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    OGNI ANNO SI SUICIDANO QUASI 700 MILA PERSONE NEL MONDO - SI TRATTA DI UNA DELLE PRINCIPALI CAUSE DI MORTE TRA I GIOVANI TRA I 15 E I 29 ANNI, MA IL FENOMENO E' STATISTICAMENTE PIU' "PESANTE" TRA LE MINORANZE: POPOLAZIONI INDIGENE, COMUNITÀ LGBTQI+, DETENUTI, RIFUGIATI E MIGRANTI - L'OMS PUNTA IL DITO CONTRO I PAESI CHE CRIMINALIZZANO IL SUICIDIO, MA ANCHE LA COPERTURA MEDIATICA DATA AI GESTI ESTREMI...


     
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    (ANSA) - Quasi 700.000 persone muoiono ogni anno per suicidio, un decesso su 100 in tutto il mondo è dovuto a suicidio, Secondo l'Oms, i cui dati rilevano che per ogni suicidio in media ci sono 20 tentativi di suicidio, questa rimane una delle principali cause di morte specie tra i giovani tra i 15 e i 29 anni. Particolarmente a rischio, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, sono le popolazioni indigene, i membri delle comunità LGBTQI+, le persone in prigione, i rifugiati e i migranti. Una strage, sottolinea l'Oms, che si può prevenire con interventi appropriati.

     

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    Primo fra tutti non trattare il suicidio o i tentativi di suicidio come un crimine. Sono infatti ancora almeno 23 paesi nel mondo dove queste azioni sono considerate illegali ai sensi del diritto civile e penale e punibili. Trattare il suicidio come un crimine fa sentire colpevoli le persone che tentano il suicidio e scoraggia i familiari dal cercare aiuto per paura di ripercussioni legali e stigma. Basandosi sull'esperienza di paesi che hanno recentemente depenalizzato il suicidio e il tentato suicidio, tra cui Guyana e Pakistan nel 2022 e Singapore nel 2019, l'Oms formula raccomandazioni per i responsabili politici e i legislatori a considerare di riformare la legislazione nazionale in questo senso.

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    Inoltre l'Oms ricorda come la copertura mediatica di questo evento e in particolare dei suicidi di celebrità, possono portare a ulteriori suicidi e tentativi di suicidio. Il rischio di imitazione è alto, sostiene l'Oms, specialmente se i toni usati dai media sono sensazionalistici, estesi, descrivono il metodo del suicidio o perpetuano miti diffusi sul suicidio. Per questo la stampa deve garantire su questi fatti notizie appropriate ed empatiche. Secondo l'Oms, infine, vi è una crescente evidenza che la segnalazione della sopravvivenza e della resilienza può portare a imitazioni positive e comportamenti protettivi, compresa la ricerca di aiuto.

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