FRANCESCO VINCI
(ANSA) - FIRENZE, 14 SET - La moglie e i figli di Francesco Vinci, incarcerato nel 1982 come sospettato di essere l'autore dei delitti del Mostro di Firenze ma poi scagionato e rimesso in libertà dopo il delitto di Giogioli del 1983 avvenuto mentre era in cella, avrebbero ottenuto l'autorizzazione dal cimitero per procedere alla riesumazione del cadavere in modo da effettuare un confronto del Dna. Lo annuncia il criminologo e investigatore privato Davide Cannella, incaricato dai familiari.
FRANCESCO VINCI
"Abbiamo avuto l'autorizzazione comunale alla riesumazione e preleveremo i tessuti per fare il confronto col Dna dei familiari - spiega Cannella, incaricato dalla moglie di Vinci, Vitalia Melis - In caso di conferma, il sospetto che non sia Francesco Vinci cade, altrimenti avremo il cadavere di uno sconosciuto e dovremo sapere se Francesco Vinci, che è nato nel 1943, è ancora vivo e dove si trova".
Francesco Vinci fu trovato ucciso e carbonizzato nel 1993 nella sua auto insieme all'amico e servo pastore Angelo Vargiu nella campagna di Chianni, in provincia di Pisa, ma i familiari ipotizzano che il cadavere non sia suo e vogliono chiarire la questione con l'esame del Dna.
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