Marco Giusti per Dagospia
sorrentino e servillo COVER E' vero. "La grande bellezza", anzi "The Great Beauty", come lo chiamano ormai i critici internazionali come Curzio Maltese, e' sempre piu' lanciato nella sua corsa all'Oscar come Miglior Film Straniero. Bene per Paolo Sorrentino e per il nostro cinema invaso da comici di ogni risma. Premiamo ambizione e coraggio, magari non tutto il risultato.
Con la sua entrata nella short list dei nove candidati finali, il film di Paolo Sorrentino e' indicato da piu' parti come uno dei piu' seri candidati alla vittoria finale della statuetta. Anche perche', curiosamente, molti film ritenuti suoi forti concorrenti non sono entrati tra I nove finalisti.
Fra questi titoli molto amati anche dal nostro pubblico come "Il passato", "Gloria", "La vie d'Adele" oltre a "Wadjda", "Gabrielle", "The Rocket". "La grande bellezza" se la vedra' direttamente con ll danese "La caccia" di Thomas Vinterberg, che ha dalla sua la presenza di una star fortissima come Madds Mikelssen, ormai esploso anche nel mercato americano, il kolossal di Eong Kar Wai "The Grandmaster", prodotto e distribuito da Harvey Weinstein, il belga "The Broken Circle Breakdown" di Felix van Groeningen.
ADELE E LEA article Meno favoriti il palestinese "Omar" di Hany Abu-Assad, "The Missing Picture" del cambogiano Rithy Pan, "An Episode in the Life of an Iron Picker" di Danis Tanovic, "The Notebook" dell'ungherese Janos Szasz, "Two Lives" del tedesco Georg Maas. Scompaiono quindi gli avversari piu' temibili e sembra abbastanza sicura l'entrata nella cinquina finale de "La grande bellezza". Maltese ha gia' fatto le valigie per la notte degli Oscar.
