Ottavio Cappellani per “La Sicilia”
julianne moore 10
Sono convinto che da qualche anno a questa parte, nell’ambito dell’alta moda, gli stilisti facciano gli scherzi, me li immagino a sghignazzare con il loro staff. Non vedo altra spiegazione plausibile e anche quest’anno il red carpet del festival del cinema di Venezia ha confermato questa mia teoria.
Julianne Moore, presidente dei giurati, si è presentata dentro una busta della spazzatura ricamata a mò di fuochi di artificio, probabilmente è un richiamo etnico alla Sicilia dove sparano i botti continuamente dopo avere gettato l’immondizia nelle strade. Poi ha sfoggiato anche un vestito da Ape Maia
GRETA FERRO
Tessa Thompson esibiva un omaggio al vestito svolazzante di Marilyn Monroe in “Quando la moglie è in vacanza” ma senza grata, senza metropolitana e senza le gambe (sotto indossava dei pantaloni e mica sono certo che quel vestito li prevedesse). Sempre la Thompson, per la seconda serata, era così vestita di rosso che non si riusciva a capire neanche com’era vestita né se effettivamente c’era: piùù che total red sul red carpet era un total-camaleonte.
Greta Ferro, letteralmente, sembrava mangiata da un pene nero, oppure era un animale mitologico metà donna metà pene, non l’ho capito.
maria carla boscono 3
Maria Carla Boscono ci ha informato, con il suo nude look da vedova consolabile di avere le tettine, ma non è una notizia, che le avesse era abbastanza noto. Elisa Maino sfoggiava un piastrellato da bagno dei Casamonica.
Giorgia Soleri era vestita meglio del suo fidanzato e in aperta competizione con Victoria e le sue tettine ha fatto vedere che lei ha le tettone. Anche questa non è proprio una notizia di primo pelo.
Rocio Morales era nel solito look da carretto siciliano tarantella cinema e pastorizia granita di mandorla maiolica cannolo tamburello dei soliti stilisti che conosciamo bene.
giorgia soleri
White Noise in conferenza stampa ha sfoggiato una mise da prostituta da saloon nel vecchio west. Probabilmente un omaggio a Westworld. Unica nota dolente mancava il pianista.
Simone Ashley, non si capisce perché, aveva un mattarello dietro la schiena anche molto inquietante.
A Taylor Russel hanno forse fatto lo scherzo più crudele, si è presentata sul red carpet come se avesse appena rubato la tovaglia del ristorante.
rocio morales
Le non nominate erano vestite in maniera accettabile. Ah vero, c’era Zelensky in maglietta tattica verde. La presenza dell’infettivologo Bassetti sul red carpet non si capisce, a quanto ne so non c’è neanche un film su una qualche pandemia e neanche uno zombie: a parte il novanta per cento degli intervenuti al festival che col caldo, le zanzare, le sale cinematografiche abbandonate nei paesaggi deserti, i giornalisti a caccia di un invito in un qualsiasi party dove c’è cibo, le file, la forfora, i selfie, la cesura sociale tra le star incordonate e i comuni mortali a caccia di una notiziola, è un vero paesaggio distopico che ricorda gli zombie di Romero al supermercato. E dove nelle sale proiettano ancora i film come nella trilogia del Drive-In di Lansdale.
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