ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE
DAGONEWS
Più gasato di una mongolfiera, Conte non perde un’occasione per allargarsi nella stanza dei bottoni del potere. Ora è arrivato il nodo della SACE, la società che dalla Cdp dovrà passare sotto il controllo diretto del Tesoro. Si tratta di una società strategica che assicura le aziende italiane con grosse commesse per l'estero. Il punto della discordia è il suo valore, e su questo stanno negoziando Fabrizio Palermo e Roberto Gualtieri.
Giuseppe Conte Fabrizio Palermo ALESSANDRO RIVERA
Conte si è messo a fare da mediatore tra i due, facendo imbizzarrire Alessandro Rivera, direttore generale del Tesoro, con Gualtieri: hai bisogno di un mediatore?. E pure Di Maio nei confronti di Palermo: Gigino teme che il capo di Cdp dia retta al premier per tenerselo buono in vista della scadenza del mandato. Ma Palermo si illude: finché ci sarà Conte il posto, il più ambito nella tornata di nomine primaverili, lo prenderà il fedelissimo Arcuri.
battisti ferrovie
giuseppe conte gennaro vecchione
Ora Conte, sempre più gasato, si è messo in testa di occuparsi di Trenitalia e RFI e di sostituire di Battisti. Ma essendo stato scelto a suo tempo dall'ex ministro Toninelli, Di Maio si è messo di traverso. Tra i nomi che si fanno per le ferrovie c'è quello di Carlo Ferro, nominato presidente dell'ICE dal governo giallo-verde, ma è stato bocciato dal PD.
Tra le caselle che potrebbero entrare in gioco – per ragioni giudiziarie – ci sono quelle di Leonardo ed Eni, che renderebbero il risiko davvero da capogiro.
angelo agovino
Ma per quel valzer di poltrone mancano ancora mesi. Ce ne sono due imminenti: i nuovi vicedirettori ai Servizi Segreti e quella di Comandante Generale dei Carabinieri. Al posto dell'uscente Nistri c'è il favorito Teo Luzi, benvisto dal Quirinale, ma scalpitano anche Agovino (sponsorizzato da Di Maio), che lascerebbe libero un posto all'Aise dove è il numero due.
generale teo luzi
E poi l'outsider Maruccia (politicamente trasversale). Un avvicendamento particolarmente dedicato dopo l'anno orribile per l'Arma: il processo per violenze ad Aulla, la sentenza Cucchi, il caso Cerciello Rega, la caserma di Piacenza tra botte, spaccio e sesso.
Per il dossier delle nomine, Mattarella ha incaricato il suo braccio destro Zampetti, che dai tempi della vicepresidenza della Camera è il tutor di Di Maio e l'estate scorsa l'ha convinto a far nascere il governo giallo-rosso (Giggino sognava un ritorno di fiamma con Salvini che in cambio gli aveva promesso la prima poltrona di Palazzo Chigi).
Gaetano Maruccia mattarella conte zampetti ugo zampetti sergio mattarella