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    OBAMA, SALVACI TU! L’EX PRESIDENTE POTREBBE CORRERE COME VICE DI BIDEN - L’IDEA È QUELLA DI RICOSTRUIRE A PARTI INVERTITE IL TICKET VINCENTE DEL 2009 E 2017. UNA SOLUZIONE CHE INFONDEREBBE TRANQUILLITÀ E GARANZIA A CHI TEME PER LA TENUTA PSICOFISICA DI BIDEN, E DALL’ALTRA CONSENTIREBBE DI “ETERODIRIGERE” “SLEEPYJOE” IN MANIERA EFFICACE – I GRANDI FINANZIATORI DEM HANNO CHIUSO PER ORA I RUBINETTI - IL GURU AMERICANO DEI SONDAGGI, NATE SILVER: "BIDEN SI DEVE RITIRARE. NON SEMBRA ESSERE AL COMANDO..."


     
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    IL GURU DEI SONDAGGI, 'COMMENTI INCOERENTI, BIDEN SI RITIRI'

    joe biden barack obama joe biden barack obama

    (ANSA) - Joe Biden deve ritirarsi dopo i "commenti incoerenti" durante l'intervista a Abc. Lo afferma Nate Silver, il fondatore di FiveThirtyEight considerato il guru dei sondaggi, sottolineando che il presidente Usa "non sembra al comando, e questo non va bene quando si è il commander-in-chief".

     

    Secondo Silver a squalificare Biden è l'aver rifiutato di sottoporsi a un test cognitivo indipendente e a diffondere i risultati, limitandosi a dire che la presidenza è un esame neurologico completo giornaliero.

     

    BIDEN, LA CARTA OBAMA PER SALVARLO: L’EX PRESIDENTE POTREBBE CORRERE COME SUO VICE

     

    Francesca Semprini per lastampa.it - Estratti

     

    Se il piano A è rianimare Joe Biden e sostenerne a oltranza la candidatura per un secondo mandato alla Casa Bianca, e il piano B è sperare a un suo passo indietro per dare spazio a Kamala Harris o paracadutare un altro candidato, esiste anche un piano C. Ovvero un ticket presidenziale che vede a fianco i nomi di Biden e Obama, ma non Michelle come suggestivo scenario metapolitico.

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    L’Obama di cui si parla è Barack. A dirlo è il Washington Examiner, spiegando che l'ex presidente non può aspirare a un terzo mandato, come previsto dagli emendamenti 12 e 22 della Costituzione, ma potrebbe correre da vice dell’attuale presidente.

     

    Una soluzione che da una parte infonderebbe tranquillità e garanzia a chi teme per la tenuta psicofisica di Biden, e dall’altra consentirebbe di «eterodirigerlo» in maniera efficace. «Un ticket Biden-Obama avrebbe molte più possibilità di battere Trump», spiega John Banzhaf della George Washington University Law School. Si tratta di una scappatoia che i democratici, nel tentativo disperato di mantenere il controllo della Casa Bianca e contrapporre di fatto Obama a Trump, potrebbero sfruttare, chiosa Banzhaf.

    joe biden e barack obama raccolta fondi a hollywood joe biden e barack obama raccolta fondi a hollywood

     

    L’ipotesi tuttavia solleva dubbi, in primis significherebbe mettere da parte Kamala Harris, con possibile ricadute sul voto delle donne, in particolare afroamericane, sebbene Obama abbia un fortissimo ascendente sull’elettorato di colore. Ma soprattutto cosa accadrebbe in caso di passo indietro dell'attuale presidente una volta rieletto? Infine non vi è alcuna indicazione che Obama sia disponibile al Piano C, pur se l’ex comandante in capo sarebbe preoccupato per la possibilità che Trump sconfigga Biden e ritorni alla Casa Bianca.

     

     

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    Intanto cresce la frangia ostile all’attuale presidente che gli chiede di fare un passo indietro. Un gruppo di donatori Dem, che starebbe guadagnando sostegno tra i leader di Wall Street e della Silicon Valley, passando per gli ambienti di Hollywood, sta lavorando per raccogliere fino a 100 milioni di dollari a vantaggio di un fondo di garanzia chiamato «Next Generation Pac», che verrebbe utilizzato per sostenere un candidato alternativo a Biden.

     

    A guidare l'iniziativa è Mike Novogratz, il miliardario della criptovaluta che ha sostenuto Dean Phillips nelle primarie Dem, e il regista Andrew Jarecki. Intanto, dopo il co-fondatore di Netflix Reed Hastings (uno dei maggiori finanziatori dell’Asinello), che ha chiesto a Biden di ritirarsi, è Abigail Disney, erede dell’omonima dinastia, a scaricare l’attuale comandante in capo.

     

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    «Intendo interrompere qualsiasi contributo al partito fino a quando non sostituirà Biden - ha detto alla Cnbc -. Questo è realismo, non mancanza di rispetto». Un altro gruppo di importanti finanziatori del partito democratico premono per Gretchen Whitmer o Gavin Newsom, i governatori di Michigan e California.

     

    Ma l’attenzione è anche su Harris. Tra i sostenitori c’è Raymond J. McGuire, presidente della società finanziaria Lazard, che l'ha definita «capace di unire questa nazione superando ogni divisione».

     

    Altri finanziatori hanno spiegato che stanno spostando le loro donazioni con l’obiettivo di proteggere i candidati al Congresso e agli uffici statali: «Bisogna continuare a finanziare la macchina», ha sottolineato Andrew E. Beck III, dirigente finanziario in pensione che in passato ha donato più di 100 mila dollari alla campagna di Biden e al Comitato Nazionale Democratico, e ora ha firmato una dichiarazione con una coalizione di dirigenti aziendali che esortava l’inquilino della Casa Bianca a dimettersi.

     

    The Economist, l’affondo su Biden: in copertina un deambulatore. “Perché deve ritirarsi”

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