ferrara stupro
I carabinieri di Ferrara hanno arrestato un pregiudicato di 25 anni con l'accusa di aver violentato una 16enne. Due mesi fa, il 29 luglio, nella zona di via del Lavoro, a Ferrara, dopo aver ceduto della cocaina alla minore, il 25enne, in luogo del pagamento, l'avrebbe costretta a subire alla violenza sessuale.
L'uomo, Elvis Omonghomion, richiedente asilo di nazionalità nigeriana in possesso di permesso di soggiorno, conosciuto nell'ambiente dello spaccio con il soprannome di 'Bobby', è stato arrestato in esecuzione di un ordine di custodia cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Ferrara.
ferrara coca
Secondo il racconto della vittima, supportato dalle indagini dei carabinieri, il 25enne l'ha trattenuta con la forza e minacciata con un coltello, poi è riuscito a trascinarla nella boscaglia lungo la via e ha abusato di lei. Per non farle chiedere aiuto le ha anche preso il cellulare. Subito dopo è scappato lasciandola lì.
La ragazza, verso le 23, è stata notata da una pattuglia del Radiomobile Norm di Ferrara mentre cercava a gesti di attirare la loro attenzione.
Spaventata e in lacrime, ha subito raccontato ai carabinieri di essere stata violentata poco prima da un uomo, in un luogo isolato, lungo un tratto della ferrovia che porta dalla stazione ferroviaria all'ex distilleria. Come prima cosa i militari hanno accompagnato la 16enne all'Arcispedale Sant'Anna di Ferrara, per gli accertamenti medico legali e le cure del caso, dove l'ha raggiunta la madre.
carabinieri
Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura di Ferrara, hanno permesso di individuare il pusher, che già in precedenza aveva ceduto dello stupefacente alla minore. Peraltro il nigeriano era già stato arrestato nel 2019, sempre per reati inerenti allo spaccio in città.
I riscontri investigativi, spiegano i militari, hanno permesso di identificare con certezza l'autore della violenza, sia grazie alle varie testimonianze raccolte, sia alle individuazioni fotografiche. Altro elemento che ha permesso di incriminare con certezza il 25enne nigeriano è stato il suo profilo genetico, repertato dagli investigatori sulla vittima subito dopo la violenza.