BA-HAMAS - MEME BY EMILIANO CARLI
LE FORZE ISRAELIANE HANNO UCCISO 10.000 COMBATTENTI DI GAZA, DICE IL MINISTRO
(Reuters) – Le forze israeliane hanno smantellato la brigata di Hamas a Khan Younis, nel sud di Gaza, nell'ambito della guerra che sta combattendo da quasi quattro mesi, in cui 10.000 combattenti palestinesi sono stati uccisi e altrettanti feriti, ha dichiarato giovedì il ministro della Difesa Yoav Gallant.
"Stiamo portando a termine le nostre missioni a Khan Younis e raggiungeremo anche Rafah per eliminare gli elementi terroristici che ci minacciano", ha dichiarato, riferendosi alla città al confine di Gaza con l'Egitto che è stata riempita di civili sfollati.
MEDIA, 'HAMAS RISPONDERÀ MOLTO PRESTO SU ACCORDO'
benjamin netanyahu yoav gallant benny gantz
(ANSA) - Un'alta fonte di Hamas ha fattp sapere ai media internazionali che la fazione risponderà "molto presto" sulla proposta, mediata a Parigi da Usa, Qatar e Egitto, che include il rilascio degli ostaggi e dei detenuti palestinesi in Israele, e un possibile cessate il fuoco. Il cessate il fuoco - ha ribadito la fonte citata dai media israeliani - è l'obiettivo più importante per Hamas.
GAZA, AUSTIN A GALLANT: ISRAELE RIDUCA INTENSITÀ AZIONI MILITARI
(ANSA) - Il Pentagono rende noto che il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha parlato ieri con il suo omologo israeliano Yoav Gallant del passaggio dello Stato ebraico verso "operazioni a bassa intensità a Gaza" e del "sostegno a una soluzione diplomatica lungo il confine Israele-Libano e alla stabilità in Cisgiordania".
bombardamenti su khan yunis striscia di gaza
Austin "ha riaffermato l'importanza di garantire la fornitura ininterrotta di assistenza umanitaria a Gaza e ha ringraziato il ministro Gallant per i suoi sforzi verso questo obiettivo condiviso", aggiunge il Pentagono in un comunicato. Il segretario alla Difesa americano e il ministro israeliano "hanno discusso anche delle minacce regionali alle forze statunitensi", si legge nella dichiarazione Usa
MO: QATAR ‘LAVORIAMO SU ALCUNI DETTAGLI PER FERMARE GUERRA’
bombardamento israeliano sul campo profughi maghazi a gaza 10
(Adnkronos) - “Israele ha accettato la proposta di cessate il fuoco e abbiamo una prima reazione positiva da parte di Hamas”. Lo dichiara il portavoce del ministero degli Affari Esteri del Qatar, Majid Al-Ansari durante un intervento alla School of Advanced International Studies della Johns Hopkins University a Washington, affermando che “le due parti hanno concordato l’essenza che potrebbe portare alla prossima tregua umanitaria. E speriamo che ciò avvenga entro poche settimane”.
“La proposta dello incontro di Parigi riguarda la natura della tregua umanitaria. E’ ancora in corso il lavoro su alcuni dettagli, e dobbiamo andare avanti con determinazione per porre fine al conflitto nella Striscia di Gaza”, ha ribadito Al-Ansari.
MO: BLINKEN ARRIVA DOMENICA IN ISRAELE, FOCUS SU ACCORDO OSTAGGI
JAKE SULLIVAN YOAV GALLANT
(Adnkronos) - Il segretario di Stato americano Antony Blinken sarà domenica e lunedì in Israele. Lo ha confermato ai giornalisti un'alta fonte dell'amministrazione di Washington, secondo quanto scrive Times of Israel.
Si prevede che al centro della visita vi saranno l'accordo sugli ostaggi che è in corso di negoziato e l'estensione degli aiuti umanitari a Gaza. Blinken premerà inoltre sul premier israeliano Benyamin Netanyahu per preparare un piano sul futuro di Gaza.
Intanto l'emittente israeliana Kan riferisce che la settimana prossima verrà in Israele anche l'inviato della Casa Bianca Amos Hochstein, che segue il dossier del Libano.
BENJAMIN NETANYAHU VISITA I SOLDATI ISRAELIANI NELLA STRISCIA DI GAZA
MEDIA, IN ISRAELE PREVALE LO SCETTICISMO SU ACCORDO PER OSTAGGI
(ANSA) - Sembra prevalere, almeno da parte israeliana, lo scetticismo che alla fine si possa andare all'accordo con Hamas sull'ipotesi di intesa per il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco a Gaza.
Una fonte israeliana - ripresa dai media locali - ha detto all'emittente Usa Nbc che l'attuale percentuale di probabilità "non è maggiore del 50%". Dello stesso tenore i commenti fatti trapelare alla tv Canale 12 da alcuni ministri - di cui non si conoscono i nomi - che ieri sera hanno preso parte alla riunione del Gabinetto di guerra dedicato alla mediazione. Commenti secondo cui si è ancora lontani dal possibile punto di caduta dell'intesa, mediata a Parigi da Usa, Qatar e Egitto. Hamas poi ancora non ha fatto sapere la sua risposta sulla bozza di accordo che ancora sta valutando.
bombardamento israeliano sul campo profughi maghazi a gaza 3
SPIRAGLI DI TREGUA
Estratto dell’articolo di Fabiana Magrì per “la Stampa”
La delegazione di Hamas al Cairo ha preparato il terreno. L'ultima parola spetta al leader della strategia politica, Ismail Haniyeh, che è arrivato da Doha per incontrare il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel. Nel quartier generale del Ministero della Difesa a Tel Aviv si è riunito il gabinetto di guerra. Il Qatar spinge per l'intesa, osando e dosando l'ottimismo.
La linea di principio è quella tracciata a Parigi. Il portavoce del ministero degli Esteri Majid al-Ansari dichiara che Hamas ha «inviato una risposta iniziale positiva» per un cessate il fuoco e un accordo sul rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza e anche Israele - insiste il mediatore qatarino - è ben disposto.
netanyahu gaza palestina
[…] Nella Striscia, fonti palestinesi hanno filmato i residenti accogliere, tra festeggiamenti e congratulazioni, le indiscrezioni su un'imminente pausa dai combattimenti. La speranza è che l'accordo consenta agli sfollati di tornare alle loro case e alle famiglie di ricongiungersi con i cari di cui hanno perso i contatti per settimane.
In quattro mesi, sono morte 27 mila persone nella Striscia, tra civili e miliziani di Hamas che è la fonte del bilancio. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha chiarito che il rilascio degli ostaggi è l'obiettivo perseguito ma «non a ogni costo». Fuori dalla Kirya i parenti dei prigionieri e i sostenitori del cessate il fuoco chiedono invece la «liberazione degli ostaggi ad ogni costo».
UNA SOLDATESSA ISRAELIANA IN UNO DEI KIBBUTZ ATTACCATI IL 7 OTTOBRE DA HAMAS
Nella doppia partita che Washington sta giocando con israeliani e palestinesi, con un provvedimento storico e un ammonimento per il governo di Netanyahu, Biden ha firmato il primo ordine esecutivo di sanzioni contro quattro estremisti israeliani accusati di atti di violenza contro palestinesi in Cisgiordania in base a prove, testimonianze ed elementi di intelligence.
Una situazione che, sostiene l'amministrazione Usa, «ha raggiunto livelli intollerabili e costituisce un seria minaccia alla pace, alla sicurezza e alla stabilità della Cisgiordania e di Gaza, di Israele e della più ampia regione del Medio Oriente».
I quattro sono David Chai Chasdai - per aver aizzato e guidato, l'anno scorso, gli attacchi nel villaggio di Huwara in cui fu ucciso un palestinese - e poi Eitan Tanjil, Shalom Zicherman e Yinon Levi, per varie forme di minacce, aggressioni e botte contro agricoltori palestinesi e attivisti israeliani. Oltre alle sanzioni finanziarie, gli Stati Uniti […] potranno anche applicare il divieto di ingresso negli Stati Uniti, come già era stato annunciato a dicembre dal Dipartimento di Stato.
SOLDATO ISRAELIANO NEL NORD DELLA STRISCIA DI GAZA
Il gesto - la misura più punitiva mai presa dal governo Usa contro i cittadini israeliani - è stato immediatamente criticato dall'Ufficio del premier Netanyahu, che ha respinto la necessità di «misure eccezionali» in un Paese che «agisce contro chiunque infranga la legge, ovunque» e che ha difeso «la stragrande maggioranza dei residenti» di Giudea e Samaria (come Israele chiama la Cisgiordania), «cittadini rispettosi della legge, molti dei quali stanno attualmente combattendo – come coscritti e riservisti – per difendere Israele». […]
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