Francesco Moscatelli per “La Stampa”
tampone
«Sono vaccinato ed ero tranquillo. Non vedo mia madre da quattro anni e ci sarei rimasto davvero molto male se mi avessero bloccato - scuote la testa per lo scampato pericolo Enzo Iacuniello, appena sbarcato a Malpensa da Valencia, dove lavora come tecnico industriale -. Per fortuna mia sorella mi ha avvertito delle nuove regole e sono corso a farmi un tampone in tempo».
L'ordinanza last minute firmata martedì sera dal ministro della Salute Roberto Speranza ed entrata in vigore dopo la mezzanotte di ieri non ha sorpreso soltanto Bruxelles. La stretta italiana - che impone a tutti i viaggiatori in arrivo dagli altri Paesi europei di mostrare insieme al Green Pass e al Plf (l'autodichiarazione con i dati di viaggio) anche un tampone negativo - ha stravolto i piani di passeggeri e compagnie aeree.
code tamponi farmacia 8
E non solo dei (pochi) turisti non vaccinati che ora dovranno fare anche cinque giorni di quarantena. Una doccia fredda che - se da una parte ha ribadito che con la nuova variante Omicron «non c'è molto da riflettere» come ha detto il premier Mario Draghi - dall'altra ha avuto come effetto collaterale una giornata di disagi: c'è chi è rimasto a terra, chi ha dovuto comprare un nuovo biglietto e correre a farsi un test antigenico (che vale 24 ore, ma si può fare anche il molecolare che resta valido 48 ore).
tamponi all aeroporto schiphol di amsterdam
I controlli vengono fatti prima di imbarcarsi, ma anche negli scali d'arrivo dove Polaria e gli uffici di sanità aerea del ministero effettuano verifiche a campione. Ieri a Malpensa è stato trovato un solo «fuorilegge».
«C'è stata una svista da parte del vettore e un signore ha viaggiato nonostante non avesse ancora l'esito del tampone - chiariscono dalla polizia -. L'abbiamo invitato a fare un test qui in aeroporto ed è risultato negativo».
code tamponi farmacia 7
A uscire dalle porte scorrevoli degli arrivi Schengen dello scalo lombardo sono soprattutto gli expat italiani che rientrano per le vacanze di Natale. Un flusso che nei prossimi giorni aumenterà in modo esponenziale.
«Il nostro aereo da Berlino era quasi vuoto perché molti passeggeri non avevano compilato il Plf o non avevano fatto il tampone - racconta Mauro Pusceddu, pizzaiolo di 28 anni, che sta tornando a Cagliari con la famiglia -. Per fortuna in Germania ogni giorno è possibile fare un tampone gratuitamente e così ci siamo salvati uscendo di casa un paio d'ore prima».
Delta vs Omicron
È andata peggio a Carlo Bursi, di Sassuolo, in trasferta per la sua azienda di pigmenti per ceramiche: «Lunedì ho fatto il tampone perché per entrare in Portogallo era già obbligatorio. Mercoledì ne ho fatto un altro solo per precauzione, pur non conoscendo i dettagli della nuova ordinanza. Il risultato sarebbe dovuto arrivare nella notte ma il laboratorio ha fatto tardi e così, dopo aver perso il volo delle 7 per Bergamo, ho preso quello delle 11 per Milano».
Tra i beffati in corsa ci sono anche quattro studenti universitari di Crema. Le loro 24 ore di festa a Porto, con trasferimento diretto dalla discoteca Escada all'imbarco per Orio al Serio, si sono trasformate in una mini odissea.
Variante Omicron
«Siamo andati per il mio compleanno - spiega Alessandro Berta -. Il nostro test doveva valere 48 ore. Invece questa mattina con le nuove regole era già scaduto e il centro tamponi interno allo scalo era ancora chiuso. Morale: i nostri due amici in partenza per Malaga ci hanno salutato, noi abbiamo dovuto spendere 25 euro per rifare il tampone, prenotare un nuovo volo e adesso dobbiamo cercare una navetta che ci porti da Malpensa a Bergamo».
file a fiumicino per i tamponi
I disagi hanno investito anche le compagnie aeree, la cui prima preoccupazione è stata inviare un sms ai clienti per avvertirli delle novità. Poi ci sono i capitoli logistica, controlli e organizzazione.
«La verifica del referto negativo del test anti Covid-19 viene effettuata allo scalo d'origine così come il controllo del Green Pass obbligatorio sui nostri voli - confermano da Ita Airways -. Particolare attenzione è posta sulla data di effettuazione e sulla tipologia di test».
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Anche Easyjet è corsa ai ripari: «A seguito delle nuove restrizioni introdotte dal ministro della Salute, siamo consapevoli che alcuni passeggeri potrebbero non essere in grado di viaggiare o abbiano la necessità di modificare i loro voli - fanno sapere dalla compagnia londinese -. Per questo abbiamo implementato la nostra policy di prenotazione consentendo ai passeggeri che desiderano cambiare i propri programmi di viaggio, di poterlo fare senza penali fino a due ore prima della partenza prevista».
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Nell'hub tamponi dello scalo lombardo, intanto, gli infermieri della società che fa capo all'ex parlamentare leghista Marco Reguzzoni si preparano al super lavoro natalizio. Che aumenterà in base al numero di Paesi che seguiranno l'esempio italiano.
«Facciamo in media 700 tamponi al giorno - dice il responsabile Guido Cavelli -. A ottobre abbiamo ridotto gli spazi ma, per come si stanno mettendo le cose, ora dovremo chiedere a Sea di allargarci di nuovo. Non è mai finita».