DAGONOTA
Per la prima volta i libri fanno il loro ingresso ai palinsesti Rai, il 9 luglio a Milano. L’ annuncio a Matera, durante un evento organizzato da Rai Libri. Ed è scontro tra l’Associazione editori e il governo sulla nuova legge sul libro, in discussione alla Camera . Il Presidente dell’Aie Levi va giù pesante: “sostengono i sexy shop e non la lettura”.
andrea delogu francesco montanari alessandra comazzi
EDITORIA: LEVI (AIE), 'GOVERNO SOSTIENE PERFINO SEXY SHOP MA NON LIBRI'
Pippo Orlando per “AdnKronos”
''Il governo ha trovato 400 milioni per il cinema, sacrosanti, per carità. Ha però inserito nel decreto crescita perfino gli sgravi fiscali per i sexy shop. Sono queste le priorità del Paese? Possiamo sottrarre le spese della palestra e di altre cose ma non quelle del libro. E questo non è accettabile''.
Non usa mezze parole il presidente dell'Aie, Ricardo Franco Levi, parlando a margine del convegno 'Ieri, oggi e domani' sul presente e futuro del libro in Italia, organizzato da Rai Libri a Matera dal 27 al 29 giugno. Levi chiede al governo misure a sostegno della lettura e della crescita culturale, e ricorda che l'industria del libro ''con i suoi tre miliardi di fatturato, resta sempre in testa a tutte le altre, superando abbondantemente cinema, musica, teatro e altro''.
franco di mare, alessandro ravani e francesco anzelmo
''Il libro - dice - è il motore primo della cultura: più ci si appassiona alle storie raccontate sui libri, più le storie si cercano al cinema, al teatro, nella musica. Così come c'è una correlazione evidente e diretta tra il livello culturale del Paese e la crescita economica. Possiamo pensare di competere sulle tecnologie con altri paesi come la Cina e gli Stati Uniti se siamo il Paese dove una percentuale altissima dei nostri concittadini non comprende il senso di un testo elementare? Siamo un paese ignorante e mi sanguina il cuore dirlo, ma se noi non eleviamo questo livello, non ne usciamo'', conclude Levi.
LIBRI: BORGONZONI, NUOVA LEGGE AIUTERÀ LE LIBRERIE
Marzia Apice per “Ansa”
ricardo franco levi e flavio mucciante
"L'intervento sulla scontistica è largamente condiviso, e i dubbi non sono così forti": difende lanuova legge sul libro in questi giorni in discussione il sottosegretario ai Beni culturali Lucia Borgonzoni, partecipando a Matera al convegno "Ieri, oggi e domani. Presente e futuro dellibro in Italia tra rivoluzione tecnologica e nuovi linguaggi della comunicazione" organizzato da Rai Libri.
salvo sottile alessandra comazzi
Proprio nel corso del convegno infatti il presidente dell'Aie Ricardo Franco Levi ha sollevato dubbi sulla nuova norma che, se approvata, abbasserebbe dal 15% (come prevede la legge attuale,firmata proprio da Levi nel 2011) al 5% il limite massimo disconto applicabile ai libri: "Esiste una legge con una scontistica che evidentemente non ha funzionato e che non ha impedito la chiusura delle librerie, visto che ogni anno il 7%delle librerie esistenti chiude portando 13 milioni di italiani a non avere un posto dove poter acquistare un libro.
lucia borgonzoni
Siamo un popolo anziano e molte persone non acquistano sull'online", dice il sottosegretario. Uno dei primi criteri che ha guidato la nuova legge è stato innanzitutto capire cosa accade all'estero:"Abbiamo visto che in Germania lo sconto non esiste, in Francia e Spagna il tetto è al 5% e lì le cose funzionano", afferma,"abbiamo tolto i libri scolastici per i quali restano gli sconti e fatto alcune valutazioni. Ci siamo resi conto che nei Paesi dove gli sconti sono minori anche i prezzi di copertina calano.Spesso lo sconto è una questione di marketing: si gonfiava il prezzo per poi scontarlo e quindi attirare il lettore". Sulle voci in dissenso nei confronti della legge quella di Levi è senza dubbio la più severa, "ma tra le persone che lui rappresenta ci sono posizioni meno rigide", spiega Borgonzoni aggiungendo che il presidente Aie è critico "perché autore della legge attuale: so che il suo intento era aiutare le librerie ma abbiamo dei dati davanti. Nelle nazioni dove la scontistica non c'è le cose funzionano meglio. Se un metodo ti fa continuare a perdere presidi culturali sul territorio è inutile ostinarsi.Cerchiamo di prendere le buone pratiche".
andrea delogu alessandra comazzi
Sul lieve aumento di fatturato dell'industria del libro del 2019, il sottosegretario sottolinea che la crescita è solo "di fatturato perché le copie invece sono diminuite". Interessante il legame dei libri con le serie tv, "che nel mondo audiovisivo crescono più del cinema, funzionano bene e per le quali l'Italia è richiesta per la sua creatività. Le serie sono un appeal per vendere i libri ma dobbiamo far aumentare anche i lettori dei libri non legati a questi prodotti".
"Dobbiamo far tornare la voglia di leggere alle persone e questo non passa solo dai soldi. Si rischiano interventi solo palliativi, belli sulla carta", prosegue, "dire che la gente è ignorante non serve. Le persone leggono sui social, anche tante fake news magari, ma dobbiamo chiederci perché non comprano i libri".
Il sottosegretario commenta anche la riorganizzazione dell’assetto del ministero, esprimendo il suo dissenso: "Secondo me è sbagliata in certe parti, perché non è stata condivisa",ribadisce. "Nella riorganizzazione vengono accentrate molte cose: la questione dei prestiti di opere d'arte per esempio, su cui va bene una regia nazionale, ma i musei devono avere una propria autonomia. Anche per quanto riguarda le tutele, queste vanno lasciate alle soprintendenze: servono regole, ma non sipuò accentrare tutto a Roma.
bianca guaccero alessandra comazzi
Si allungano ancora i tempi, perché da Roma non si può controllare tutto e magari poi va a decidere qualcuno che su un tema specifico non sa molto". Tra le criticità rilevate nella riorganizzazione del ministro Bonisoli anche "l'autonomia gestionale tolta ai musei, i fondi di grandi musei che vanno a Roma e poi vengono redistribuiti ad altre realtà: togliere i fondi guadagnati da un museo con direttore particolarmente attivo e darli a un altro che magari lavora meno fa passare la voglia di lavorare". (ANSA). Y8M-MAJ28-GIU-19 17:20 NNNN
RAI: MUCCIANTE, 'PIU' SPAZIO PER I LIBRI NEL RACCONTO CROSSMEDIALE DELL'AZIENDA' =
Pippo Orlando per “AdnKronos”
''I libri avranno più spazio e visibilità nell'ambito dell'offerta culturale della Rai, saranno l'elemento centrale del racconto crossmediale dell'azienda con un aumento del peso che il settore avrà all'interno del gruppo sia in termini di impegno editoriale che in termini di investimento''. Parola di Flavio Mucciante, direttore di Rai Libri, il nuovo marchio con cui Rai Com si posiziona nel settore dell'editoria.
pubblico al convegno rai libri a matera
Mucciante parla al convegno 'Ieri, oggi e domani', organizzato proprio da Rai Libri, a Matera, per fare il punto sul presente e sul futuro del libro in Italia tra rivoluzione tecnologica e nuovi linguaggi della comunicazione. E per la prima volta, annuncia Mucciante, ''alla presentazione dei palinsesti Rai del prossimo 9 luglio a Milano, ci saranno anche i libri con un'area dedicata ai firmacopie di alcuni dei nostri autori più rappresentativi''.
bianca guaccero salvo sottile
Mucciante parla dell’obiettivo di Rai Libri che per il 2019 vede ''un catalogo con una trentina di novità e che in termini commerciali punta a 700 mila volumi distribuiti nel primo semestre 2019 tra librerie ed edicola, pari a circa il doppio del dato 2018''. Un risultato non da poco per una casa editrice nata ''a fine dicembre con l'esperimento pilota della 'Compagnia del Cigno', che poi da gennaio è andata a pieno regime. La prima grande occasione - dice il direttore - è stata al Salone del libro di Torino dove ha debuttato con otto nuovi titoli e un grande riscontro di pubblico e con un incremento di vendite di oltre il 40% sul precedente anno con Rai Eri'', sulle cui ceneri è nata Rai Libri. Per raggiungere questi obiettivi, spiega Mucciante, serve un'''importante coerenza tra comunicazione e prodotto, serve cioè avere un posizionamento preciso sul mercato in quanto casa editrice di un importante broadcaster, aperta non solo ad autori legati alla Rai, ma anche ad altri, come tutte le case editrici''.
lucia borgonzoni sottosegretario mibac
''Il piano editoriale che abbiamo pensato - chiarisce Mucciante - è partito da personaggi riconoscibili del mondo Rai ma si è aperto a una serie di ambiti non strettamente radiotelevisivi. Inoltre la Rai ha un vantaggio e una responsabilità rispetto agli altri editori. Il nuovo piano industriale, infatti, mette al centro i contenuti non pensati per uno sfruttamento solo lineare. Il libro quindi può diventare un elemento centrale nella narrazione del Paese che la Rai vuole raccontare attraverso la radio, la tv, il web e la parola scritta, sulla piattaforma digitale RaiPlay che assumerà sempre più un valore strategico. Poi c'è una responsabilità sociale perché la Rai - sottolinea il direttore di Rai Libri - ha il compito di informare, di sensibilizzare sul valore del libro e anche di promuovere la socializzazione della lettura su cui insiste anche l'Aie''.
presentazione libro massimiliano ossini
Mucciante infine fa il punto sul convegno di Matera dal quale ''è emerso che la lettura deve essere un grande impegno civile per il Paese''. E ricorda che il presidente Levi (Ricardo Franco Levi, presidente dell'Aie, ndr) dice che il mondo del libro si muove su una lastra di ghiaccio ogni giorno più sottile e per questo lancia al governo la richiesta di una politica culturale e un piano di investimenti e di sostegno che sappia rafforzare il mercato e sia in grado di allargare il perimetro sociale dei lettori con il contributo di tutti i protagonisti della filiera del libro''. Flavio Mucciante conclude quindi annunciando un libro sulla serie tv 'Il collegio' ''per raggiungere il target di ragazzi tra gli 8 e i 14 anni''.
alessandra comazzi bianca guaccero francesco montanari alessandra comazzi il libro di bianca guaccero alessandra comazzi francesco montanari alessandra comazzi massimiliano ossini andrea delogu incontra il pubblico alessandra comazzi e bianca guaccero il libro di andrea delogu