Estratto dell’articolo di Marco Sabella per il “Corriere della Sera”
OPENAI
Degli undici componenti del team dei fondatori di Open AI — società valutata 86 miliardi di dollari e il cui nome è diventato sinonimo di Intelligenza Artificiale dopo il lancio di ChatGPT — solo due sono rimasti all’interno della start-up fondata nel 2015: il ceo Sam Altman e Wojciech Zaremba, uno dei ricercatori di punta.
Due dei co-fondatori tra cui John Schulman, passato la settimana scorsa al gruppo rivale Anthropic, e il presidente di Open AI Greg Brockman, hanno lasciato il gruppo nell’arco di pochi giorni a inizio agosto, sottolinea una analisi del Financial Times . Nel caso di Brockman la causa delle dimissioni sarebbe il desiderio di lasciare più spazio alla vita privata.
John Schulman openai
In realtà il numero degli «abbandoni» di Open AI da parte di figure chiave del management e della ricerca ha subito una accelerazione dopo che il ceo Sam Altman era stato licenziato dal Board nel novembre scorso, salvo venire precipitosamente ripescato nell’arco appena di cinque giorni.
Uno dei primi co-fondatori usciti da Open AI è stato Elon Musk, che aveva procurato i finanziamenti iniziali e che ha lasciato nel 2018. Anticipato nel biennio precedente da figure di primo piano come Pamela Vagata, Vicki Cheung e Trevor Blackwell, tutti passati ai concorrenti.
elon musk openai
Un elevato tasso di turnover tra i fondatori non è inusuale nel mondo delle start up. Tuttavia le tensioni fra le figure di vertice hanno raggiunto il massimo proprio dopo la tentata estromissione di Altman del novembre scorso. A questo punto gli investitori si interrogano sulla direzione che prenderà la società, in un momento cruciale della dura battaglia con aziende rivali del calibro di Google e Anthropic.
greg brockman - openai greg brockman chatgpt open ai meme pubblicato da elon musk su sam altman