto di amman di norman foster alcune opere di norman foster alcune opere di norman foster carre d art a nimes norman foster carre d art a nimes norman foster la hearst tower a new york di norman foster la hearst tower a new york di norman foster il palazzo cetriolino a londra di norman foster il palazzo cetriolino a londra di norman foster

     

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