Fabio Tonacci per repubblica.it
Non si interrompe la lunga serie di minacce di morte al direttore di Repubblica Carlo Verdelli. Ne è arrivata un'altra questo pomeriggio, ancora una volta lanciata su Twitter da un profilo anonimo, senza follower né following, creato solo per postare l'intimidazione. Ci sono però due elementi che rendono questa minaccia più inquietante delle altre di recente ricevute.
Carlo Verdelli
Il primo riguarda il grado di “fattura” del post. Non si tratta solo di un messaggio scritto, ma è qualcosa di più elaborato. L'account @machiavellico2 (ora già rimosso) ha pubblicato un finto manifesto funebre che dà notizia della “cancellazione” di Verdelli, definito “odiatore quotidiano”. E' riportata l'età del direttore di Repubblica ed appare una sua foto.
“Dio abbia pietà della sua anima nonostante l'odio quotidiano”, si legge in calce al finto manifesto, in cui è indicata anche la data di morte: il 23 aprile 2020. Ed ecco il secondo elemento da non sottovalutare. Non è la prima volta, infatti, che qualcuno fissa al 23 aprile il decesso di Verdelli. Non più tardi di dieci giorni fa, infatti, con la stessa modalità dell'account creato ad hoc è stata fatta circolare su Twitter una falsa pagina Wikipedia, nella quale compariva la stessa data di morte.
carlo verdelli foto di bacco
Sulla sequela di minacce e intimidazioni, che ha preso di mira il fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari, il direttore Carlo Verdelli e la redazione tutta, indaga sia la Digos che la Polizia postale, e la procura di Roma ha aperto un'inchiesta. I messaggi di odio a Verdelli, in particolare, sono cominciati il 15 gennaio, il giorno in cui sulla prima pagina di Repubblica apparve il titolo “Cancellare Salvini”, sintesi dell'intervista pubblicata nelle pagine interne a Graziano Del Rio e riferito ai decreti sicurezza dell'ex ministro dell'Interno. Non pare essere un caso, dunque, che nel finto manifesto funebre di oggi si usi lo stesso termine, “cancellato”, e non deceduto.
A Verdelli il Viminale ha assegnato una scorta personale da circa un mese. Si è mosso anche il Consiglio d'Europa, che ha inserito il caso Verdelli sulla piattaforma per la protezione dei giornalisti, e lo ha valutato di livello 1, quello cioè che riguarda le violazioni “più gravi e dannose alla libertà di stampa”.
carlo verdelli eugenio scalfari foto di bacco (2)
Comunicato del Cdr di Repubblica
Ancora una minaccia di morte indirizzata al nostro direttore Carlo Verdelli. L’ennesima. Un’escalation di intimidazioni che hanno il chiaro obiettivo di condizionare il lavoro di Repubblica e dei suoi giornalisti. Il Cdr, nell’esprimere massima vicinanza al direttore, ribadisce ancora una volta che il giornale non ha paura e non si sottrarrà mai al dovere di garantire ai lettori un’informazione libera, corretta e indipendente.
carlo verdelli eugenio scalfari foto di bacco (1)