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    OCCHIO AI 60 ANNI DEI ROLLING STONES (SONO 59!) – DARIO SALVATORI: “LA DATA STORICA, OVVERO 12 LUGLIO 1962, È ERRATA. QUEL GIORNO GLI STONES DEBUTTARONO AL “MARQUEE”, IN PIENA OXFORD STREET, MA NON ERANO ANCORA I VERI STONES. C’ERA BRIAN JONES, VERO FONDATORE E LEADER DEL GRUPPO, C’ERANO MICK JAGGER E KEITH RICHARD. C’ERA IAN STEWART, PIANISTA, IN SEGUITO CACCIATO DALLO MANAGER DEL GRUPPO, CHE LO RITENEVA VECCHIO, BRUTTO E MAL VESTITO. LA SEZIONE RITMICA POI CAMBIAVA SPESSO. IL VERO DEBUTTO AVVERRA' L'11 GENNAIO 1963…”


     
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    Dario Salvatori per Dagospia

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    Nei giorni scorsi molti siti e ancor di più i quotidiani hanno annunciato il prossimo concerto italiano dei Rolling Stones previsto il 21 giugno a S. Siro, omaggiando i “Sixty” del gruppo. La data storica riportata, ovvero 12  luglio (qualcun  altro ha scritto il 2 luglio) 1962, è errata.

     

    Quel giorno gli Stones debuttarono al “Marquee”, in piena Oxford Street, partendo per il loro primo “never ending tour” di oltre sessanta date fino al 31 dicembre, anche se soltanto a Londra. Ma non erano ancora i veri Stones,  quelli che tutti avrebbero amato.

    Rolling Stones con il pianista Ian Stewart, 1962 Rolling Stones con il pianista Ian Stewart, 1962

     

    C’era Brian Jones, il vero fondatore del gruppo, all’epoca leader, c’erano Mick Jagger e Keith Richard, il primo ventenne, gli altri due diciannovenni. C’era Ian Stewart, pianista, fratello maggiore, in seguito cacciato dallo stilosissimo manager del gruppo, Andy Loog Oldham, che lo riteneva vecchio, brutto e mal vestito.

     

    La sezione ritmica cambiava spesso: Dick Taylor al contrabbasso acustico e Tony Chapman alla batteria. Per il debutto al “Flamingo”, in Wardour Street, arrivarono Ricky Fenson al basso e Carlo Little  dagli Screaming Lord Sutch,  gruppo discretamente noto.

     

    ROLLING STONES ROLLING STONES

    Intanto Brian, Mick e Keith vanno ad abitare insieme ad Edith Grove, 16 sterline a settimana e solo una lampadina in tutto l’appartamento. Brian vorrebbe ingaggiare Charlie Watts, in quel periodo il batterista più quotato nel giro londinese. Mick e Keith sono sbalorditi dal basso e dall’amplificatore di Bill, al punto di farlo entrare nel gruppo per la sua potenza sonora.

     

    Bill Perkins, che americanizza il cognome in Wyman, lascia il 14 dicembre i Cliftons, il suo gruppo, non proprio una formazione di blues e di rhythm and blues. Inizia a provare con i nuovi compagni finché non debutta l’11 gennaio 1963 al “Ricky Tick” a Windsor. Il 12 gennaio Charlie Watts lascia il gruppo di Alexis Korner (e il suo posto lo prenderà Ginger Baker) per debuttare il giorno dopo con gli Stones a Ealing, un club un po’ periferico di Londra.

    Rolling Stones con il pianista Ian Stewart, 1962 Rolling Stones con il pianista Ian Stewart, 1962

     

    Watts era molto titubante: aveva timore di perdere il posto in una azienda grafica e della reazione del padre. Il primo disco degli Stones uscirà nel maggio 1963 con un brano di Chuck Berry, “Come on”.

     

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    Rivalità con i Beatles? Non scherziamo, parlano le cifre: l’attività discografica di Lennon-McCartney durò 8 anni, dal 1962 al 1970. Quella live solo 4 anni: dal ‘62 al ‘66. Gli ottuagenari Jagger e Richard continuano a ballare l’hully gully.

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