Paolo Russo per “La Stampa”
astrazeneca
La maggior parte delle regioni va avanti con le prenotazioni, rinviando però a data da destinarsi l'appuntamento di chi nei prossimi quattro giorni doveva immunizzarsi con AstraZeneca. Altre, come la Lombardia e la Liguria, chiudono anche le agende, in attesa di sapere se domani l'Ema rimetterà o meno in pista il vaccino anglo-svedese.
francesco paolo figliuolo
Come è sempre stato fino ad ora nella campagna di vaccinazione anche questa volta prevale il fai da te regionale. Ma da Nord a Sud il piano di immunizzazioni subisce un nuovo duro stop dopo quelli già provocati dai tagli delle consegne decisi da Big-pharma.
Le stime che trapelano da Palazzo Chigi parlano di circa 200mila vaccinazioni saltate da qui a venerdì. Ma sarebbero in realtà almeno il doppio visto che le 15 Regioni da noi interpellate già da sole hanno conteggiato 313mila appuntamenti saltati a causa della sospensiva.
ROBERTO SPERANZA E MARIO DRAGHI
«La durata della sospensione - calcola la struttura commissariale del generale Francesco Paolo Figliuolo - è stimabile in quattro giorni complessivi, fino al pronunciamento dell'Ema e quindi dell'Aifa».
Ma in caso di ripresa delle somministrazioni di AstraZeneca a partire da domani, gli uomini del generale stimano che «il rallentamento potrà essere riassorbito in un paio di settimane, anche grazie all'incremento della quantità del vaccino Pfizer, stimato in 707.850 dosi».
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Intanto però a saltare il turno sono soprattutto i dipendenti delle scuole, le forze dell'ordine e parte degli anziani tra i 70 e i 79 anni ai quali il ritrovato di Oxford era destinato. Mentre chi è in attesa del richiamo per ora non deve allarmarsi, visto che c'è tempo fino a tre mesi dalla prima dose e che le somministrazioni del vaccino messo ora in panchina sono iniziate solo a inizio febbraio.
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In caso di stop prolungato la faccenda si farebbe seria, perché il richiamo non può essere fatto con altri preparati. Ma a questa eventualità nessuno sembra voler pensare in questo momento, perché i rumors dal palazzo dell'Ema ad Amsterdam danno per scontato il pollice alzato dell'agenzia.
Mario Draghi visita il centro vaccinale anti Covid dell'aeroporto di Fiumicino
Che del resto sulla sicurezza del vaccino aveva fino all'ultimo assicurato la Commissione Ue mentre da Berlino partiva l'effetto domino delle sospensive. Nell'attesa del verdetto nelle regioni la campagna vaccinale ha però di nuovo il fiato corto. In Piemonte sono stati sospesi circa 30mila appuntamenti che dovranno ora essere riprogrammati.
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Fino a giovedì, informa la Regione, si va avanti con over 80 e disabili ricoverati presso le strutture di assistenza, mentre restano in standby insegnanti e forze dell'ordine. Però dagli ultrasettantenni piemontesi arriva una buona notizia: la sospensione cautelativa di AstraZeneca non ha spento la voglia di vaccino, tanto che in soli due giorni hanno dato la loro pre-adesione al contestato vaccino in 100mila sui 450mila over 70 della regione. Anche in Liguria bisognerà riprogrammare 10mila appuntamenti con il siero di Oxford.
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Un sms ha invitato chi si era prenotato per oggi e domani tramite il medico di famiglia a non presentarsi all'appuntamento. Intrappolati nella sospensione sono rimasti personale scolastico, forze dell'ordine e anziani tra i 75 e i 79 anni di età. Per gli over 80 e gli «estremamente vulnerabili» si va avanti con Pfizer e Moderna.
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In Lombardia sono 33mila e 500 le punture saltate. Ma oltre che le somministrazioni qui sono stati bloccati per ora anche gli appuntamenti fino a che l'Ema non avrà sciolto la riserva. Anche in questo caso proseguono le vaccinazioni con i ritrovati a stelle e strisce per over 80 e ultravulnerabili.
La più fiduciosa Emilia Romagna non ha invece chiuso l'agenda a chi ha tra 75 e 79 anni. Ai 26mila che avevano un appuntamento a breve verrà indicata una nuova data, ma il piano vaccinale va avanti tanto con Pfizer e Moderna che con AstraZeneca, appena verrà sbloccato.
stefano bonaccini
Come la regione non dubita avvenga già domani. Nel Lazio si sono dovuti disdire da qui a fine settimana circa 30mila appuntamenti. Ma anche in questo caso la regione non ha dubbi: se il 18 arriverà il via libera il vaccino anglo-svedese uscirà dai frigo e già venerdì chi aveva dovuto saltare il turno potrà mostrare il braccio allo stesso centro vaccinale dove era prenotato.
Gli uffici del commissario Figliuolo intanto esportano in tutta Italia il metodo «della panchina» già adottato proprio dal Lazio. Un sms convocherà nei centri vaccinali i «riservisti» ai quali potranno essere somministrate le eventuali dosi di vaccino avanzate a fine giornata. Perché nemmeno una goccia vada sprecata del siero dal quale dipende il ritorno alla normalità
VACCINO PFIZER 1 MEME SUL VACCINO PFIZER FRANCESCO paolo figliuolo FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO pascal soriot