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    OCCHIO PER OCCHIO, NATO PER NATO – IL PROSSIMO PASSO DELLA RUSSIA: ORGANIZZARE ATTENTATI TERRORISTICI NEI PAESI DELL’ALLEANZA ATLANTICA. A LANCIARE L’ALLARME È IL MINISTRO DEGLI ESTERI LITUANO, GABRIELIUS LANDSBERGIS – SAREBBE UNA “VENDETTA” A UN’EVENTUALE VIA LIBERA OCCIDENTALE AGLI ATTACCHI UCRAINI IN TERRITORIO RUSSO, VENTILATO DAL SEGRETARIO DELLA NATO, STOLTENBERG. CHE INSISTE: "L'UCRAINA HA LE MANI LEGATE A CAUSA DELLE RESTRIZIONI FORNITE DALL'OCCIDENTE..."


     
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    vladimir putin alla parata della vittoria vladimir putin alla parata della vittoria

    LITUANIA, MOSCA PENSA AD ATTENTATI DENTRO PAESI NATO

    (ANSA) – "Sappiamo che la Russia vuole organizzare attentati terroristici all'interno di Paesi Nato: si reagisce aiutando l'Ucraina a vincere la guerra, questo è il modo di fermare la Russia, abbandonando la nostra paura di reagire contro Mosca". Lo ha detto il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis arrivando al Consiglio Esteri Ue.

     

    Stoltenberg insiste, 'Kiev ha le mani legate sulle armi'

    (ANSA) - "L'Ucraina ha le mani legate a causa delle restrizioni all'uso delle armi" fornite dall'Occidente. E' quanto ha sottolineato il segretario generale Jens Stoltenberg in una conferenza stampa a Sofia a margine della sessione di primavera dell'Assembla parlamentare dell'Alleanza. 

     

    STOLTENBERG, SULL'USO DELLE ARMI DECIDONO I SINGOLI PAESI

    (ANSA) - - "Spetta agli Alleati decidere sulle restrizioni" all'uso delle "armi consegnate all'Ucraina. Questa non è una decisione della Nato, è una decisione presa dai singoli alleati", che finora "hanno preso decisioni diverse". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Sofia. "Il mio messaggio è che penso che sia giunto il momento di considerare alcune delle restrizioni" all'uso delle armi da parte di Kiev, "perché l'Ucraina ha diritto all'autodifesa" e, "secondo il diritto internazionale, questo include il diritto di colpire obiettivi militari legittimi al di fuori dell'Ucraina", ha evidenziato.

     

    ARMI, OCCIDENTE DIVISO E MOSCA CHE MINACCIA. ZELENSKY: "XI E BIDEN IN CAMPO PER LA PACE"

    Estratto dell’articolo di Matteo Basile per “il Giornale”

     

    Le parole del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg hanno […] scavato un solco ancora più profondo nelle posizioni dei vari Paesi riguardo al conflitto in Ucraina. Con la conseguenza indiretta di aumentare un caos già profondo. Da una parte quelli che stanno con l'Ucraina senza se e senza ma, pronti a dare il via libera all'utilizzo di armi occidentali su suolo russo e magari anche ad andare oltre.

     

    JENS STOLTENBERG AL VERTICE NATO DI VILNIUS JENS STOLTENBERG AL VERTICE NATO DI VILNIUS

    Dall'altra quelli che guai, soltanto la Russia può fare quello che vuole in territorio straniero (citofonare Kharkiv). Nel mezzo i pacifisti […] che vogliono davvero una soluzione, e i «pacifinti», che invocano un fantomatico dialogo senza essere in grado di spiegare come […]. Con la Russia, che rimane sulle posizioni di minaccia globale.

     

    Tra i più convinti sostenitori dell'ipotesi Stoltenberg c'è la Polonia, che anche per motivi geografici teme di essere il prossimo obiettivo della Russia di Putin. «Per sconfiggere le ambizioni imperiali russe è necessario un riarmo a lungo termine dell'Europa», ha detto il ministro degli Esteri di Varsavia Radosaw Sikorski […].

     

    RADOSLAW SIKORSKI RADOSLAW SIKORSKI

    […] La pronta replica alle sue parole è arrivata dal solito Dmitry Medvedev, il falco del Cremlino che per la 120ª volta ha paventato il rischio di una guerra mondiale e di un'escalation nucleare. «Se gli Stati Uniti dovessero attaccare obiettivi russi in Ucraina sarebbe una guerra mondiale». […]

     

    […] Stoltenberg […] all'indomani dell'ennesima strage a Kharkiv ribadisce: «Negare all'Ucraina la possibilità di usare le armi occidentali contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo rende molto difficile per loro difendersi». Non una volontà esplicita di escalation militare vera e propria, come spiega il presidente Usa Joe Biden che specifica come «non ci sono soldati americani in guerra in Ucraina. Sono determinato a mantenere la situazione così».

     

    MEGASTORE BOMBARDATO DAI RUSSI A KHARKIV MEGASTORE BOMBARDATO DAI RUSSI A KHARKIV

    Biden ha comunque ribadito che «l'America non si allontanerà dall'Ucraina» e ha definito Putin un «tiranno brutale», facendo infuriare Mosca. […] Chi […] guarda con interesse a un reale percorso di pace […] è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha lanciato un appello diretto ai leader di Usa e Cina perché partecipino alla conferenza di pace sull'Ucraina in programma in Svizzera dal 15 giugno.  […]

    jens stoltenberg giorgia meloni jens stoltenberg giorgia meloni offensiva russa su kharkiv 3 offensiva russa su kharkiv 3 MEGASTORE BOMBARDATO DAI RUSSI A KHARKIV MEGASTORE BOMBARDATO DAI RUSSI A KHARKIV

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