Da Spy
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Toglietegli tutto ma non la pizza. Se c’è una solida certezza nella politica italiana, è la passione di Matteo Salvini per il cibo: in preda alla “sindrome del food blogger”, sul suo profilo Instagram il Ministro dell’interno squaderna da mesi un ricettario nazional-popolare ad alto tasso di carboidrati che fa aumentare il suo girovita. Altro che le mitologiche penne tricolori cucinate dallo chef Michele Persechini per Silvio Berlusconi e i suoi ospiti: in pieno Governo giallo-verde, domina la cucina anti establishment, con Salvini che non rinuncia a nulla, esclusi trippa e nervetti, soprattutto da quando è tornato single e la sua ex fidanzata Elisa Isoardi non lo tiene a stecchetto. Ma quante calorie ingerisce al giorno il leader della Lega? Spy lo ha chiesto al biologo nutrizionista Salvatore Piombino.
LA DIETA SALVINIANA
Pizza, panini, pasta, affettati, dolci ma anche tramezzini, piadine, ribollita, pappa al pomodoro, insaccati, torta mascarpone e cioccolato, pollo piccante e sushi. L’ipnotico menù di Salvini è un mega mix “sovranista” che farebbe rabbrividire l’Artusi o Charles Duchemin, il surreale critico gastronomico del film cult L’ala o la coscia?, interpretato da Louis de Funès. «È tutto molto goloso, ma poco bilanciato», spiega il dottore Piombino. Si va dalla colazione con pane e Nutella, al “mappazzone” di fagioli e salsiccia. E poi ancora si va dalla pastasciutta col ragù in barattolo, al tramezzino addentato con voracità in autogrill. «Domina la quota di carboidrati, c’è un surplus di grassi saturi e ci sono poche vitamine e proteine. Mancano i cereali, le verdure e gli ortaggi, a parte il cipollotto che ha mangiato di recente: quello è ottimo perché diuretico e ricco di fluoro».
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TROPPE CALORIE IN UN GIORNO
Dal “dimmi cosa mangi” al “dimmi quanto mangi”, il passo è breve nel caso del ministro dell’interno, che commette scivoloni bocciati senza appello dai nutrizionisti. Come per esempio quando, in aeroporto, addenta senza esitazione l’hamburger di una celebre catena di fast food: da solo, quel panino vale 510 calorie. Ma Salvini tira dritto e passa con noncuranza da un cannolo siciliano (altre 650 calorie) a una crêpe con crema alla nocciola (su per giù 400 calorie). «Tutto troppo carico di zuccheri raffinati: essendo alto circa 1.86 centimetri, il suo metabolismo basale è circa di 1960 calorie giornaliere».
OCCHIO AL FRICO!
Volete sapere poi un’altra debolezza di Salvini? Il formaggio. Come ha rivelato la Isoardi, uno dei suoi piatti preferiti è il frico. Si tratta di una specialità friulana a base di patate e formaggi di varie stagionature. «Troppi trigliceridi e sale non vanno bene. Così come gli insaccati, di cui è ghiotto: sono parte della tradizione gastronomica italiana, ma vanno mangiati con moderazione. Molte meglio i legumi», aggiunge il nutrizionista.
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BILANCIA, NON TI TEMO
Tra pasti irregolari, stress e regime alimentare non equilibrato, a risentirne è la linea. «Ha messo su un po’ di pancetta», commentava la Isoardi qualche mese prima dell’addio, rivelando di tenerlo a regime con piatti a basso contenuto calorico. «Quanto pesa oggi? Stando alle foto si direbbe intorno ai 90 chili. Dall’inizio del mandato appare irrobustito», dice il nutrizionista. «Come tutti, non può contare sullo stress per smaltire: il corpo conserva i grassi saturi e li “storicizza” e per consumare le calorie in eccesso dovrebbe fare più sport. La corsa, di cui è appassionato, è molto utile». Tradotto in cifre, significa che per smaltire una pizza margherita, che ha un apporto calorico medio di 700 calorie, il ministro dovrebbero correre almeno per un’ora.
IL MINISTRO GOURMET
Ma oltre la pizza, c’è di più. Quali sono i suoi piatti cult? Prima di tutto ci sono quelli classici della tradizione italiana, dal cacio e pepe al pesce Persico cucinato con molto burro, che mangia sul lago di Como.
In cucina, dietro ai fornelli, lui stesso prepara per i suoi figli le cotolette impanate mentre a tavola ha un palato trasversale, dalle salamelle delle sagre leghiste al sushi (è un habitué di Daruma, in piazza del Parlamento, nella Capitale). Salvini non disdegna nemmeno i vini strutturati e la cucina più sofisticata, da quella dello chef veneto Tino Vettorello (che è l’ideatore del “rombo alla Clooney”, che ha preparato per la star americana) a quella del tre stelle Heinz Beck, de La Pergola di Roma. La dieta, per il momento, può aspettare, ma fino a quando?
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