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(ANSA) - Nel fervore della corsa all'intelligenza artificiale, Nvidia, colosso del settore, si trova al centro di una nuova polemica. Stando al sito Engadget, l'azienda avrebbe raccolto sistematicamente contenuti protetti da copyright, provenienti da piattaforme come YouTube, Netflix e altre librerie online, per alimentare i propri progetti di IA.
Nvidia ha giustificato questa pratica sostenendo che la legge sul copyright protegge le espressioni specifiche, ma non i fatti, le idee o i dati. In sostanza, sostiene di aver il diritto di apprendere da contenuti esterni e di utilizzare le conoscenze acquisite per creare prodotti originali. Un'interpretazione contestata da YouTube, che ha ribadito la chiara violazione dei propri termini di servizio. Come scrive Engadget, oltre ai filmati di YouTube e Netflix, Nvidia avrebbe incaricato i propri lavoratori di scaricare trailer di film da MovieNet, filmati di videogiochi e archivi di Github WebVid e InternVid-10M, che contengono milioni di riferimenti specifici ai contenuti online.
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Alcuni dei dati su cui Nvidia si sarebbe formata erano contrassegnati come idonei solo per uso accademico o comunque non commerciale. Una libreria di 130 milioni di video di YouTube, ad esempio, includeva una licenza di utilizzo specifica per finalità di ricerca accademica. Per evitare di essere rilevati da YouTube, l'azienda avrebbe scaricato i contenuti utilizzando macchine virtuali con indirizzi IP sempre diversi così da eludere i divieti.
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