Estratto dell’articolo di Filomena Greco Vera Viola per “Il Sole 24 Ore”
Industria Italiana Autobus
Un presidio dei lavoratori al Mimit, sindacati e istituzioni in allarme per la procedura di trasferimento di 77 lavoratori da Bologna a Flumeri, la Seri Industrial che annuncia l’arrivo di un socio cinese. Durante l’incontro al ministero sul futuro di Industria Italiana Autobus, uno degli asset industriali strategici per il Paese, si arriva ad un punto di mediazione: resta sospesa la procedura di trasferimento della produzione da Bologna a Flumeri e si apre una fase di confronto sul piano industriale, come chiesto dai sindacati […]
Sul tavolo almeno due novità, la firma di un Memorandum of Understanding per l’ingresso di un investitore cinese al 25% e la volontà espressa dal ceo della Seri, Vittorio Civitillo, di fare nuove assunzioni tanto a Bologna, 60 profili tra tecnici e ingegneri, quanto a Flumeri, con 180 nuove posizioni.
adolfo urso in cina - China City industrial group
Tutte ipotesi che prenderanno corpo durante la discussione del piano industriale che dovrà chiarire la missione produttiva dei due stabilimenti e il ruolo del partner asiatico. «Abbiamo ribadito che il piano industriale - spiega Samuele Lodi della segreteria Fiom - deve prevedere la prosecuzione delle attività e della produzione in entrambi gli stabilimenti, Bologna e Flumeri». […]
L’ipotesi di un investitore cinese è emersa durante la missione di Adolfo Urso in Cina a inizio luglio, quando il ministro ha incontrato il presidente di CCIG, China City industrial group, produttore di autobus, candidato a investire insieme a Seri e Invitalia nell’Industria Italiana Autobus di Flumeri. Se la cosa andrà in porto, sarà la conferma dell’impegno, da parte dell’Esecutivo, nell’attrarre in Italia investitori cinesi.
Seri Industrial
Dall’altro lato però i sindacati sollevano dubbi perché l’ingresso dei cinesi consentirebbe sì l’accesso a componentistica a prezzi molto bassi, ma i soci asiatici si riserverebbero «di proporre nelle gare i propri mezzi laddove IIA non fosse in grado di fornirli. Ciò - dicono Fim, Fiom, Uilm Ugl e Fismic in una nota - fa temere che IIA possa diventare in pratica un veicolo di commercializzazione di autobus prodotti in Cina».
Al Governo dunque i rappresentanti dei lavoratori chiedono «di mantenere gli impegni presi al momento della cessione e di intervenire per difendere l’industria e i lavoratori». Il confronto resta difficile.
Industria Italiana Autobus
Sebbene il patron della Seri Industrial, Vittorio Civitillo, abbia annunciato che il Piano industriale di Industria Italiana Autobus prevede una significativa espansione della base dei lavoratori, sia per lo stabilimento di Bologna, sia per quello di Flumeri. In particolare, è prevista l’assunzione su Bologna di 60 nuovi dipendenti (di cui 40 ingegneri per la divisione ricerca e sviluppo) e un’ulteriore assunzione su Avellino di 180 lavoratori.
IIA si conferma come una strategica azienda italiana che, dopo infelici vicende e passaggi di mano, a luglio scorso è passata (98%) al gruppo Seri di Benevento (nonostante fossero in disaccordo i sindacati) in seguito alla cessione delle quote detenute da Leonardo e Invitalia. Quest’ultima ha conservato una quota del 2% e una funzione di controllo.
ADOLFO URSO IN CINA
Industria Italiana Autobus nasce per costruire mezzi di trasporto su gomma a marchio Menarinibus con 500 addetti e due stabilimenti, in Campania e in Emilia Romagna. Dopo un periodo di crisi, viene ceduta a Invitalia, Leonardo e ai turchi di Karsan (che presto ne escono). Ma la crisi si trascina per anni. […]
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