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    IL VILLAGGIO DEI RICATTATORI SESSUALI - OUED ZEM È LA CITTÀ MAROCCHINA DOVE PIÙ DI 3MILA PERSONE SI GUADAGNANO DA VIVERE RICATTANDO UOMINI, PER LO PIÙ INGLESI, COLTI IN ATTI OSCENI DAVANTI ALLA WEBCAM - NELLA SOLA GRAN BRETAGNA, ALMENO QUATTRO UOMINI TRA I 18 E I 24 ANNI SI SONO SUICIDATI A SEGUITO DEL TENTATIVO DI ESTORSIONE


     
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    http://www.dailymail.co.uk/ushome/index.html

     

    Secondo quanto emerso da una recente inchiesta, più di 3mila persone di una città marocchina a circa 100 miglia a sud-est di Casablanca si guadagnano da vivere ricattando uomini, per lo più inglesi, colti in atti osceni davanti alla webcam.

     

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    Oued Zem è stata soprannominata la capitale di “sextortion” del mondo, a causa della crescente criminalità nei confronti di uomini attirati dalla prospettiva di fare sesso virtuale con procaci ragazze esotiche.

     

    Le vittime, per lo più uomini d’affari britannici, sono indotte a compiere atti sessuali davanti alla webcam, per poi essere ricattate dietro la minaccia di mostrare i video ad amici e familiari pubblicandoli sui social media.

     

    Secondo un'indagine del giornalista del Sun Robin Perrie, che ha intervistato un uomo di Oued Zem coinvolto nella truffa per due anni prima di essere arrestato,

    i ricattati pagano fino a 10.000 dirham (circa £ 800) in cambio della distruzione dei  video.

     

    L’uomo, Hamzer Danjer, ha raccontato che lui e la sua banda usavano - a sua insaputa - immagini della pornostar colombiana Dayana Perez Sosa, come parte di un sofisticato piano di adescamento al quale nessun uomo avrebbe potuto resistere.

    porn star Dayana Perez Sosa porn star Dayana Perez Sosa

     

    Il Sun riporta che il Marocco ha arrestato più di 350 persone cercando di dare un giro di vite al settore del porno e che la maggior parte degli arresti sono stati compiuti a Oued Zem, città che conta circa 90.000 abitanti.

     

    Il Paese sostiene di avere creato una serie di unità anticrimine che si occupano di questi numerosi tentativi di truffa sul web. Secondo le statistiche della National Crime Agency, infatti, i cittadini britannici che hanno segnalato casi di sextortion è schizzato di quasi un migliaio nell’ultimo anno, passando dai 385 del 2015 ai 1.245 nel 2016.

     

    Gli esperti sospettano che gli uomini caduti nella trappola siano parecchi di più, ma che molti abbiano scelto di non contattare le autorità per denunciare il ricatto.

     

    L’NCA suggerisce alcune norme di comportamento una volta che si cade tra le grinfie di queste bande, esortando le vittime a chiamare la polizia, a non comunicare e tanto meno scegliere di pagare i ricattatori e a conservare le prove importanti, come l’ID Skype dei truffatori.

     

    In particolare, da novembre scorso, secondo quanto riportato dalla polizia, sono considerevolmente aumentati gli attacchi di sextortion da parte di bande on-line nei confronti di giovani professionisti inglesi; le somme estorte dietro il ricatto di pubblicare i video hot ormai ammontano a milioni.

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    La Gran Bretagna è stata presa di mira, in particolare, da cybercriminali provenienti da Marocco, Filippine e Costa d’Avorio. Il ricatto è organizzato nei minimi dettagli, in veri e propri centri dediti alla truffa che coinvolgono attori porno, esperti di riciclaggio e professionisti della criminalità.

     

    Le bande individuano le vittime attraverso Facebook e persino siti di networking professionale come Linkedin, in base a quanto sembrano essere facoltosi e a quanto hanno da perdere se oggetto di un ricatto.

     

    Per avere un’idea di quanto questo tipo di crimine possa essere d’impatto sulla vita delle persone, in particolare degli adolescenti, gli inquirenti sostengono che negli ultimi anni, nella sola Gran Bretagna, almeno quattro uomini - tutti di età compresa tra i 18 e i 24 anni - si siano suicidati a seguito del tentativo di estorsione.

     

     

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