Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “la Stampa”
GIORGIA MELONI - MATEUSZ MORAWIECKI VIKTOR ORBAN
[…] La trattativa per convincere Viktor Orban e Mateusz Morawiecki a firmare le conclusioni del vertice Ue dedicate alla questione immigrazione si è infranta contro i proclami propagandistici dei due "cattivi ragazzi", i profeti dell'Europa della nazioni che si oppongono al nuovo Patto concordato a inizio giugno dai ministri dell'Interno. […]
Il premier polacco e quello ungherese hanno puntato i piedi perché – ha spiegato Michel – «hanno un'interpretazione diversa delle precedenti conclusioni». […] Gli altri venticinque leader – inclusa Meloni – hanno però dato un'interpretazione diversa e hanno difeso l'intesa che prevede la solidarietà obbligatoria ma flessibile: tutti devono contribuire e chi si rifiuta di accogliere deve versare 20 mila euro a migrante. Ma soprattutto hanno difeso la possibilità di approvarla a maggioranza. […]
mateusz morawiecki giorgia meloni viktor orban
Nelle prossime settimane proseguiranno i negoziati con il Parlamento Ue per trovare una sintesi tra le proposte approvate dalle due istituzioni. Con un obiettivo chiaro: trovare un accordo prima delle Europee. […] «Bruxelles vuole costruire decine di migliaia di ghetti per i migranti in Europa», ha tuonato Orban, pubblicando un video in cui in sostanza attribuisce il nuovo Patto a un disegno di George Soros.
Morawiecki ha invece cavalcato l'attualità francese per dire che la Polonia non accetterà i migranti: «Macron ha dovuto lasciare il vertice per affrontare auto in fiamme, vetri rotti, criminalità. È questo che vogliamo vedere in Polonia? Gli europei dovrebbero essere padroni a casa loro».
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Varsavia ha già annunciato che ci sarà un referendum, in concomitanza con le politiche, per dire "no" al nuovo sistema per la gestione delle procedure d'asilo e per condividere gli oneri dell'accoglienza. Una mossa dal valore esclusivamente simbolico, ma c'è il timore che Polonia e Ungheria si opporranno all'applicazione delle nuove regole. La questione è stata evocata anche ieri a margine del Consiglio. […]
Nella giornata di ieri c'è stata poi una discussione sui rapporti da tenere con la Cina, alla luce della strategia per la sicurezza economica presentata nei giorni scorsi dalla Commissione europea. «C'è un ampio consenso sia qui che con i nostri partner del G7 sul concetto di de-risking – ha rivendicato Ursula von der Leyen –. Il disaccoppiamento non è nel nostro interesse: abbiamo bisogno di affrontare i nostri profondi legami economici, ma dobbiamo ridurre le nostre vulnerabilità nelle relazioni economiche».
GIORGIA MELONI - MATEUSZ MORAWIECKI AL CONSIGLIO EUROPEO
