jesolo spiaggia
Agenti della polizia di Venezia hanno fermato un 25enne senegalese per lo stupro di una ragazza di quindici anni sulla spiaggia di Jesolo. Il giovane è stato fermato a Mestre.
STUPRATA A 15 ANNI, ACCUSA UNO STRANIERO
Alessia Pedrielli per la Verità
L' estate non è ancora finita ed ecco che arriva, puntuale, l' ennesimo stupro in spiaggia. E anche questa volta, a quanto pare, l' aggressore è uno straniero.
Siamo a Jesolo, nella tarda serata dello scorso mercoledì.
Vicino alla spiaggia i locali della movida sono pieni di giovani e giovanissimi, con musica e intrattenimenti che proseguono fino a tarda notte. Jesolo, fuori dai circuiti dello sballo, è considerato anche un posto sicuro, con un divertimento a misura di famiglia. Il posto giusto, soprattutto lontano dal weekend, per far passare agli adolescenti le prime serate in libertà con gli amici.
Tanto si sta tutti insieme nei locali del centro, che cosa può succedere? Per esempio di essere stuprate a 15 anni, da un giovane appena conosciuto che ti ha proposto una romantica passeggiata sulla spiaggia, che tu, ingenuamente, hai accettato.
jesolo stupro
È andata così per la ragazza violentata: una divertente serata tra amici si è trasformata in un incubo da cui la giovane, sotto choc da due giorni, non si è ancora ripresa. Ha solo 15 anni, viene da Trieste ed è in vacanza con la famiglia. Ha avuto il permesso di libera uscita per qualche ora e, insieme a un gruppo di coetanei, sta passando la serata in un locale del centro, quando nota un giovane che la fissa con insistenza. Un nordafricano, a quanto risulta dai racconti delle amiche. Il ragazzo le si avvicina, le fa qualche complimento e, con parole tenere, la convince a seguirlo fuori dal locale per fare due passi, magari verso la spiaggia. La ragazzina ci casca in pieno. Lo segue. E scompare dalla vista degli amici.
Passano alcune ore. La compagnia sta per rientrare a casa e la giovane ancora non è tornata. Gli amici si allarmano e si dirigono verso gli stabilimenti dove si era diretta in compagnia dello sconosciuto.
È il suo pianto disperato a guidarli verso di lei. La trovano lì, sull' arenile, completamente sconvolta. L' uomo con cui si era appartato ha abusato di lei e poi è fuggito lasciandola a terra, in lacrime, disperata.
Caricata su un' ambulanza del 118, la giovane è stata subito accompagnata in pronto soccorso dove sarebbe stata confermata la violenza. Immediatamente sono scattate le ricerche del suo aggressore.
SPIAGGIA DI JESOLO
Gli agenti della polizia hanno passato al setaccio per intero la zona, ma del nordafricano non c' era già più traccia. Identificarlo non sarà facile, nessuno sembra averlo osservato con attenzione. Le amiche della vittima lo hanno visto solo un attimo allontanarsi con lei mentre la quindicenne ancora non sarebbe riuscita a fornire dettagliate descrizioni.
L' episodio non può che riportare alla mente i drammatici fatti del 25 agosto 2017, quando, a Rimini, una giovane turista polacca venne aggredita picchiata e selvaggiamente stuprata dalla banda di giovanissimi guidata da Guerlin Butungu. La giovane era stata sorpresa sul bagnasciuga di Miramare, di fronte all' hotel in cui alloggiava in compagnia di un amico. L' uomo era stato selvaggiamente picchiato e la ragazza aggredita e stuprata a più riprese, nonostante fosse caduta in uno stato catatonico per la ferocia della violenza subita. Abbandonate le vittime, sanguinanti e incoscienti, il branco si era diretto verso la statale che da Rimini porta a Pesaro e, lì, aveva incontrato e assalito una trans peruviana costringendola a turno a rapporti sessuali sotto la minaccia di morte.
JESOLO
La banda di immigrati era formata da due fratelli marocchini di 15 e 17 anni e un sedicenne nigeriano, riconosciuti colpevoli e pienamente consapevoli di quanto commesso, dal tribunale dei minori di Bologna, che li ha condannati a nove anni e otto mesi di carcere, con il rito abbreviato (che ha permesso uno sconto di pena di un terzo rispetto a quanto richiesto dai pm). Per gli stessi reati Butungu, detto il biondo, ventenne congolese in Italia con permesso umanitario e unico maggiorenne del branco, nonché indiscusso capo delle belve, sempre con rito abbreviato e usufruendo del medesimo sconto è stato condannato dal tribunale di Rimini a 16 anni di carcere.
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Dopo quanto accaduto alla giovanissima turista due sere fa, Jesolo è una «città scossa e addolorata», ha detto il sindaco, Valerio Zoggia. «Ciò che è accaduto ha colpito profondamente la nostra città e non può che lasciare scossi e addolorati», ha spiegato nelle interviste rilasciate ai giornali locali. «In questo momento così delicato per la vittima di questa vile aggressione e la sua famiglia, va tutta la vicinanza da parte della città di Jesolo e mia personale», ha aggiunto Zoggia. «A loro, ai concittadini e ai nostri ospiti desidero far sapere che c' è il massimo impegno di tutte le forze dell' ordine e del corpo di polizia locale per garantire la sicurezza e fare in modo che situazioni di questo tipo non si debbano più verificare». Jesolo fa parte delle numerose località interessate dall' operazione Spiagge sicure. Dal primo agosto ad oggi, gli agenti hanno identificato 1.040 persone, di cui 230 di nazionalità straniera, 15 dei quali immigrati irregolari.