Alessandro Fulloni per il “Corriere della Sera”
la moglie di stefano sensi giulia amodio in casa
L'ultima vittima in ordine di tempo è stata Stefano Sensi: il centrocampista dell'Inter e della Nazionale era in campo, domenica pomeriggio allo stadio Meazza di Milano, contro il Torino. E nel frattempo i ladri gli hanno svaligiato casa, in zona Gae Aulenti, non lontano dal complesso del «Bosco verticale».
sterano sensi
Bottino cospicuo: 200 mila euro tra gioielli, orologi e borse della compagna del calciatore, l'influencer Giulia Amodio, seguita passo passo su Instagram, anche mentre posta innocui «scatti» dal salotto, da circa 135 mila follower.
Ma l'elenco dei calciatori bersagliati dai furti proprio mentre giocano è interminabile, sia in Italia che all'estero. Per stare alla Serie A, quest'ultima giornata, la diciannovesima, ha visto addirittura, oltre a Sensi, altri due giocatori derubati, tra l'altro entrambi a Genova.
giulia amodio 2
Uno è Salvatore Sirigu, portiere del Genoa e - sia pure restando quasi sempre in panchina - fresco campione d'Europa. L'altro è lo svedese Albin Ekdal, centrocampista della Sampdoria. Sempre lo stesso, il «film» dei furti: domenica è stato il blucerchiato, al rientro dal match contro il Venezia finito 1-1 a Marassi, ad accorgersi che la sua villetta a Quarto era stata messa a soqquadro.
I malfattori gli hanno portato via alcune migliaia di euro, tra gioielli e apparecchiature hi-tech per la cura del corpo. Due giorni prima i ladri sono entrati a casa di Sirigu, al quartiere di Albaro. Rincasato da Roma, dopo la sconfitta per 3-1 contro la Lazio, il «numero 1» rossoblù ha trovato gli armadi aperti e i cassetti rovesciati.
I ladri «acrobati», noti a Genova per le decine di colpi messi a segno e forse gli stessi in azione da Ekdal, seguendo sempre lo stesso copione (l'arrampicata sulle tubature esterne per poi forzare infissi e porte), hanno portato via anelli e braccialetti, fuggendo senza lasciare traccia.
salvatore sirigu 5
«È troppo facile colpire i giocatori, sono inevitabilmente sovraesposti: di loro, tutti sanno tutto» allarga le braccia Umberto Calcagno, genovese di Chiavari, 51 anni, laurea in Legge, un passato di centrocampista nella Samp scudettata di Vialli e Mancini e oggi presidente dell'Associazione Italiana Calciatori e vicepresidente Figc.
Per svaligiare le case dei campioni, «ma anche quelle di giocatori che militano nelle serie minori, ugualmente presi di mira», osserva Calcagno, non c'è nemmeno bisogno di un basista: «Per sapere cosa fanno e dove sono basta sfogliare un qualunque calendario che riporta gli orari delle partite e attrezzarsi per il colpo».
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Ciò che probabilmente deve aver fatto la banda che lo scorso 9 dicembre ha svuotato la villa dell'atalantino Luis Muriel, quella sera impegnato in Champions contro il Villareal. Rientrando dopo la sconfitta e l'eminazione ha trovato il suo appartamento, in Città Alta a Bergamo, messo sottosopra e i suoi dodici orologi (Rolex e Patek Philippe sempre ben messi in mostra nelle foto ufficiali) scomparsi.
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Un mese prima, il 7 novembre, era successo lo stesso ad Arturo Vidal, centrocampista dell'Inter. Mentre il cileno era impegnato nel derby, i ladri - tra le 20.45 e le 21.15 - gli hanno portato via pure un fuoristrada Mercedes da 400 mila euro lasciato nel parco macchine assieme a una Ferrari rimasta lì solo perché non sono stati capaci di accenderla. Nella sua bella villa a Como tra l'altro aveva abitato anche l'ex bomber nerazzurro Adriano, pure lui vittima dei ladri nel 2008.
angel di maria
All'estero la musica non cambia: a Reece James del Chelsea, impegnato contro i russi dello Zenit, a settembre hanno rubato tutti i trofei custoditi in cassaforte. Il caso peggiore ha riguardato, a Marzo, Angel Di Maria, argentino del Paris Saint-Germain: mentre era in campo contro il Nantes è stato il suo allenatore Mauricio Pochettino - ripreso in diretta dalle telecamere - a dirgli che i ladri gli erano piombati in casa sequestrando moglie e figli. «Corri da loro, subito» gli ha intimato il mister. E lo ha sostituito.