Estratto dell’articolo di Giovanni Vigna per www.corriere.it
paulo airado
I ristoratori non hanno tanti strumenti per difendersi dai clienti che tirano il bidone, prenotando senza poi presentarsi nel locale. Una delle carte che gli chef possono giocare per contrastare questa cattiva abitudine è richiedere i dati della carta di credito e addebitare una penale in caso di «no show», termine con cui vengono definiti questi spiacevoli episodi.
[…] Il «no show» può risultare molto costoso per il gestore del locale in termini di risorse e tempo perso. Ne sa qualcosa il ristorante bistellato Amelia di San Sebastián, in Spagna che, nel 2021, aveva ricevuto la prenotazione di tre clienti che non si erano più fatti vivi.
amelia ristorante by paulo airado 1
Il locale dello chef Paulo Airaudo ha detratto dalla loro carta di credito il costo dell’intero menu che, in quel momento, era di 170 euro. Uno dei commensali fantasma ha deciso di adire le vie legali per recuperare i soldi ma il tribunale ha dato ragione al ristoratore.
«Nella nostra pagina web, al momento di prenotare - spiega Giacomo Zani, executive chef del ristorante Amelia - è specificata in modo chiaro la politica per il no show: viene detratto il costo dell’intero menu che, all'epoca, era di 170 euro (adesso è 298 euro a testa, ndr). […] il giudice ci ha dato ragione affermando che non era un importo sproporzionato». Nel locale spagnolo la penale per il no show viene applicata automaticamente dal sistema 15 minuti dopo l'orario della prenotazione se al tavolo non si è presentato nessuno.
amelia ristorante by paulo airado 3
«Se i clienti arrivano più tardi la somma trattenuta viene stornata nell'arco di 3-4 giorni lavorativi […]. Purtroppo questa è l’unica contromisura attuabile al momento: la gente non si rende conto del lavoro che c’è dietro. A volte capita che i clienti prenotino in più ristoranti e poi decidano in quale andare a mangiare senza disdire».
paulo airado amelia ristorante by paulo airado 4 paulo airado amelia ristorante by paulo airado 2