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    OCCHIO, I NO VAX VINCONO IN TRIBUNALE - UN'INFERMIERA SICILIANA SOSPESA PERCHÉ SI ERA RIFIUTATA DI FARE L'ANTINFLUENZALE È STATA REINTEGRATA: SECONDO IL GIUDICE L'OBBLIGO DI IMMUNIZZAZIONE È "ILLEGITTIMO" SE STABILITO DA UN'ORDINANZA REGIONALE - SECONDO LA LEGGE NAZIONALE SULLA VACCINAZIONE ANTI COVID, GLI OPERATORI CONTRARI AL VACCINO VANNO ASSEGNATI AD ALTRI COMPITI, MA NON CACCIATI DAL LAVORO...


     
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    Daniela Lauria per www.blitzquotidiano.it

     

    INFERMIERA NO VAX INFERMIERA NO VAX

    Aveva rifiutato il vaccino per l’influenza e per questo era stata sospesa dal lavoro, ma il Tribunale le ha dato ragione. Succede in Sicilia dove una infermiera no vax ha presentato ricorso contro il decreto regionale che prevedeva l’obbligo della vaccinazione antinfluenzale per tutti i medici e gli operatori sanitari.

     

    Per far fronte alla pandemia da Covid, con una ordinanza, la Regione Sicilia aveva sancito l’obbligo di immunizzazione contro l’influenza per il personale sanitario. Ragion per cui l’azienda sanitaria aveva esortato l’infermiera a vaccinarsi entro il 20 dicembre, pena la sospensione temporanea dal servizio per tutta la campagna vaccinale.

     

    NO VAX NO VAX

    Ma secondo il Tribunale di Messina, tale obbligo sarebbe illegittimo. L’infermiera, iscritta al sindacato Nursind aveva fatto ricorso contro il decreto regionale: il sindacato aveva contestato che un atto amministrativo come quello regionale, non potesse prevalere sul diritto al lavoro e sul principio “di autodeterminazione del cittadino e del lavoratore”.

     

    Infermiera no vax reintegrata, la sentenza

    Per il giudice del Lavoro l’introduzione dell’obbligo del vaccino non rientra tra le competenze regionali.

     

    no vax 3 no vax 3

    “La normativa volta a contrastare la diffusione del Covid 19 – si legge nella sentenza – non ha introdotto un obbligo vaccinale per il personale sanitario il cui mancato assolvimento determina inidoneità al lavoro”.

     

    no vax in piazza no vax in piazza

    Al di la della ragionevolezza o meno del provvedimento l’obbligo “può essere imposto solo con una legge dello Stato” e non con una ordinanza regionale.

     

    Secondo la legge nazionale sulla vaccinazione anti Covid, invece, gli operatori no vax vanno assegnati ad altri compiti, ma non sospesi dal lavoro.

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