wanda ferro con il finto sebastian caltagirone
1. IL SISTEMA SEBASTIAN CALTAGIRONE: RICATTI, FINTE MALATTIE, GIOCHI POLITICI. E VISITE DAL PAPA!
Dagonews - Il bimbo di 10 anni usato per impersonare l'inesistente Sebastian Caltagirone, di cui ha parlato l'avvocato della famiglia ieri sera a Live - Non è la D'Urso, non è stato usato solo per mandare foto e video a Barbara D'Urso, Pamela Prati e Wanda Ferro (tra gli altri). Ora che www.ilfattoquotidiano.it ha pubblicato la foto con la Ferro, Dagospia ha potuto verificare che si tratta dello stesso bambino le cui foto apparivano sul profilo di "Seba Caltagirone".
Noi le avevamo screenshottate quasi due mesi fa, quando il profilo di ''Seba'' era aperto e pieno di post e commenti. Ovviamente, visto che c'erano queste immagini, non abbiamo mai trattato la questione in maniera approfondita, temendo che dietro ci potesse essere davvero un bimbo plagiato e sfruttato dal trio criminale. Quando Milena Miconi ha detto in tv di aver visto Sebastian dal vivo, abbiamo chiesto alla showgirl se lo riconosceva nelle foto che avevamo salvato. Ci disse di sì, e quindi non siamo andati avanti, per non coinvolgere minori inconsapevoli né le loro famiglie.
il finto sebastian caltagirone contro wanda ferro copia
Oggi che sappiamo la verità e sappiamo che il bimbo e la famiglia si sono tutelati legalmente, crediamo che sia molto importante parlare del ''sistema Sebastian'', un ingranaggio chiave della soap opera costruita dalle due agenti (e in seguito pure dalla Prati).
Sebastian sulla sua bacheca scambiava decine di messaggi con Donna Pamela Perricciolo, Pamela Prati (che lo chiamava ''figlio mio''), con l'inesistente Silvia Sbrigoli, e faceva capire ai suoi molti amici social di essere malato, di avere un padre miliardario, di vivere a Bonifacio (Corsica), anche se molto spesso si trovava a Roma e come massima aspirazione aveva quella di andare al ''Casanova'', il ristorante gestito dalle due agenti. Era un tifoso sfegatato della Lazio, tanto da farsi fare una video-dedica da Anna Falchi su commissione della ''zia'' Perricciolo.
sebastian caltagirone chiama pamela perricciolo sua zia pam
Era fondamentale per accreditare l'esistenza, il potere e la ricchezza del finto Mark. Sebastian parlava dei continui viaggi di lavoro del padre giramondo, di voli in elicottero, persino di udienze private da Papa Bergoglio (dopo il monsignore che doveva sposare Pamela e Mark, poteva mancare il Pontefice?). Ma, e qui si arriva all'abisso, il bimbo veniva trasformato in arma impropria quando occorreva colpire chi finiva sul lato oscuro del pianeta Perricciolo.
Sul profilo, disattivato dopo i primi articoli di Dagospia, c'erano tre foto in cui si vedeva in volto: una con Donna Pamela, una da solo con la didascalia ''Forza Lazio'' e un'altra in cui parla di una donna che lo ha ferito. Col suo italiano artificialmente sgrammaticato nei commenti manda messaggi pesantissimi a Wanda Ferro, senza menzionarla, proprio mentre il rapporto tra la deputata di Fratelli d'Italia e le due agenti si era deteriorato, tra la fine del 2017 e i primi mesi del 2018.
eliana michelazzo pamela perricciolo
Da quando abbiamo iniziato a parlare del caso, in molti si chiedono ''A che serviva tutto questo?''. La risposta non è semplice, ma si può riassumere così: ricatti, pressioni, raccolta di informazioni sensibili, truffe varie e pure estorsioni.
Immaginate la scena: dopo due anni di amore social tra Mark Caltagirone e Wanda Ferro, suggellato con una dichiarazione di nozze su Facebook e tante immagini di fedi (sempre le fedi! Chissà se le avevano comprate all'ingrosso), di colpo i protagonisti della messinscena cambiano registro.
igor lazio minaccia wanda ferro
Il piccolo e malato Sebastian, Hellen Roma (che si chiamava Hellen Coppi quando serviva ad accreditare l'esistenza del marito di Eliana), Igor Lazio (già Igor Coppi, cugino di Simone, ex fidanzato di Pamela Perricciolo e ora dipendente di Mark Caltagirone), Silvia Sbrigoli (avatar creato con le foto di Flora Pellino e i video di Pamela Camassa) e tanti altri personaggi veri e inventati, come un esercito di robot che ricevono un ordine dalla Nave Madre (Pamela Perricciolo), si rivoltano all'unisono contro la Ferro, rea di aver voltato le spalle al duo malefico.
hellen roma gia hellen coppi
Mentre le loro bacheche si tappezzavano di messaggi indiretti alla ''madre traditrice'', alla ''politica infida'', Mark Caltagirone scriveva in privato ad Alessia Bausone, politica del Pd calabrese, vergando una charachter assassination contro la Ferro, candidata per le imminenti elezioni politiche di marzo 2018. In quei messaggi la Ferro veniva descritta come una madre degenere che abbandona il bambino in affido malato di tumore a un povero padre single, più un'altra serie di dettagli personali (inventati pure quelli) che qui non scriveremo, ma servivano a distruggerla sul piano umano e politico.
eliana michelazzo pamela prati perricciolo
Perché tutto ciò? Perché per rovinare qualcuno, la via più rapida è confidarsi con il suo miglior nemico. La Perricciolo, che manovrava il profilo di Mark (la Prati ancora non era entrata in gioco), sperava che fornendo alla Bausone informazioni compromettenti sulla rivale di Fratelli d'Italia, quelle chicche di fango sarebbero diventate saporito gossip nel mondo politico calabrese. In fondo, chiunque andava sul profilo di Mark poteva trovare tracce inequivocabili del suo amore, corrisposto, per la Ferro. Perché dubitare di un uomo sì ferito, ma tanto altruista e innamorato?
pamela perricciolo wanda ferro eliana michelazzo
Invece la Bausone ha annusato la fregatura, salvato quelle immagini e aspettato di vedere cosa sarebbe successo, per poi scrivere a Dagospia, e bisogna darle atto di essere stata la prima che ha messo la faccia e fatto nomi e cognomi per svelare il marcio che si nascondeva dietro questi falsi profili.
Prima di Wanda Ferro, la stessa procedura era stata testata con Chiara Colosimo, anche lei di Fratelli d'Italia. Eliana e Pamela portavano i loro ''vip'' alle serate di Atreju, la festa che ogni anni il partito della Meloni organizza a Roma, non a caso Sebastian Caltagirone un tempo si chiamava Gio Inolem, ovvero Meloni al contrario, probabilmente quando ancora era un profilo ''dormiente'' che serviva a creare traffico sulle pagine dei politici.
ALESSIA BAUSONE
Le due conoscevano bene quel mondo e potevano individuare facilmente vittime da colpire. La Perricciolo ha raccontato alla Lucarelli sul ''Fatto'' che l'onorevole Colosimo ''ha conosciuto tale Dany sulla mia bacheca Facebook, questo le ha sottratto 1.600 euro e lei ha fatto un esposto anche contro me e Eliana.''
Chi si nasconde dietro Dany, a questo punto, lo sanno pure i sassi, è lo stesso meccanismo usato con Sara Varone, Emanuele Trimarchi, Manuela Arcuri, Alfonso Signorini, stavolta declinato sul piano politico. Avere in mano persone ricattabili, che magari hanno inviato frasi, video, o informazioni ''sensibili'', garantiva alle due agenti potere, favori e benefici economici. Figuriamoci poi se si aggiungono le minacce di mettere in mezzo la temibile famiglia Perricciolo, il marito magistrato di Eliana, e lo zio penalista di grido. Una ''combo'' imparabile a cui nessuno poteva rispondere. Per questo nessuno (fino a poco fa) ha sporto denuncia.
hellen roma manda pizzini a wanda ferro
PS: Se la dolce Eliana – ormai in modalità Anna Magnani che si butta a terra e chiagne dopo aver fottuto (virtualmente, sia chiaro!) – ha scoperto solo in questi giorni che il suo Simone Coppi non esiste, non si è chiesta come mai i membri della sua famiglia adorata avessero di colpo cambiato nome a partire dal 2017? Eppure lei commentava i post di Igor Lazio, già Coppi, quando questi partiva per il Giappone agli ordini del prode Mark Caltagirone... Interagiva con Hellen anche quando – con scarsa fantasia – da Coppi si trasforma in Roma.
2. CASO PRATI, LA FOTO DELL’ONOREVOLE WANDA FERRO (FDI) CON IL FINTO FIGLIO DELL’INESISTENTE MARK CALTAGIRONE. LEI: “HO DENUNCIATO”
Giuseppe Candela per www.ilfattoquotidiano.it
igor lazio dipendente di marco caltagirone e chi commenta
L’affaire Prati-Caltagirone, con la complicità del duo Perricciolo-Michelazzo, ha superato ormai da tempo i confini del gossip, coinvolgendo, seppur in modo diverso, direttori di giornali e politici. E’ il caso di Wanda Ferro, deputata di Fratelli d’Italia. Il 23 aprile 2016 Mark Caltagirone, sposo inesistente della primadonna del Bagaglino, sul suo profilo Facebook comunicava ai suoi amici di essersi sposato proprio con la parlamentare calabrese.
igor lazio dipendente di marco caltagirone
Sui social erano apparse le immagini delle iniziali tatuate da entrambi, in altri scatti la parlamentare appariva con Pamela Perricciolo: “Tengo a precisare che non sono mai stata sposata con alcuno, come si può facilmente verificare, e che non ho mai conosciuto personalmente Marco Caltagirone, al quale mi legano esclusivamente alcuni scambi di battute scherzose su Facebook risalenti ad alcuni anni fa”, aveva scritto l’onorevole a Dagospia.
igor lazio con la foto di eliana michelazzo
L’esponente del partito di Giorgia Meloni in queste settimane ha scelto di non commentare nuovamente il caso, ieri durante Non è la D’Urso è stata tirata in ballo da Eliana Michelazzo, ex manager della showgirl sarda: “Wanda Ferro ha detto che non ha fatto nulla e lei ha la fotografia con il finto Sebastian, l’ho vista dal cellulare della Perricciolo. Tre anni fa questo bambino ha fatto la fotografia all’aeroporto o da qualche parte. Wanda Ferro invece di negare dovrebbe dire la verità, è un’altra che mente”, ha attaccato l’ex corteggiatrice di Uomini e Donne.
igor lazio
Come rivelato da Dagospia i bambini in affido a Pamela Prati erano infatti inesistenti, un minore (vero) è però stato usato per due incontri pubblici, foto e note vocali. La vera mamma del finto Sebastian Caltagirone è intervenuta nel programma di Barbara D’Urso, scegliendo di non apparire per non rendere visibile suo figlio, ma annunciando: “Agiremo per vie legali, ora mi è crollato il mondo addosso“. Il minore pensava di recitare in una fiction, dove interpretava proprio il ruolo di Sebastian, italo-spagnolo, colpito da un tumore alla gola e affidato a un imprenditore.
La foto di cui parla la Michelazzo esiste e IlFattoQuotidiano.it la mostra, non rendendo visibile ovviamente il minore. Si vede proprio la parlamentare Wanda Ferro in compagnia del finto Sebastian Caltagirone alla stazione Termini di Roma. L’avvocato della famiglia del bambino aveva spiegato in diretta: “La prima volta il bambino è stata accompagnato dal papà, seguiva con la sua macchina l’auto in cui suo figlio era con la Perricciolo.
marco caltagirone affida al figlio in affido sebastian la pagina della holding
Sono andati alla stazione Termini, sono entrati a girare una scena ma al padre non l’hanno fatto entrare. Il bambino mi ha detto: ‘Io dovevo accompagnare mamma al vagone, le dovevo chiedere di prendere le valigie e lei mi doveva dire ‘No amore mio sono pesanti le porto io’, dovevo essere triste perché mamma partiva’. Lui non mi ha detto che fosse Pamela Prati, qui si tratta di una attrice (?) riccia che il papà non ha mai visto. Alla fine l’attrice voleva salutare il papà del bambino ma la Perricciolo non lo ha permesso.”
Le parole del legale sembrano confermare la modalità e il luogo dell’incontro, oltre alla descrizione dell’onorevole di Fratelli d’Italia che ha appunto i capelli ricci. La Ferro sapeva che il bambino in questione non era Sebastian Caltagirone? E quando ha scoperto che un bambino è stato usato dalla Perricciolo?
silvia sbrigoli commenta i post di sebastian caltagirone
“Sono stata chiamata in causa in una storia che tutti hanno compreso essere un coacervo di falsità e menzogne”, spiega la parlamentare contattata dal FattoQuotidiano.it per poi aggiungere: “Ho sempre pensato che i magistrati avessero cose più serie e importanti di cui occuparsi, ma nel momento in cui sono emersi scenari gravi e inquietanti ho affidato la questione ai miei legali che hanno già da tempo presentato le denunce del caso. Essendo in corso indagini, anche su mia iniziativa, non ritengo opportuno rendere dichiarazioni pubbliche”.
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