DAGONEWS
recessione di maio salvini
Le strategie elettorali dei due partiti al governo cambiano ogni settimana. Tutto sta nei numeri, così ballerini, dei sondaggi e della finanza pubblica. Salvini è dato quasi al 34%? L'Unione Europea taglia le stime di crescita allo 0,2, il peggior pil del continente. Di Maio recupera qualcosa? Ecco che si parla di patrimoniale, che aleggiano le clausole di salvaguardia che faranno scattare aumenti Iva ammazza-ripresa.
Il consenso (virtuale e temporaneo) deve fare i conti con previsioni sempre più fosche sulla finanza pubblica. Quindi quello che oggi potrebbe essere un sicuro successo elettorale potrebbe rapidamente trasformarsi in un incubo di manovre e contro-manovre, un remake dell'anno scorso in chiave ancora più horror.
matteo salvini luigi di maio
Se la Lega il 27 maggio resterà sotto il 30%, Salvini non potrà cantar vittoria e di sicuro non forzerebbe per andare prima al voto: che senso ha far saltare tutto per incassare una maggioranza risicata con un centrodestra malmesso e dover affrontare (da leader e praticamente da solo, coi grillini ringalluzziti all'opposizione) la buriana dei conti pubblici?
I due che si occupano di numeri nel partito, Borghi e Siri, gliel'hanno fatto capire: ora tu sei il socio di minoranza di una coalizione che in autunno dovrà trovare 23 miliardi per evitare gli aumenti Iva, con un ministro del Tesoro, premier e ministro del Lavoro che non sono in quota Lega. Se invece vai a fare il leader di una nuova coalizione, tutta la responsabilità sarà tua, e ipotizzando elezioni a luglio o settembre, ci sarà a malapena il tempo di convocare il Parlamento prima di mettersi solo a parlare di finanziaria per mesi.
conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 28
Insomma, solo in caso di un successo davvero clamoroso (33-36%) Salvini avrebbe l'interesse a capitalizzare subito questi voti facendo finire la legislatura. Farebbe scattare una campagna elettorale-lampo basata solo su una cosa: un taglio delle tasse reaganian-trumpiano, con una flat tax a doppia aliquota (sì, non è corretto, ma continuano a chiamarla così…) e una spinta sul lato della crescita e degli investimenti. Basta pauperismi e assistenzialismi. Anche se, come hanno dimostrato gli 80 euro di Renzi, una volta che hai dato un ''bonus'' come il reddito di cittadinanza, vallo a togliere…
Se il botto non c'è, e il governo non cade, scatterà comunque un rimpasto, e la rinegoziazione del contratto del cambiamento, soprattutto se il M5s scende sotto il 25%: i pesi al governo dovranno cambiare…
claudio borghi selfie armando siri ARMANDO SIRI GIUSEPPE CONTE giulia martinelli matteo salvini claudio borghi laura castelli claudio borghi