A.Fons. per “il Messaggero”
carlo messina
Rush finale per l' Opas di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca. Dopo cinque mesi dall' annuncio dell' operazione, martedì 28 si chiude il periodo di adesione delle azioni della banca guidata da Victor Massiah. Una tempistica pienamente in linea con le previsioni fatte nei mesi scorsi dal ceo di Intesa, Carlo Messina, il quale si era detto fiducioso di «completare l'Offerta entro agosto 2020».
L'offerta originaria prevedeva lo scambio di 17 azioni di nuova emissione di Intesa Sanpaolo per 10 azioni di Ubi Banca. Venerdì 17 Cà de Sass ha deciso di rilanciare aggiungendo 0,57 euro cash per ogni azione di Ubi Banca conferita. Una offerta ritenuta dagli analisti finanziari «vantaggiosa e irrinunciabile». Una posizione però non condivisa dal cda di Ubi.
Carlo Messina e victor Massiah
Intanto alla chiusura di Borsa di venerdì 24 i due titoli hanno chiuso la seduta allineati al rilancio dell' Opas, con il prezzo dell' azione Ubi a 3,63 euro e quello di Intesa a 1,81 euro. Moltiplicando il valore di una azione Intesa con 1,7 (il rapporto di concambio) e aggiungendo il corrispettivo in denaro di 0,57 centesimi si ottiene infatti un prezzo di 3,64 euro, sostanzialmente in linea con il prezzo di Borsa di Ubi. Che la proposta stia riscuotendo l' interesse degli azionisti lo dimostra anche l' andamento delle adesioni, salite venerdì oltre quota 32,6 per cento.
GRANDI AZIONISTI PRONTI
VICTOR MASSIAH
Tra i grandi soci è arrivata l' adesione delle Fondazioni Crc (5,9%) e Banca del Monte di Lombardia (3,9%), della Cattolica (1%) e del patto di Brescia (8,7%) mentre il Patto dei Mille ha deciso di lasciare libertà di scelta. Oltre ai grandi soci, Intesa Sp guarda con grande interesse anche ai piccoli azionisti che in queste ore stanno decidendo se aderire. L'Opas intende creare valore per «tutti gli attori coinvolti, non solo i soci.
In questi mesi, inoltre, non abbiamo fatto mancare il nostro supporto alle imprese», osserva Mauro Micillo, responsabile della divisione Imi Corporate & Investment banking di Intesa. E Stefano Barrese, responsabile della Banca dei territori, aggiunge che dall' unione con Ubi deriveranno «potenzialità rilevanti per i territori. La vicinanza con i territori non verrà mai meno».
carlo messina
L' efficacia dell' offerta è subordinata al raggiungimento di almeno il 50% di Ubi più un' azione ma Cà de Sass punta al 66,7% in modo da garantirsi il controllo dell' assemblea straordinaria e procedere alla fusione con Ubi e alla vendita dei 532 sportelli a Bper, come imposto dall' Antitrust. Ubi Banca, intanto, apre a possibili cambiamenti del top management, con la probabile uscita di Massiah se l' Opas andasse a buon fine. Anche se è prematuro tutto - afferma il portavoce di Ubi che ha mostrato professionalità e competenza in questa vicenda - «comunque è ovvio che in caso di modifica dell' azionariato di controllo della banca ci sia un cambio di vertice».