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    ORSICIDIO DI STATO - LA BUFERA PER LA MORTE DI DANIZA NON SI PLACA. IL FORESTALE: “ABBIAMO FATTO DI TUTTO PER SALVARLA” - SELVAGGIA: “SE PER UN ORSO TIRIAMO FUORI QUESTA INDIGNAZIONE, PER I BAMBINI SIRIANI?”


     
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    1.SELVAGGIA LUCARELLI: “MI DISPIACE PER L’ORSA, MA MI PREOCCUPANO DI PIÙ GLI ANIMALISTI TALEBANI

    Dal profilo Facebook di Selvaggia Lucarelli

     

    twitter daniza twitter daniza

    Mi dispiace molto per Daniza, ma più che per il futuro degli orsetti sono preoccupata per quello degli animalisti talebani. Leggo gente che augura la morte al ministro dell'ambiente, al cercatore di funghi, a Heidi e Peter Pan. Leggo "Femminicidio!". Leggo "Daniza tu eri una mamma speciale", leggo "ti vendicheremo", "omicidio di stato".

     

    No dico, ripigliatevi, ma sul serio. Se per un orso tiriamo fuori quest'indignazione qui, per i bambini siriani che fate? Come minimo dovete arruolarvi tutti e andare a fare il culo ad Assad.

     

     

    2.DANIZA DIVENTA UN CASO POLITICO: “ORA QUALCUNO DEVE PAGARE”

    Leonard Berberi per “Il Corriere della Sera

     

    fungaiolo ferito da Daniza fungaiolo ferito da Daniza

    Una bufera istituzionale. Un fiume di critiche. Una «lite» che si scatena tra il Corpo forestale dello Stato di Roma e i colleghi trentini. Una richiesta di dimissioni, della Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente, del presidente della Provincia di Trento. E un’accusa pesante: «Orsicidio». Di più: «Animalicidio».

     

    io sto con daniza io sto con daniza

    Erano mesi che non si assisteva a una tale sollevazione bipartisan. Con destra, centro e sinistra che attaccano, chiedono chiarimenti e si aspettano che i presunti responsabili lascino gli incarichi. E mentre in tanti parlano di situazione gestita da «dilettanti» il Codacons annuncia un esposto alla Procura della Repubblica di Trento e al Corpo forestale dello Stato. C’è pure chi tenta di sfruttare a suo vantaggio la vicenda, come il sindaco (sospeso) di Cortina d’Ampezzo, Andrea Franceschi, che su Facebook scrive: «Venite in vacanza nelle Dolomiti Bellunesi, noi non uccidiamo le mamme orse». E proprio sul web, per tutto il giorno, è stato un continuo pubblicare post e cinguettii, tanto che l’hashtag #Daniza, su Twitter, è stato tra i più usati dagli account italiani.

     

    daniza daniza

    «Già nel mese di agosto il Corpo forestale dello Stato aveva espresso forti dubbi e preoccupazione per la sorte dell’orsa e dei suoi cuccioli», chiariscono da Roma. Precisando che nessun loro appartenente «ha partecipato alle operazioni», ripetono che si erano detti contrari alla cattura e annunciano l’apertura di un’inchiesta sulle cause della morte.

     

    daniza un altra vittima della crudelta umana daniza un altra vittima della crudelta umana

    «Ancora una volta un animale innocente ha perduto la vita per l’arroganza e l’incapacità dell’uomo», commenta l’onorevole Michela Vittoria Brambilla a nome della Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente. «Fin d’ora è evidente quale giudizio politico meritino l’incompetenza, la rozzezza, la prepotenza e la crudeltà dell’amministrazione provinciale di Trento: le dimissioni del presidente Ugo Rossi sono il minimo sindacale in un caso come questo». Non solo. Perché, continua Brambilla, «non meno gravi appaiono l’incapacità e la negligenza di cui ha dato prova il ministro Galletti nel valutare il caso, nonostante io stessa gli abbia prospettato, in due interrogazioni parlamentari, quali rischi comportava la strada intrapresa dalla Provincia autonoma di Trento».

     

    daniza siamo con lei daniza siamo con lei

    Proprio Gian Luca Galletti, a capo del dicastero dell’Ambiente, parla di «una brutta notizia» e di «sconfitta, a prescindere dalla responsabilità». «È già il secondo esemplare di orso bruno che muore durante le fasi di cattura e narcosi operate dai tecnici della provincia di Trento», ricorda Wwf Italia. «Tutta la vicenda si conclude peggio di come è iniziata, con un finale da dilettanti che dimostra l’incapacità della provincia di Trento di gestire una specie importante», aggiunge Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente.

     

    daniza libera daniza libera

    «L’avevo detto... tra i due la bestia è l’uomo», cinguetta Franco Frattini, l’ex ministro degli Esteri. Un messaggio simile a quello di Beppe Grillo che su Facebook scrive: «Chi è la bestia? Vogliamo giustizia». «In Italia si può uccidere un orso, ma non si possono toccare spacciatori, rapinatori, clandestini e delinquenti vari. Vergogna, qualcuno deve pagare!», critica il segretario della Lega Matteo Salvini su Facebook. Anche se c’è chi gli fa notare i banchetti a base proprio di carne di orso dei leghisti trentini.

     

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    «Ma quell’orsa non poteva semplicemente essere lasciata in pace?», domanda la senatrice del Partito democratico Laura Puppato. Mentre la collega di Forza Italia, Manuela Repetti, parla di «follia da Paese incivile che mi fa vergognare di vivere in uno Stato di scarsa sensibilità e rispetto per la natura e l’ambiente».

    Nel pomeriggio interviene anche la curia trentina che tenta di calmare le acque. «Questa triste vicenda non inficia tutto il lavoro fatto finora», dice a Radio Vaticana don Rodolfo Pizzolli, delegato per la pastorale dell’ambiente e del turismo della diocesi di Trento. «In Trentino la Chiesa, ma soprattutto le amministrazioni pubbliche, sono molto impegnate nella custodia dell’ambiente e del territorio. Noi i risultati li vediamo continuamente».

     

     

    3.ERO DAVANTI A LEI, L’HO VISTA MORIRE. UNA TRISTEZZA INFINITA

    Giusi Fasano per il “Corriere della Sera

     

    selvaggia lucarelli (1) selvaggia lucarelli (1)

    Luca ha quasi 50 anni e gli ultimi dieci li ha passati su e giù per i boschi del Trentino. Binocolo in mano, orsi in vista, emozioni a non finire. Mercoledì sera c’era anche lui nella squadra dei quattro forestali provinciali che sono partiti da Trento a caccia di Daniza, per catturarla. In realtà il nome Luca lo ha scelto per la chiacchierata al telefono di ieri sera perché «meglio non scrivere la vera identità, non si sa mai che qualche esaltato....».

     

    Ministro GianLuca Galletti Ministro GianLuca Galletti

    Luca ripete che «noi siamo i primi ad essere dispiaciuti per quello che è successo», giura che «abbiamo sempre voluto che questo degli orsi fosse un buon progetto» e che «amiamo gli animali, gli dedichiamo tantissimo tempo ed energie». Ripensa alla scena dell’altra sera, a Daniza che barcolla e si accascia. «Un’amarezza profonda — dice — vederla in quel modo... ci tenevamo così tanto che andasse tutto bene e invece...».

     

    Invece hanno dovuto vederla morire. «Siamo intervenuti rapidamente, c’era con noi il veterinario e quando ci siamo avvicinati non era ancora morta. Ma intervenire in quelle condizioni non è facile, senza attrezzature, senza tutto ciò che si può avere in una clinica. Giuro che abbiamo fatto tutto il possibile per salvarla, davvero tutto il possibile».

    Matteo Salvini Matteo Salvini

     

    Se assistere alla morte di Daniza è stato «di una tristezza infinita», guardare i cuccioli venire verso la madre è stato anche peggio. La femmina si è avvicinata di più, è stato possibile catturarla per applicarle il chip auricolare che permetterà di tenerla sotto controllo: «L’abbiamo spostata in una zona di sicurezza e l’abbiamo tenuta d’occhio fino al risveglio» racconta Luca, che è rimasto in piedi tutta notte «fra scoramento e amarezza».

     

    Ci hanno pensato e ripensato, lui e i suoi colleghi. «Cos’è che è andato così storto?» si sono domandati fino all’alba ripercorrendo ogni passaggio. «Non abbiamo fatto nulla che non rispondesse a protocolli ben stabiliti. Abbiamo riflettuto molto, nessuno sa spiegarsi cosa può essere successo. Magari c’entra l’età avanzata... l’orsa aveva 18-19 anni e un’orsa vive in media fra i 20 e i 25. Tutto può aver influito. In questi anni ho imparato che durante la cattura un imprevisto può sempre succedere. Lo devi sempre mettere in conto, in qualche modo».

    VITTORIO COGLIATI DEZZA VITTORIO COGLIATI DEZZA

     

    Stavolta la possibilità che qualcosa non andasse bene sembrava esclusa dal calcolo delle probabilità. O meglio: nessuno della «squadra emergenza orsi», come la chiamano tutti informalmente, ci aveva pensato. «Mi creda, la morte Daniza è stata una sconfitta anche per noi».

     

    Una sconfitta per uno come lui che l’aveva osservata tante volte da lontano: «L’ho vista in più occasioni, sì — ricorda Luca —. Guardare un orso muoversi nei boschi è sempre una grande emozione anche per noi che li abbiamo visti crescere. Non prendiamo niente alla leggera, gli animali sono parte della nostra vita».

     

     

     

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