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    "ORCA" VACCA CHE SOTTOMARINO! - GLI USA PREPARANO UNA RIVOLUZIONE NEL PACIFICO: LA MARINA DEGLI STATI UNITI SI STA PREPARANDO A SCHIERARE “ORCA”: UN SOTTOMARINO SENZA PILOTA, AVANGUARDIA DI UNA FLOTTA DI NUOVA GENERAZIONE CHE BASERÀ MOLTO DELLA SUA FORZA SULLE IMBARCAZIONI PRIVE DI EQUIPAGGIO - UNA ZONA DEL MONDO MOLTO CALDA: PROPRIO OGGI LA FLOTTA RUSSA HA AVVIATO ESERCITAZIONI CON 40 NAVI DA GUERRA E DI SUPPORTO E 20 TRA AEREI ED ELICOTTERI...


     
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    Raffaele Alliegro per www.ilmessaggero.it

     

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    Gli Usa preparano una rivoluzione nel Pacifico, che è da tempo uno dei principali campi di confronto strategico mondiale. La Marina degli Stati Uniti si sta infatti preparando a schierare “Orca”: un sottomarino senza pilota, avanguardia di una flotta di nuova generazione che baserà molto della sua forza sulle imbarcazioni prive di equipaggio. Il primo di cinque prototipi dovrebbe essere consegnato entro la fine di quest'anno, altri quattro entro la fine del 2023.

     

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    Quanto sia elevata l'attenzione degli Usa per l'area del Pacifico lo dimostra l'Indo-Pacific economic framework (Ipef), l'ambizioso piano di investimenti e di rafforzamento dei rapporti commerciali lanciato il 22 maggio da Tokyo, durante il tour asiatico di Biden: il trattato fra Usa e 12 Paesi dell'Asia e del Pacifico, che insieme fanno il 40% del Pil mondiale e che rafforzerà il peso economico e geopolitico di Washington con l'obiettivo di contenere quello della Cina, la quale sta a sua volta tentando di espandere la propria influenza diretta nel Pacifico.

     

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    Proprio oggi, inoltre, la flotta russa del Pacifico ha avviato esercitazioni con 40 navi da guerra e di supporto e 20 tra aerei ed elicotteri. Nel corso delle esercitazioni, ha affermato il ministero della Difesa di Mosca con un comunicato, «i gruppi di lavoro insieme all'aviazione navale rileveranno tra l'altro «i sottomarini del nemico» e saranno impegnati in operazioni che «coinvolgono bersagli di superficie e aerei». E ora nel Pacifico arrivano i sottomarini senza pilota. In questo quadro, infatti, gli Stati Uniti sono decisi a rafforzare la propria presenza nell'area introducendo novità rivoluzionarie.

     

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    Un punto molto approfondito sulle caratteristiche tecniche e le possibilità operative di “Orca” è stato fatto in questi giorni da Forbes, che ha ricordato come questo sottomarino robotico di 85 piedi potrebbe rappresentare un momento di svolta per le capacità militari americane.

     

    “Orca” è l'evoluzione di un altro grande sottomarino senza pilota e può operare in autonomia per trenta giorni fino a due miglia sotto la superficie dell'oceano. Il suo sistema di propulsione diesel ed elettrico con batterie agli ioni di litio consente inoltre di rimanere immersi fino a cinque giorni.

     

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    La Us navy ripone molte aspettative in questa specie di drone sottomarino. Pensa infatti, fa sapere Forbes, che possa rilasciare mine antinave nei luoghi in cui sarebbe più pericoloso inviare imbarcazioni da guerra con equipaggio. E inoltre possa essere impiegato contro le mine, per raccolta di informazioni, operazioni antisommergibili e missioni di guerra elettronica. Questo soltanto all'inizio. Perché in futuro, oltre a condurre vere e proprie operazioni di attacco contro bersagli di superficie, potrebbe permettere di controllare tutte le rotte marittime, a basso costo e senza rischi per l'incolumità dei marinai.

     

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    L'utilizzo di “Orca” costa un decimo rispetto a quello di un sommergibile tradizionale dotato di equipaggio. E la Us navy “classica” non sarebbe mai abbastanza grande da poter fronteggiare tutte le minacce che potrebbero presentarsi.

     

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    Dunque, secondo Forbes, una flotta integrata con imbarcazioni senza pilota attorno a un fulcro centrale di navi con equipaggio farebbe entrare in una nuova dimensione le operazioni marittime: si potrebbero coprire tutti gli scacchieri arrivando anche dove altre navi non osano avventurarsi. L'obiettivo degli Usa è avere “Orca” e altre imbarcazioni da guerra senza pilota nella flotta per svolgere missioni integrate prima della fine del decennio.

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