Andrea Greco per “la Repubblica”
FABIO INNOCENZI
Le Fondazioni socie di Unicredit, Cariverona in testa, sondano Fabio Innocenzi come possibile capoazienda. Un mese è passato dal passo indietro di Federico Ghizzoni, ma la banca sistemica ancora non è vicina alla nomina di un amministratore delegato. Oggi o domani si vedrà il “ristretto” del comitato nomine del cda, per analizzare la rosa ristretta di nomi che i cacciatori di Egon Zehnder, attivi da inizio giugno su mandato, stanno ultimando con opera faticosa di tessitura tra più istanze e soci divisi.
La “short list” dovrebbe contenere fino a cinque nomi. Dietro le quinte si dice saranno scelti tra quelli di Fabio Innocenzi (Ubs), Giampiero Maioli (Credit Agricole), Alberto Nagel (Mediobanca), Flavio Valeri (Deutsche Bank), e di almeno un candidato interno, soluzione gradita alla Bce magari in caso di stallo.
FEDERICO GHIZZONI E GIUSEPPE VITA
Tuttavia non è detto che il successore di Ghizzoni, che si spera di trovare per metà luglio, esca dalla cinquina. Dipenderà dal placet dei soci stabili e dei consiglieri, molti dei quali finora si sentono poco coinvolti nel processo: specie gli emissari dei soci privati e stranieri, in grado di mettere veti in vista del comitato nomine del 30 giugno, e del cda in calendario l’11 luglio.
GIAMPIERO MAIOLI
Nel mese trascorso il presidente Giuseppe Vita, o altri emissari dei grandi soci, hanno compiuto alcuni tentativi non andati a buon fine per mancanza di ampio consenso tra gli azionisti, o tra questi e un cda poco in asse con loro (specie per le minoranze del mercato, che hanno solo un consigliere, Lucrezia Reichlin).
alberto nagel vincent bollore
Così non sono andate a segno le avances di Caltagirone e Cariverona su Marco Morelli (Bofa-Merrill Lynch Italia), né la missiva di alcuni soci per convincere Sergio Ermotti (ex di Unicredit, oggi ad di Ubs); né, infine, il tentativo di Caritorino e Carimonte su Carlo Cimbri, ad di UnipolSai che sembrava potesse passare, ma non ha superato il vaglio della Bce, che gradirebbe un profilo non da assicuratore, ma da banchiere, meglio se con esperienza decennale nel credito internazionale.
alberto nagel palenzona
Tra una riunione e l’altra monta anche il fastidio degli azionisti, specie di Cariverona, che detiene un 2,83% nella banca ed è tra i più preoccupati dalla crisi al buio e dai suoi effetti sull’azione (malgrado la ripresa negli ultimi giorni, e il +0,87% a 0,54 euro ieri, livello che comunque regala un miliardo di minusvalenze ai veronesi). Così nelle ultime ore sta lavorando all’ipotesi Innocenzi.
FLAVIO VALERI
Manager che fu già in Unicredit, a capo dei fondi di Pioneer, fino al 2001, per poi passare come ad al Banco popolare, e rientrare nel 2011 a capo di Ubs Italia dopo l’assoluzione al processo per il crac Italease. Non è detto che la candidatura di Innocenzi vada a buon fine, però; e a quel punto potrebbe tornare attuale qualche nome della prima ora, o quello di Nagel che sembra, in extremis, potere aggregare più consensi di altri.