Alessandro Carlini per “Libero Quotidiano”

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Barack Obama dall’Alaska lancia un allarme globale sul clima: «Ora o mai più si deve salvare il pianeta». Ma intanto i rompighiaccio e le trivelle dei colossi energetici, fra cui la Shell, grazie alle autorizzazioni proprio del governo americano, avanzano per mare e sottoterra alla ricerca di nuovi giacimenti. È accusato di ipocrisia il presidente americano, la cui linea ambientalista, nonostante le promesse, è stata criticata non solo da gruppi verdi, come Greenpeace, ma anche dal New York Times.

Mentre si trova in Alaska il “catastrofico” Obama ha tratteggiato uno scenario da apocalisse per l'intero Artico se non verrà risolta rapidamente la questione dell'effetto serra: nazioni sommerse, città abbandonate e profughi in fuga ovunque.

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Si chiede,  a parole, un taglio drastico delle emissioni ma non si parla certo della sua recente decisione dipermetterele trivellazioni della Shell nel mare dei Ciukci, alla ricerca di giacimenti di gas e petrolio. Una decisione aspramente criticata dagli ambientalisti, secondo cui rafforzerebbe la dipendenza degli Stati Uniti dal petrolio, danneggerebbe la fauna selvatica e sconvolgerebbe il fragile ecosistema dell'area, compresa tra la penisola dei Ciukci, in Russia, e l'Alaska.

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Sì sa però, la partita non solo dell’energia, ma anche quella della politica internazionale con la Russia, si gioca anche lì, non solo in Europa. Ed ecco quindi perché gli americani autorizzano i rompighiaccio della Shell a compiere le loro indagini nonostante l’opposizione di Greenpeace che cerca di fermarli quando stanno salpando da Portland. Giovedì scorso, il gruppo Credo ha avviato una campagna per inondare la Casa Bianca di telefonate e petizioni chiedendo la fine delle trivellazioni nell'Artico e ha attaccato il presidente per la sua «ipocrisia controproducente» sul clima.

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Questo mentre ambientalisti e nativi hanno manifestato contro le trivellazioni ad Anchorage, in concomitanza con l'arrivo di Obama. E se il messaggio che “lui sì che è un presidente verde” non fosse passato, Obama parteciperà al reality ambientalista di “Running Wild with Bear Grylls”, in onda sulla Nbc. Approfittando del suo viaggio ai confini col circolo polare artico, Barack riceverà un corso intensivo dall'esploratore inglese Edward Michael “Bear” Grylls.

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Secondo ilf ormato dello show, in cui le celebrities vengono invitate a trascorrere due giorni nella natura selvaggia, il presidente metterà alla prova le sua capacità fisiche e psichiche in condizioni estreme. Quale migliore occasione della landa selvaggia dell’Alaska, magari cimentando se stesso proprio sul monte McKinley, che Obama ha ribattezzato “Denali”, nome dei nativi dello stato americano al confine con l'Artico.

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Gli spettatori tuttavia dovranno aspettare qualche mese prima di vedere il primo presidente al mondo a partecipare a un reality televisivo: l'episodio andrà infatti in onda alla fine dell' anno. “Running Wild” è alla sua seconda stagione e tra i vip partecipanti, oltre a Obama, ci sono stati Kate Winslet, Kate Hudson e Zac Efron.

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