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    IL LATO OSCURO DEI NAVY SEALS - OPERAZIONI AI LIMITI DELLA LEGALITÀ E TROPPE VITTIME COLLATERALI: L’AMERICA SI INTERROGA SUL DECADIMENTO DELLE SQUADRE SPECIALI - "ORMAI SONO UN NUMERO VERDE, LI CHIAMANO TUTTI"


     
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    Alberto Flores d’Arcais per “la Repubblica”

    NAVY SEALS NAVY SEALS

     

    Hanno armi sofisticate e costosissime, usano carabine personalizzate e fucili di precisione in grado di colpire da grande distanza, ma quando affrontano un mortale “corpo a corpo” si affidano ai vecchi Tomahawk, le accette un tempo usate dai pellerossa.

     

    Sono in grado di colpire ovunque, partendo da basi segrete scavate tra le rocce della costa in Somalia o da covi in Afghanistan, usano barche turistiche per lo spionaggio hi-tech, si fanno passare per innocue coppie di impiegati- innamorati nei consolati e nelle ambasciate sparse per il mondo, il tutto avendo in testa un unico ossessivo obiettivo: trovare (e quasi sempre ammazzare) i nemici dell’America.

     

    Il Team 6 dei Seals, la squadra speciale (e super-segreta) della Marina Usa diventata famosa il 2 maggio 2011 dopo il blitz in Pakistan e la morte di Osama bin Laden, ha “licenza di uccidere” ed è uno dei corpi sottoposti a meno controlli da quando (era il 2006) il generale Stanley McChrystal li schierò in Afghanistan affidandogli missioni di ricerca, cattura ed eliminazione dei Taliban. Missioni che finirono in diversi casi con l’uccisione di numerosi civili innocenti.

    NAVY SEAL ESERCITAZIONE NAVY SEAL ESERCITAZIONE

     

    Una “storia nascosta” che in pochi conoscono e che il New York Times ha ricostruito denunciando la deriva di una squadra d’élite che in alcuni casi si è ritrovata «a inseguire teppisti di strada» o ad effettuare operazioni che sono ai limiti della legalità (e in alcuni casi la superano) anche in una guerra “oscura” come quella che l’America combatte contro il terrorismo.

     

    Daniel Winkler, artigiano- artista famoso anche tra i vip di Hollywood (ha forgiato le lame per il film L’ultimo dei Mohicani ) ha raccontato, senza entrare troppo nei dettagli, dei tomahawk cesellati a mano per gli anonimi combattenti-vendicatori, che escono dagli scontri ravvicinati con i vestiti imbrattati del sangue nemico, brandendo (duecento anni dopo) le stesse accette usate dai loro antenati guerrieri nelle praterie del Midwest.

     

    Tutto (o quasi) quello che riguarda il Team 6 dei Seals è avvolto nel mistero — il Pentagono non ne riconosce ufficialmente neanche il nome — e le decine di “operazioni speciali” compiute dai suoi uomini (tutti assolutamente anonimi) restano nascoste in archivi altrettanto segreti.

     

    L ELICOTTERO chinook DELL ESERCITO USA CON I NAVY SEALS L ELICOTTERO chinook DELL ESERCITO USA CON I NAVY SEALS

    Una storia ultra-decennale, fatta di missioni individuali e collettive o di operazioni in sinergia con la Cia che hanno reso obsolete le vecchie distinzioni tra soldato e spia. Migliaia di imprese armate e centinaia di omicidi mirati, che in qualche caso hanno provocato (ad esempio nella liberazione di un ostaggio) anche le perplessità di chi è stato salvato («C’era bisogno di uccidere tutti i rapitori?»).

     

    NAVY SEAL NAVY SEAL

    «La guerra non è quella bella cosa che negli Stati Uniti credono sia», ha confessato Britt Slabinski, ex membro del Team 6 e veterano delle guerre in Afghanistan e Iraq. Troppo alto il numero dei civili (spesso innocenti) vittime delle incursioni delle “squadra speciale” (dai villaggi afgani sono arrivate accuse documentate), troppo alto il numero dei caduti anche nel Team 6 dei Seals, una mezza dozzina di “episodi” sono finiti sotto le lenti dello Jsoc (gli investigatori della Marina) e non sono pochi, sia tra gli ex che tra gli attuali membri, a domandarsi se il ritmo incessante delle operazioni non abbia logorato la “cultura d’élite del Team 6”.

     

    Per Bob Kerrey, l’ex senatore democratico che fece parte dei Navy Seals durante la guerra nel Vietnam, le squadre speciali (non solo il Team 6, anche i loro pari dell’Esercito, la Delta Force) sono usate troppo: «Sono diventati una sorta di 1-800 (il classico numero verde), tutti li chiamano».

    Rob O'Neill, il Navy Seal che uccise Bin Laden Rob O'Neill, il Navy Seal che uccise Bin Laden

     

    All’inizio il Team 6 era composto solo da due gruppi di assalto, chiamati “blu” e “oro” (i due colori della Marina degli Stati Uniti). I primi, che hanno come insegna la classica bandiera nera dei pirati e sono chiamati “the Bad Boys in Blue”, sono da sempre i più gettonati.

     

    NAVY SEALS IN AZIONE NAVY SEALS IN AZIONE I NAVY SEALS IN AZIONE NOTTURNA I NAVY SEALS IN AZIONE NOTTURNA

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