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Niccolò Carratelli per "la Stampa"
Ci risiamo. Giancarlo Giorgetti dice A e Matteo Salvini dice B. Il leader della Lega ieri mattina ha letto le critiche sprezzanti del "suo" ministro dello Sviluppo economico a proposito del Superbonus del 110% e a stretto giro, in diretta radiofonica su Rtl 102. 5, lo ha corretto.
Giorgetti dice che non è sufficiente? «Ovvio, ma è fondamentale per aiutare gli italiani e, soprattutto, il settore dell'edilizia - ha spiegato - il Superbonus è uno strumento assolutamente efficace e stiamo lavorando per rinnovarlo, aumentando la possibilità della cessione del credito».
mario draghi in conferenza stampa 1
Insomma, altro che «droga per l'edilizia e causa dell'aumento dei prezzi», come ha evidenziato Giorgetti dalle pagine del Corriere, sposando, come spesso gli capita, le critiche espresse dal premier Mario Draghi sulla misura cara ai 5 stelle. Non a caso, dalle parti del Movimento, hanno subito punzecchiato Salvini via social, ricordandogli il voto favorevole della Lega sul provvedimento.
giuseppe conte matteo salvini meme
«Si scelga da che parte stare - ha attaccato il presidente M5s Giuseppe Conte - non si può brindare al più 6% del Pil dell'anno scorso e poi gettare fango sul Superbonus, che ci ha reso la locomotiva d'Europa sulle costruzioni. Sono surreali le polemiche di alcuni esponenti politici».
giancarlo giorgetti matteo salvini a cernobbio
La pubblica sconfessione di Giorgetti, da parte di Salvini, è stata, tra l'altro, ribadita dal responsabile economico del partito, il senatore Alberto Bagnai: «Che la misura sia fondamentale per l'edilizia è nei numeri - ha detto - poi naturalmente un partito è pluralista e quindi ha diverse interpretazioni, ma i numeri quelli sono. Questa misura è stata oggettivamente un grande volano».
di maio conte salvini
Fonti leghiste hanno, ovviamente, provato a ridimensionare il botta e risposta tra Giorgetti e Salvini, assicurando che tra i due ci sia una sostanziale «identità di vedute» sul Superbonus, che il ministro non ha mai voluto attaccare, ma ha solo precisato che «non è con quello che fai politica industriale in Italia».
roberto cingolani
Intanto, il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il decreto che fissa i tetti massimi per gli interventi del Superbonus, aggiornando quelli già vigenti per l'Ecobonus e aumentandoli almeno del 20%, in considerazione del maggior costo delle materie prime e dell'inflazione.
«In questo modo, si pone un freno all'eccessiva lievitazione dei costi riscontrata in tempi recenti - ha spiegato Cingolani - riportando il Superbonus a un esercizio ragionevole, che tuteli lo Stato e i cittadini». Per tutti i costi non previsti nel decreto si farà riferimento ai prezziari predisposti da Regioni e Province autonome o ai listini delle Camere di commercio.
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Ma sarà, comunque, indispensabile l'asseverazione della congruità della spesa da parte di un tecnico abilitato, per evitare speculazioni. La stretta anti frodi messa a punto dal governo arriverà, invece, entro la fine di questa settimana, forse venerdì: non più, come ipotizzato nei giorni scorsi, con un emendamento al decreto Milleproroghe (troppo lunghi i tempi di conversione per l'entrata in vigore), ma nell'ambito del decreto contro l'aumento dei costi dell'energia. La traccia di intervento l'ha anticipata il ministro dell'Economia, Daniele Franco.
daniele franco 1
Ogni operazione sarà tracciata dall'inizio alla fine: è in arrivo un codice identificativo, di fatto una sorta di bollino, che accompagnerà le diverse cessioni e che consentirà di risalire a tutta la filiera.
Uno strumento che, insieme all'asseverazione, al visto di conformità sull'adeguatezza dei prezzi e al controllo preventivo dell'Agenzia delle Entrate, permetterà di bloccare i meccanismi fraudolenti. Si allentano poi i vincoli, per consentire la cessione del credito più volte, mentre ora la legge prevede una sola operazione. Con la nuova soglia si potranno fare anche tre passaggi di mano, ma solo attraverso canali certificati e sicuri, come quelli bancari.
matteo salvini e giancarlo giorgetti 1 mario draghi a bordo di una motovedetta della guardia costiera a genova matteo salvini e giancarlo giorgetti 3