Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”
MARIO CERCIELLO REGA E ANDREA VARRIALE
Attimi di stordimento a Regina Coeli: da mercoledì notte Gabriel Christian Natale Hjorth, 20 anni, va chiedendo ai suoi avvocati Francesco Petrelli e Fabio Alonzi: «Mi spiegate? Non capisco. Mi spiegate?». Poi, neanche fosse un vecchio teppista alle prese con bilanci esistenziali, continua a ripetere: «Voglio pagare per quello che ho fatto non per quello che non ho fatto».
Non dev' essere facile far capire come stanno le cose ai giovani protagonisti di questo dramma ormai consumato.
Non solo per ragioni linguistiche ma, con ogni probabilità, anche giurisprudenziali: Natale Hjorth e il suo amico Finnegan Lee Elder sono stati travolti da una sentenza tanto netta quanto inattesa: ergastolo per l' omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega ucciso a coltellate il 26 luglio 2019.
Una sentenza che ha spazzato via progetti, attese, aspettative precedenti. «Per sei mesi appena non siamo stati giudicati dal Tribunale dei minori», sospira oggi Alonzi pensando al suo cliente ragazzino che ieri notte, dopo la lettura della sentenza nell' aula bunker di Rebibbia, s' è stretto in un abbraccio al padre.
gabe natale e finn elder appostati in attesa di cerciello
E poi lascia che a parlare siano le parole dello stesso papà, Fabrizio Natale: «Questa sentenza ci lascia stupefatti ma non intacca in alcun modo la nostra convinzione dell' innocenza di nostro figlio e della sua assoluta estraneità all' omicidio del vicebrigadiere Cerciello».
E ancora, a completare il suo ragionamento: «Le prove che sono state acquisite nel corso del processo hanno dimostrato come Gabriel non abbia avuto nulla a che fare con la morte del povero vicebrigadiere. Continuiamo comunque ad avere fiducia nella giustizia italiana, certi che il giudizio di appello ci darà ragione riconoscendo l' innocenza di nostro figlio».
Gabriel Natale hjorth - omicidio cerciello
Il tema, dicono ancora gli avvocati di Natale, non è sapere se il ragazzo fosse a conoscenza dell' esistenza del coltello (lo sapeva e aveva scherzato con l' amico su questo particolare) ma se fosse consapevole che Elder lo aveva portato con sé per utilizzarlo durante l' incontro con i carabinieri.
«Alla lettura della sentenza non riuscivo a credere a quello che stavo ascoltando e al terribile errore che si stava commettendo - ha detto il ragazzo -. In quel momento avrei solo voluto gridare tutta la mia innocenza».
GABE NATALE CON UN ARMA
Quanto all' amico, Elder, i difensori Renato Borzone e Roberto Capra, hanno raccolto il suo sfogo in un semplice interrogativo: «Perché non hanno voluto capire?», ha domandato il ventenne californiano dopo che la presidente della I Corte d' Assise ha letto la sentenza. Nessun commento da parte della mamma, Leah Elder, che al processo, parlando di suo figlio, aveva detto: «A un certo punto mio figlio ha perso la luce negli occhi». Leah è svenuta alla lettura della sentenza.
Prima che i giudici si pronunciassero, qualche giorno fa, era intervenuto lo zio di Elder, Sean, con una intervista al Washington Post : «Penso che i genitori sperassero che questa potesse essere un' esperienza che lo aiutasse a maturare» ha detto. «Sua madre era andata a Roma quando aveva vent' anni e aveva lavorato come ragazza alla pari - aveva aggiunto lo zio di Elder - lei pensava che anche per lui essere in un ambiente nuovo e dover imparare a fare da solo l' avrebbe aiutato a maturare. Penso anche che lui fosse molto depresso e che sperasse la stessa cosa».
finnegan lee elder
Tornare a sperare, ora, sarà un percorso complicato.
MARIO CERCIELLO REGA ANDREA VARRIALE finnegan lee elder copia mario cerciello rega
GABE NATALE i due americani fermati per la morte di mario cerciello rega gabe natale copia