Alberto Mattioli per “la Stampa”
la scala milano
Dopo il Coro, il Corpo di ballo. Alla Scala c'è un nuovo focolaio. Questa volta tocca ai ballerini: 35 «debolmente positivi», secondo il Teatro, più tre membri della direzione del Ballo. Si teme che sia una variante, data la diffusione repentina e veloce. Nessuna conseguenza sul cartellone, perché il balletto era fermo dal 26 febbraio, quando un «Omaggio a Nureyev»fu cancellato per una ballerina positiva, poi negativizzatasi.
L'attuale esplosione è «un po' incomprensibile», chiosa Paolo Puglisi della Cgil. Le disgrazie però non vengono mai sole. Mentre si identificava il focolaio, si sono scoperti positivi anche tre cantanti del dittico Weill («Die sieben Todsünden» e «Mahagonny Songspiel»), impegnati alle prove all'Ansaldo, e due sarte.
riccardo chailly
I cantanti non avevano ancora incontrato l'orchestra, ma per precauzione i laboratori all'Ansaldo sono stati chiusi e il doppio Weill, che doveva andare in diretta streaming e su Rai5 il 18 marzo diretto da Riccardo Chailly, è stato rinviato a data da destinarsi. Confermato invece per domani lo «Stabat Mater» di Rossini con Myung-Whun Chung. In questi momenti, la musica sacra sembra assai appropriata.